Lunedì, 29 Luglio 2019 15:26

L'Aquila, approvata variazione al bilancio da 1.2 milioni in favore di Ama

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Iniziamo con la cronaca.

Il Consiglio comunale, riunito stamane, in apertura dei lavori, su proposta della consigliera Ersilia Lancia (FdI) ha osservato un minuto di silenzio in memoria del vice brigadiere dei Carabinieri Mario Cerciello Rega, ucciso nello svolgimento del servizio a tutela della pubblica incolumità. L'assemblea ha quindi proceduto alla surroga della consigliera Chiara Mancinelli, subentrata a Maria Luisa Ianni, da qualche giorno nominata assessore, che ha dichiarato di aderire al gruppo di Forza Italia.

Dunque, l'assise ha approvato a maggioranza - 20 sì ed 8 no - la variazione di assestamento generale e la salvaguardia degli equilibri del bilancio di previsione 2019-2021.

La variazione riguarda, in particolare, entrate per complessivi 14 milioni e 800mila euro, di cui 14milioni e 300mila provenienti da fondi Cipe e destinati alla ricostruzione, e uno stanziamento di poco meno di 1 milione e 300mila euro in favore della società partecipata Ama (Azienda per la mobilità aquilana). Le risorse sono state tagliate ad altri capitoli di bilancio: 232 mila euro al verde pubblico, al decoro e alla manutenzione; 40 mila euro alla cura dei cimiteri; altri 40 mila euro sono stati sforbiciati ai fondi che erano stati garantiti per la verifica della vulnerabilità delle scuole, e ancora 100 mila euro sono stati sottratti alla manutenzione degli edifici scolastici, 20 mila euro alla Riserva del Fiume Vera oltre a 489 mila euro 'pescati' dal capitolo di bilancio 360 destinato alle passività pregresse. Ora, la Giunta dovrà portare in Consiglio comunale un addendum al contratto di servizio con Ama per trasferire le risorse apposte in bilancio. 

Fin qui, la cronaca. Politicamente, però, il provvedimento non è stato affatto indolore. Anzi.

Andiamo con ordine.

Come noto, la situazione finanziaria della municipalizzata del trasporto pubblico è drammatica: Ama ha chiuso in rosso gli ultimi tre esercizi – 2016, 2017 e 2018, anche se il bilancio dell’anno scorso deve ancora essere approvato - ha accumulato perdite per 2 milioni di euro e ha eroso praticamente tutto il proprio capitale sociale, passato da 3 milioni a 100mila euro. E per di più, sono andate deserte le assemblee dei soci convocate per l'approvazione del bilancio dell'anno passato, con la prossima riunione fissata per il 9 agosto. Tra i motivi della profonda crisi dell'azienda, la decisione della Regione di sospendere, nel 2016, il fondo per il pagamento degli adeguamenti contrattuali del personale, circa 900mila euro annui; il Comune, nel 2018, ci aveva messo una pezza, garantendo la stessa cifra, ma si è trattato di una misura una tantum. Ma ci sono anche ragioni strutturali alla base delle perdite patite dalla partecipata, che hanno radici più profonde nel tempo e si devono, sostanzialmente, ai mancati investimenti in tecnologia e nuove vetture. Ama ha un parco macchine vecchissimo, l'età media degli autobus è di vent'anni; parliamo di mezzi che debbono essere dismessi perché Euro zero e, dunque, non più a norma.

Nei giorni scorsi, in conferenza stampa, l'assessore con delega ai trasporti Carla Mannetti, l'assessore alle municipalizzate Fausta Bergamotto e l'amministratore unico di Asm Gianmarco Berardi hanno annunciato un piano di rilancio dell'azienda che passerà, hanno spiegato, da nuovi investimenti - "abbiamo comprato 15 nuovi autobus, 11 elettrici, uno dei quali in funzione, e 4 a gasolio", che permetteranno di spendere meno per la manutenzione e il carburante, mediante il recupero delle accise con la così detta 'Carbon Tax' - dal taglio di 100mila km di corse non più remunerative e dalla gestione del personale, con i pensionandi che saranno sostituiti da lavoratori con contratti interinali che dovrebbero per un risparmio stimato in circa 140 mila euro.

