Giovedì, 21 Novembre 2019 16:45

Decreto sisma, Marsilio: "Al momento giudico scarsi i risultati raggiunti"

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"Sono numerosi gli emendamenti al Decreto Sisma già approvati in commissione Ambiente per dare le giuste risposte attese da cittadini, imprese ed enti locali. Oltre al terremoto del centro Italia, si stanno approvando emendamenti anche per il sisma 2009, per l'Emilia, Ischia, per la Sicilia e il Molise".

Parole di Stefania Pezzopane, deputata della presidenza del gruppo Pd, relatrice di un provvedimento che definisce "davvero corposo"; vengono prorogate a fine 2020 "numerose misure riguardanti, ad esempio, il personale utilizzato per la ricostruzione", vengono inserite "novità importanti in tema di semplificazioni", viene promosso "il ricorso delle Regioni alle società in house", e si punta sul dovere d'ufficio per la partecipazione alla Conferenza permanente. Inoltre, viene messa in campo "l'art bonus per le città di Matera e Venezia, la deroga agli standard del dimensionamento scolastico nel cratere del centro Italia, si stabiliscono incentivi per i piccoli comuni più danneggiati e le imprese boschive, viene autorizzato un milione di euro per il Comune dell'Aquila e si permette l'utilizzo di segretari comunali di fascia superiore per i piccoli comuni del cratere".

Insomma, "stiamo lavorando per fare presto e bene. Pur nelle differenze, il clima fra le forze politiche è positivo. E tutti collaborano", riconosce Pezzopane. "Stiamo cercando di dare una svolta a norme importanti come quella sulle autocertificazioni per ricostruzione privata e alcune altre semplificazioni mai affrontate. I lavori proseguono e ce la metteremo tutta. Per rispondere alle esigenze dei terremotati in diverse regioni del paese ci vorrà uno sforzo continuo e permanente".

Di tutt'altro avviso il governatore di Regione Abruzzo, Marco Marsilio. "Questa mattina ho personalmente seguito alla Camera i lavori della Commissione Ambiente, e ho parlato con diversi soggetti, tra i quali il sottosegretario Castaldi, la relatrice Pezzopane, i deputati D’Eramo, Trancassini, Patassini e Baldelli. A tutti ho rappresentato la preoccupazione per i risultati, che al momento giudico scarsi, prodotti dai lavori della Commissione. Troppi gli emendamenti respinti o dichiarati inammissibili, troppe le questioni importanti su cui finora si è preferito ‘accantonare’ i relativi emendamenti. Pochi quelli approvati, e tra questi anche uno del tutto inefficace: la norma per consentire di avvalersi delle società in house per l’assistenza tecnica: così come è stata riscritta dalla maggioranza che l’ha approvata, non serve a niente e a nessuno. Si prescrive, infatti, la condizione che questo avvalimento possa avvenire solo con convenzioni ‘non onerose’ e nel rispetto ‘della normativa italiana ed europea’. Non ci voleva una legge per ‘autorizzare’ la Regione ad avvalersi gratuitamente di una propria società, ed è pleonastico scrivere che si debba fare nel rispetto della legge italiana, neanche fossimo in un altro paese".

Argomenti fondamentali come il trattamento del personale precario, il reclutamento di nuove risorse umane, i fondi per le maggiori spese e minori entrate dei comuni, sono stati tutti demandati ad altri ‘tavoli’, "con il Ministro della Funzione Pubblica piuttosto che con il MEF in sede di Bilancio. Ho rivolto a tutti un estremo appello ad avere coraggio, ad affrontare di petto i ministeri che frappongono ostacoli (per fare un esempio, il Mibact continua a osteggiare l’emendamento per risolvere il problema altrimenti insuperabile delle ‘lievi difformità’ nei comuni fuori cratere), reclamando l’urgenza e l’inderogabilità di risolvere le questioni rimaste aperte. Voglio sperare che il Parlamento abbia la forza di raccogliere questo appello, che non proviene da una parte politica ma dai territori. Si tratta, infatti, di richieste condivise da tutte le istituzioni e da tutte le parti sociali". 

Ultima modifica il Giovedì, 21 Novembre 2019 22:44

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