Martedì, 22 Ottobre 2019 14:25

Centro Italia, ecco le misure inserite nel 'Decreto sisma' approvato dal Governo

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Su proposta del presidente Giuseppe Conte e del ministro dell'Economia Roberto Gualtieri, il Consiglio dei ministri ha approvato ieri un decreto legge d'urgenza che introduce ulteriori interventi per l'accelerazione delle ricostruzioni in corso nei territori colpiti dagli eventi sismici che si sono susseguiti dall'agosto 2017 al gennaio 2018 nelle regioni Abruzzo, Lazio, Umbria e Marche.

Un provvedimento snello, di 10 articoli, che prevede, all'articolo 1, la proroga dello stato d'emergenza al 31 dicembre 2020 con l'assegnazione delle risorse per le conseguenti attività "nei limiti delle disponibilità del fondo per le emergenze nazionali".

All'articolo 2 si stabilisce, inoltre, di dare priorità, tra gli interventi sul patrimonio pubblico disposti dal Commissario straordinario del governo, a quelli concernenti la ricostruzione di edifici scolastici; "detti edifici - si legge nel testo del decreto - se ubicati nei centri storici, sono ripristinati o ricostruiti nel medesimo sito, salvo che per ragioni oggettive la ricostruzione in situ non sia possibile".

Non solo. 

Con l'articolo 5 viene estesa al territorio dei comuni del cratere la misura 'Resto al sud', pensata in favore dei giovani imprenditori del mezzogiorno; il decreto contiene anche contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati per le imprese agricole nei comuni del cratere.

E ancora: oltre alla proroga di diverse misure di agevolazione per i bilanci dei Comuni, con l'articolo 8 è stata approvata la proroga al 15 gennaio 2020 della restituzione degli importi sospesi a seguito del sisma, la così detta 'busta paga pesante', ovvero il taglio degli oneri fiscali, previdenziali e assistenziali dall'agosto 2016 a tutto il 2017 e che non dovranno più essere restituiti in misura integrale ma limitata al 40%, dilazionata in 10 anni.

Il decreto introduce, altresì, procedure più snelle per l'avvio dei lavori di edilizia privata, con i professionisti che potranno autocertificare la conformità urbanistica ed edilizia al momento della presentazione della domanda di contributo; gli uffici per la ricostruzione dovranno compiere verifiche con cadenza mensile su almeno il 20% delle domande protocollate. Si prevedono, ancora, l'anticipazione diretta del 50% degli oneri dei professionisti e interventi per accellerare le pratiche di risarcimento. 

Con l'articolo 4, infine, si impegnano le Regioni coinvolte ad individuare i siti di stoccaggio temporaneo dei materiali prodotti a seguito degi eventi sismici.

"Sono molto soddisfatta di questa prima risposta giunta dal governo dopo il nostro appello al presidente del Consiglio per un decreto in materia di terremoto; ed è anche positivo che lo stesso Conte affidi ora al Parlamento la possibilità di migliorare quanto approvato dall'esecutivo. Sarò protagonista in Parlamento dell’azione per un ulteriore miglioramento del decreto. Mi riferisco, in particolare, all’estensione del titolo agli eventi sismici che permetterà interventi aggiuntivi in fase di conversione del testo. Adesso occorre inserire in un decreto organico quanto necessario a risolvere la situazione in cui versa L’Aquila e il cratere 2009". E' il commento della deputata del Partito Democratico, Stefania Pezzopane.

"Oggi salutiamo l’iniziativa dell’esecutivo come una grande vittoria, perché inserisce norme su questioni inascoltate dal precedente governo come, ad esempio, l’abbattimento delle tasse: per sei volte avevo presentato la proposta e per sei volte era stata purtroppo bocciata dal governo gialloverde. La Lega e i suoi alleati del centrodestra farebbero bene a tacere".

Assai meno soddisfatto il governatore di Regione Abruzzo Marco Marsilio che, ricevuto dal premier Conte con gli altri presidenti delle Regioni colpite dai terremoti ieri mattina, ha annunciato la consegna di "un corposo pacchetto di proposte emendative riguardanti norme che dovrebbero essere inserite". Dal reperimento del personale necessario a far funzionare gli uffici e sbloccare i cantieri alla semplificazione delle norme e fino alle misure fiscali: "mi aspetto che il Governo dia seguito al confronto e si fidi delle proposte che arrivano in maniera trasversale dal territorio, poiché le proposte che abbiamo fatto, oltre che frutto dell'esperienza maturata finora nella gestione della ricostruzione, sono condivise da Presidenti, sindaci e amministratori di tutti i colori politici".

