E' stata sospesa, per mancanza di numero legale, la seduta del consiglio comunale nella quale si sarebbe dovuta discutere e votare la delibera sulle aree a vincolo decaduto, le cosiddette aree bianche.
Il presidente Carlo Benedetti (visibilmente adirato) non ha potuto far altro che interrompere l'assemblea quando alcuni consiglieri della minoranza di centro destra (tra cui Guido Liris, Giorgio De Matteis, Pierluigi Properzi, Daniele Ferella, Raffaele Daniele e Luigi D'Eramo) hanno abbandonato l'aula poco prima che iniziasse la discussione. C'è da dire, però, che a far mancare il numero legale sono state anche alcune assenze nei banchi della maggioranza, dove 6 consiglieri su 19 (tra i quali Enrico Perilli, presidente della commissione Gestione del territorio, della Federazione della sinistra, e Antonello Bernardi del Pd) non si sono presentate.
La defezione dell'opposizione di centro destra era ampiamente annunciata: non fossero bastate le dichiarazioni rese ai giornali nelle ultime settimane, questa mattina, pochi minuti prima l'inizio della seduta del consiglio, Liris, Properzi, Ferella, Daniele, Tinari e D'Eramo hanno tenuto una conferenza stampa per spiegare ancora una volta le ragioni del loro no.
La seduta è stata rinviata a data da destinarsi.
La nota del presidente del Consiglio Comunale Carlo Benedetti
Il presidente del Consiglio comunale Carlo Benedetti rende noto che i consiglieri assenti alla votazione sull'immediata eseguibilità della delibera riguardante la variante urbanistica, in seguito alla quale è venuto a mancare il numero legale, sono i seguenti: Vito Colonna, Raffaele Daniele, Luigi D'Eramo, Giorgio De Matteis, Ettore Di Cesare, Adriano Durante, Daniele Ferella, Emanuele Imprudente, Guido Quintino Liris, Giuseppe Ludovici, Angelo Mancini, Pierluigi Mancini, Alessandro Piccinini, Pierluigi Properzi, Roberto Tinari, Vincenzo Vittorini.
Risultavano assenti giustificati i consiglieri Antonello Bernardi, Maurizio Capri, Enrico Perlli, Salvatore Placidi.
La conferenza stampa del centrodestra. Liris: "La delibera premia la lobby dei costruttori". Properzi: "Con aree bianche e casette il Comune distrugge paesaggio e territorio".
In mattinata, prima dell''inizio della seduta del consiglio comunale, i consiglieri di minoranza Pierluigi Prpperzi, Raffaele Daniele, Guidi Liris, Daniele Ferella, Roberto Tinari e Luigi D'Eramo, hanno tenuto una conferenza stampa nella quale hanno precisato i motivi all'origine della loro contrarietà alla delibera sulle aree bianche presentata dalla giunta. L'atto, lo ricordiamo, prevede un indice di edificabilità di 0,08 metri cubi al metro quadro, il 65% della cessione di terreno al Comune e un'ampiezza minima dei singoli comparti di 1500 mertri quadri.
"Questa delibera" ha detto Guido Liris "non è votabile per motivi di carattere tecnico e politico. Da un punto di vista tecnico, la ragione principale è che il Comune non ha mai chiesto la Vas, la Valutazione ambientale strategica. Da un punto di vista politico, invece, critichiamo la delibera per il metodo con cui è stata presentata: anzitutto non si è dato modo al consiglio comunale di ratificare, e quindi eventualmente emendare, l'accordo tra Comune e Provincia; inoltre la giunta Cialente e l'assessore proponente hanno messo in atto una strategia mediatica con la quale si sta cercando di scaricare sulla minoranza le conseguenze di una mancata approvazione, ovvero le sanzioni della Corte dei conti e il ritorno dei commissari ad acta".
Secondo l'opposizione, se la delibera passasse, renderebbe del tutto inutile l'approvazione del nuovo Piano Regolatore, che, stando alle dichiarazioni dell'assessore Di Stefano, dovrebbe essere pronto entro 6 mesi: "I nuovo prg annunciato dall'amministrazione" ha spiegato ancora Liris "non sarebbe più necessario perché con questa delibera, che è un atto urbanistico a tutti gli effetti, si andrebbe a saturare tutto il saturabile. Aggiungo che la delibera è anche un favore fatto alla lobby dei costruttori: con un indice di edificabilità così basso e la capacità di sommatoria di terreni non confinanti, si premiano pochissimi eletti. Aree molto diverse tra loro vengono trattate tutte alla stessa maniera, senza una capacità programmatica da parte del Comune, e senza che sia il Comune a scegliere dove costruire perché saranno proprietari e costruttori a farlo".
"La delibera" ha ricordato Daniele Ferella "concede una capacità edificatoria a 15 mila persone, un quarto degli abitanti del Comune dell'Aquila, senza un criterio o una razionalità. Inoltre, con l'obbligo di cessione del 65% dei terreni, ci creano delle aspettative che, con ogni probabilità, non potranno essere soddisfatte: se, infatti, i cittadini proprietari devono cedere il 65% dei terreni per permettere al Comune di fare parcheggi, viabilità e altre opere di urbanizzazione, il Comune a quel punto ha l'obbligo di fare quei lavori. Parliamo di 4 milioni di metri quadri di cessioni. Già il Comune non ha soldi per asfaltare le strade, figuariamoci se ha le risorse per realizzare nuove aree verdi o nuovi parcheggi".
Molto critico anche Pierluigi Properzi, architetto, professore ordinario di Tecnica e Pianificazione Urbanistica all'università dell'Aquila nonché vice presidente dell'Istituto Nazionale di Urbanistica: "Questa delibera concede un'edificabilità non pianificata, casuale, che verrà attuata solo per iniziativa dei privati. E' un atto che interromperà la continuità ambientale e paesaggistica e le reti ecologiche. Senza contare che l'indice dello 0,08 è troppo basso: molti proprietari faranno sicuramente ricorso e dato che la delibera presenta diverse irregolarità anche dal punto di vista formale è qusi certo che i ricorrenti otterranno l'annullamento".
Properzi ha aggiunto che sulle aree bianche già si sarebbe aperto un mercimonio tra proprietari e imprenditori: "Tutti i proprietari hanno già avviato di fatto il ciclo edilizio, nel senso che hanno già fatto compromessi e ricevuto anticipi dai costruttori. Si è già messa in moto, insomma, tutta un'economia, che difficilmente si bloccherà. Accadrà quel che è accaduto con le casette: se dici a tutti che possono costruire, è difficlissimo, senza prg, trovare soluzioni. Questa amministrazione sovrappone casette e aree bianche, sta costruendo una serie di pollai che compromettereanno definitivamente paesaggio, ambiente e territorio".