Lunedì, 17 Marzo 2014 11:54

Provincia: ricostruzione scuole, Del Corvo scrive a Renzi

di 

La lettera è datata 4 marzo 2014. E' destinata al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, al sottosegretario Graziano Del Rio, al ministro all'Istruzione Stefania Giannini. Ad inviarla, il presidente della Provincia dell'Aquila, Antonio Del Corvo.

Si legge: "Dalle prime dichiarazioni fatte dopo l'insediamento a capo della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ho avuto il piacere di leggere che tra le priorità del nuovo Governo c'è l'attuazione del piano straordinario per l'edilizia scolastica, motore di sviluppo e trampolino di lancio per la ripresa. Nulla di più rassicurante per alcuni istituti scolastici secondari di competenza dell'Amministrazione provinciale che ricadono sul territorio del Comune dell'Aquila e che si trovano ancora ad ospitare gli studenti nei Moduli ad Uso Scolastico Provvisorio".

Del Corvo ricorda nella missiva la delibera Cipe n.18 dell'8 marzo 2013 che ha azzerato il finanziamento di 80 milioni di euro per la ricostruzione delle scuole medie superiori della città dell'Aquila di competenza dell'amministrazione provinciale. E chiede al Governo 12milioni e 844mila euro per la ricostruzione dell'I.T.A.S. (il progetto preliminare è stato approvato nel dicembre 2011, per 7milioni e 404mila euro) e dell'I.P.S.I.A.S.A.R. (con progetto approvato nel dicembre 2011, per 5milioni e 440mila euro).

"Ad oramai 5 anni dal terremoto - ha spiegato Del Corvo stamane, in conferenza stampa - i ragazzi e le loro famiglie meritano dei luoghi migliori dove porre le basi per il loro futuro. Non è più rinviabile il recupero degli immobili di proprietà della Provincia anche perché iniziano ad esserci dei grossi problemi di sicurezza. Come sapete, c'è un tavolo aperto per la costruzione di un campus scolastico nella ex Caserma Rossi. Fermo restando il parere positivo dell'amministrazione provinciale, i tempi si stanno dilatando. Ci vorranno dieci anni per realizzare il campus. Dunque, non possiamo più aspettare. I progetti sono già pronti e definiti con delibera del 30 dicembre 2011: non chiediamo i 66milioni di euro necessari alla ricostruzione del patrimonio della Provincia in città, soltanto i 12milioni e 844mila euro per le scuole. Per svuotare i tre Musp che ospitano ancora gli istituti di competenza dell'ente, e restituire ai ragazzi un contesto di formazione e crescita adeguato". Il finanziamento - ha ricordato Del Corvo - potrebbe essere concesso a valere sui fondi di cui all'articolo 14 del decreto legge numero 39 del 28 aprile 2009.

Una vicenda lunga due anni, quella della ricostruzione delle scuole superiori della città. Che avevamo raccontato su NewsTown nel dicembre passato, con una intervista al Presidente della Provincia. Del Corvo aveva ricostruito i fatti: "Con la delibera Cipe del giugno 2009, sono stati stanziati 80milioni e 865mila euro per gli edifici scolastici ubicati nel cratere sismico e di competenza della Provincia dell'Aquila. Parliamo delle scuole superiori, ovviamente. E nel caso del cratere, sono tutte nel Comune dell'Aquila. Altri 45milioni e 873mila euro sono stati stanziati, invece, per le scuole fuori dal cratere sismico".

Il Commissario delegato alla ricostruzione, Gianni Chiodi, programmò gli interventi di messa in sicurezza delle scuole articolandoli in tre distinti piani stralcio, per un importo di 30.6milioni di euro, 30.99 milioni di euro e 164.831 milioni di euro. Con i 30.6milioni previsti nel primo stralcio si è lavorato alle scuole del cratere che non avevano subito particolari danni dal sisma. "Alla Provincia sono andati 9milioni, con cui sono state messe in sicurezza alcune delle scuole di nostra competenza che avevano subito meno danni. Con il secondo programma stralcio, invece, abbiamo messo in sicurezza le scuole superiori fuori cratere, in particolare a Sulmona e Avezzano".

La sorpresa, spiegò Del Corvo a NewsTown, è arrivata con la rimodulazione approvata dall'allora ministro Barca nella delibera Cipe del marzo 2013: "Sono scomparsi, infatti, gli 80milioni stanziati nel giugno 2009 per la ricostruzione delle scuole superiori dell'Aquila. La riprogrammazione approvata da Barca è consistita nel toglierci i fondi per assegnarli ad altre Province".

Nella conferenza stampa di questa mattina, il presidente della Provincia ha ricordato le numerose richieste di finanziamento inoltrate. L'ultima a giugno del 2013, con una missiva spedita al Capo di Dipartimento delle Economie Territoriali, Aldo Mancurti, ai titolari degli uffici speciali Paolo Aielli e Paolo Esposito, al presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi. Nessuna risposta. "Vista l'incapacità di programmare la ricostruzione pubblica, è stato dato mandato agli uffici dell'amministrazione provinciale di ritirare la firma della Provincia dell'Aquila sulla convenzione che ha permesso la nascita dell'ufficio speciale: l'ente infatti non si sente rappresentanto da Paolo Aielli che - dice Del Corvo - è diventato un dipendente del Comune. Continua a non inserire le scuole nella programmazione delle risorse della ricostruzione pubblica".

Quindi, la lettera inviata il 4 marzo a Matteo Renzi. Accanto a Del Corvo, stamane, oltre ad alcuni assessori della Giunta provinciale - Luigi D'Eramo, Marianna Scoccia, Claudio Tonelli, Ersilia Lancia, Antonella Di Nino - c'era anche la senatrice ed ex presidente della Provincia, Stefania Pezzopane: "Condivido l'appello dell'amministrazione al Governo. La Provincia dell'Aquila ha diritto a veder ripristinato il suo patrimonio di edilizia scolastica. L'uscita delle aule dai Musp è assolutamente urgente", ha sottolineato la senatrice democrat. "Non è dignitoso oltre che pericoloso".

Dunque, Pezzopane si è detta disponibile ad organizzare un incontro con la ministra Giannini e con un delegato autorevole del premier Renzi: "Lasciamo alle spalle le polemiche degli anni passati, per individuare soluzioni immediate. Anche perché non servirebbe neanche trovare delle nuove risorse per rispondere alle esigenze manifestate dall'amministrazione provinciale".

Staremo a vedere. A margine dell'incontro con la stampa, Del Corvo ha accennato anche al destino del patrimonio edilizio della Provincia: "Servono 63milioni di euro per ricostruire il patrimonio dell'ente in città. Finiti i lavori, avremo un esubero di immobili. E' dunque ipotizzabile che alcuni vengano venduti. Tra gli altri, anche la vecchia sede del Provveditorato, in via Strinella".

Ultima modifica il Martedì, 18 Marzo 2014 03:50

Articoli correlati (da tag)

Chiudi