Riguardo il ritardo con il quale è stato convocato il tavolo per la discussione del nuovo decreto, Marsilio ha chiarito di aver fatto notare al Presidente del Consiglio che, forse, se non avesse protestato i presidenti non sarebbero stati ricevuti. "Il Presidente del Consiglio sostiene il contrario, di averci convocato a prescindere ma la convocazione l'ho ricevuta solo ieri (domenica, ndr) alle ore 20. Visto che da quattro mesi è stato preso l'impegno di poter scrivere il testo insieme, avrei preferito che il testo presentato al Consiglio dei Ministri fosse già frutto di questo confronto e non, come tradizionalmente avviene in queste circostanze, che prima si scrive un testo e poi si sottopone al parere dei diretti interessati. Comunque - ha concluso Marsilio - se c'è la volontà politica, ci sono sessanta giorni di tempo che possono essere utilizzati in maniera fruttuosa per correggere il decreto e l'invito che abbiamo rivolto è quello di fare l'ultimo decreto della serie, ossia avere il coraggio di inserire dentro questo provvedimento tutte le cose che servono e tutte le cose che mancano perché non c'è davvero più tempo da perdere".

Paolucci: "Primi passi concreti dal nuovo Governo, sconfessato di nuovo Marsilio"

"Dopo mesi di inerzia da parte del governo a trazione leghista, arriva  un decreto sul terremoto che comincia a dare alcune risposte ai territori colpiti del centro-Italia".

Ad affermarlo è il capogruppo Pd in consiglio regionale Silvio Paolucci.

"Il Presidente Marsilio da giorni critica il governo, ma come sempre è stato silente sul tema nei mesi passati, persino quando furono sottratti 75 milioni di euro a L'Aquila, anche perché se l'attuale Governo ha dovuto fare un decreto significa che l'argomento non era stato proprio affrontato in precedenza e che l'attuale Presidente della Regione si presenta a Roma piuttosto per essere grimaldello del dibattito politico nazionale più che per porre temi cruciali per l'Abruzzo".

Diversi sono i temi che il decreto affronta e su cui sarà possibile un ulteriore confronto in Parlamento in sede di conversione.

"La sede parlamentare offre ai nostri rappresentanti la possibilità di migliorare ancora il  provvedimento che rappresenta un concreto punto di partenza che contiene alcune risposte – riprende Paolucci – Le principali: in tema di ritenute fiscali, prevede contributi previdenziali e assistenziali nonché i premi per l'assicurazione obbligatoria dei terremotati del Centro Italia vengono abbattute del 60 per cento. Il restante 40 per cento potrà essere rateizzato in dieci anni; estensione della misura resto al Sud alle zone del sisma: contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati per attività imprenditoriali under 46; contributi a fondo perduto in favore delle imprese agricole nei comuni del cratere; accelerazione delle pratiche per la ricostruzione privata e pubblica attraverso autocertificazione; anticipazioni del 50 per cento dei compensi dei professionisti; proroga dei mutui degli enti locali. Il Pd si dimostra ancora una volta la forza che affronta i problemi, - aggiunge il capogruppo del Pd - lavora concretamente alla riduzione delle tasse al contrario al contrario di qualche stucchevole affermazione del tutto fuori luogo e propone soluzioni,  al contrario di chi utilizzava semplicemente la denuncia in chiave propagandistica e politica  senza produrre risultati. La propaganda può sì aumentare i consensi – conclude Paolucci - ma non serve a ridurre del 60 per cento le tasse a carico dei cittadini colpiti dal sisma nel centro Italia, come è successo con questo decreto".

La nota di Sandro Mariani

"Voglio ringraziare i Parlamentari abruzzesi per il lavoro politico e il fondamentale ruolo propulsivo esercitato e riportare brevemente quanto previsto per le aree del cratere della nostra Regione".

Ad affermarlo, in una nota, è il consigliere regionale del gruppo Abruzzo in comune Sandro Mariani.

"Innanzitutto: le ritenute fiscali, i contributi previdenziali e assistenziali nonché i premi per l’assicurazione obbligatoria dei terremotati vengono abbattute del 60%. Il restante 40% potrà essere rateizzato in 10 anni. Inoltre è prevista l'estensione della misura resto al sud alle zone del sisma: contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati per attività imprenditoriali under 46.  Il Decreto prevede anche contributi a fondo perduto in favore delle imprese agricole nei Comuni del cratere e l'accelerazione delle pratiche per la ricostruzione privata e pubblica attraverso autocertificazione con anticipazioni del 50% dei compensi dei professionisti. Infine, una norma del Decreto è dedicata alla proroga dei mutui degli enti locali".

"Le misure appena elencate, ora consegnate alla discussione parlamentare, manifestano la giusta sensibilità verso fasce della popolazione più bisognose di attenzione e da tempo in attesa di risposte concrete".

Ultima modifica il Martedì, 22 Ottobre 2019 20:00

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