L'operazione più importante, però, è di certo la predisposizione del costo standard di servizio - fissato in 2,17 euro a chilometro - e del Piano economico finanziario che, ha tenuto a precisare Carla Mannetti, saranno portati a giorni all'attenzione della Giunta comunale e poi del Consiglio, così da integrare il contratto di servizio che arriverà a 7milioni e 700mila euro, poco meno di 1milione e 300mila euro in più rispetto al passato. 

E qui sta il punto. 

Di fatto, si è chiesto al Consiglio comunale di stanziare la stessa somma a valere sul 2019, così da provare ad evitare di chiudere il bilancio in perdita anche quest'anno, sulla fiducia, dando carta bianca agli assessori delegati e all'amministratore unico sebbene i consiglieri non conoscano ancora il piano economico finanziario che dovrebbe arrivare a breve in Giunta, e il piano risanamento che metterà in campo l'azienda, in termini di investimenti, tagli agli sprechi e razionalizzazione dei costi.

Una questione di metodo, prima che di merito, duramente stigmatizzata dalle opposizioni e che ha messo in subbuglio anche la maggioranza. 

Roberto Jr Silveri (gruppo misto), nel suo intervento, ha parlato di "metodi brutali, da condannare": il trasferimento di poco meno di 1.3 milioni all'Ama, ha sottolineato, è stato inserito nella delibera di variazione d'assestamento generale e salvaguardia degli equilibri del bilancio che siamo chiamati ad approvare entro il 31 luglio, pena lo scioglimento del Consiglio. Qualcuno potrebbe pensare si sia trattato di una 'furbata', per me, lo ripeto, è un atto brutale. In sostanza, votiamo o andiamo a casa, anche se il provvedimento non ci convince affatto, anche se il Consiglio è stato tenuto all'oscuro delle strategie che si stanno mettendo in campo per salvare l'azienda che, lo ricordo, è di proprietà dell'assise civica". Sulla stessa lunghezza d'onda Ferdinando Colantoni (Insieme per L'Aquila) e Luciano Bontempo (Udc) che ha invitato la Giunta a sospendere la discussione sulla variazione di bilancio in favore di Ama, rimandandola al 31 luglio prossimo, in sede di seconda convocazione del Consiglio, per fare in modo che i consiglieri fossero messi a conoscenza dei piani di investimento e risanamento che si intendono perseguire". A difendere il provvedimento il gruppo consiliare della Lega che, d'altra parte, non poteva fare altrimenti, considerato che l'amministratore unico di Ama è diretta espressione del Carroccio: "Oggi siamo arrabbiati e orgogliosi", le parole del capogruppo Francesco De Santis: "arrabbiati per i tagli a servizi importanti per i cittadini, in primis il decoro urbano, ma orgogliosi per l'assunzione di responsabilità verso l'azienda partecipata e i suoi lavoratori".

A gettare acqua sul fuoco ha provato il sindaco Pierluigi Biondi: "Quando si tratta di temi centrali per la vita cittadina, siamo chiamati a prendere delle decisioni. Mi piacerebbe che il dibattito fosse di merito, proficuo, così come accaduto per il rinnovo del contratto di servizio con Asm: dobbiamo sottrarre al confronto di parte alcuni temi che ci riguardano tutti, e Ama è uno di questi. Per due motivi. Il primo: la mobilità è uno dei servizi essenziali che il pubblico ha il dovere di garantire. Il secondo: vanno salvarguati i circa 150 lavoratori dell'azienda". Il primo cittadino ha riconosciuto come la situazione di Ama sia assai complicata: "ricordo, poco prima del nostro insediamento, i toni entusiastici di chi mi ha preceduto, che festeggiava l'approvazione in utile dei bilanci delle aziende gridando alla salvezza delle società partecipate. Ricordo, altresì, che a maggio 2017 si dava per fatta la fusione di Ama in Tua. Sappiamo come è andata. Su impulso dei lavoratori e dei loro rappresentanti, che evidentemente conoscevano meglio della politica lo stato di salute dell'azienda, abbiamo avviato un confronto con la Regione che, a dire il vero, ha cambiato diverse volte le carte in tavola. Sta di fatto che, fusione oppure no, siamo chiamati a risanare l'azienda: in questi anni, la polvere è stata ricacciata sotto il tappeto, e debbo dire che il lavoro degli organi di controllo non è stato così puntuale. Ora, la situazione è esplosa nella sua drammaticità, l'azienda perde 130-140mila euro al mese: possiamo decidere di privatizzare il servizio, ma non mi avreste come vostro complice, oppure mettere in campo una strategia seria e credibole. Oggi non stiamo decidendo nulla, la discussione sarà approfondita al momento dell'approvazione dell'addendum al contratto di servizio: stiamo semplicemente creando il contenitore dentro cui calarlo. Il percorso andrà fatto insieme: certo, stiamo chiamando i cittadini aquilani ad un sacrificio, ma chiederemo all'azienda di fare lo stesso, con una profonda attività di risanamento e razionalizzazione".

A farla breve, il sindaco non ha potuto far altro che appellarsi al senso di responsabilità della maggioranza, non fornendo, però, alcuna indicazione chiara sulle strategie che si intendono perseguire; d'altra parte, stamane era assente l'assessore ai trasporti Carla Mannetti, che sta seguendo da vicino la vicenda, e la collega di Giunta Fausta Bergamotto si è limitata ad aggiungere che non è detto il milione e 300mila euro basterà a chiudere in pareggio il bilancio 2019. 

A 'salvare' la maggioranza è intervenuto il capogruppo di Forza Italia Giorgio De Matteis che, ribadendo come "la trasfusione" non risolverà affatto i problemi, ha chiarito che si è giunti al punto di non ritorno: "è l'ultima volta che trasferiamo risorse alle partecipate senza un preciso piano industriale che motivi le scelte", ha ribadito. "Non abbiamo alternative: oggi si deve approvare il provvedimento. Tuttavia, mi auguro che da qui a qualche giorno venga convocato un incontro tra gli assessori delegati, l'amministratore unico e i capigruppo in Consiglio comunale per dare conto del piano degli investimenti, dei tagli agli sprechi e delle razionalizzazioni che l'azienda si impegna a mettere in campo a fronte delle risorse che stiamo garantendo. Non ci sarà una prossima volta".

Più chiaro di così. 

Preso atto dell'impegno assunto dall'assessore Bergamotto in questo senso, i malpancisti di centrodestra hanno votato a favore del provvedimento. Di nuovo, insomma, la maggioranza ha voluto lanciare un messaggio alla Giunta: non si accetteranno più supinamente decisioni non discusse e concordate. 

Dopo la pausa accordata dal presidente dell'assise Roberto Tinari, dunque, l'assise ha approvato, con 16 voti favorevoli e 5 contrari, la parte descrittiva della sezione strategica e operativa del Documento unico di programmazione (Dup), presentato dalla giunta comunale e illustrato in aula dal vice sindaco e assessore al Bilancio Raffaele Daniele.

Approvata anche la proposta deliberativa, discendente da un emendamento al Dup 2019-2021 approvato dallo stesso Consiglio, relativa all'istituzione di una Commissione di indagine per attività legate "all'evoluzione del patrimonio immobiliare dal 2009 ad oggi, con particolare riferimento alla realizzazione del progetto Case, Map ed edilizia equivalente, e per l'utilizzo dei fondi relativi al cosiddetto 4 per cento". L'organismo è composto da 22 consiglieri, che rappresentano proporzionalmente ciascun gruppo consiliare, ha la durata di un anno, salvo proroghe, e produrrà, a conclusione delle attività di indagine, una relazione per ciascuno degli argomenti che verrà discussa in Consiglio comunale. L'attività della Commissione è gratuita e ai componenti non spetterà, pertanto, alcun gettone di presenza né rimborso spese.

Designato, nella persona del presidente del Consiglio comunale Roberto Tinari, il delegato del Comune al Consiglio di amministrazione del Convitto nazionale "Domenico Cotugno". Approvata, infine, l'eliminazione di un graficismo di pericolosità di scarpata dalla cartografia del Piano di assetto idrogeologico (Pai), relativo ad un'area in località Coppito.

 

Ultima modifica il Martedì, 30 Luglio 2019 12:25

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