"Finalmente una presa di posizione, quella espressa ieri in seduta di Commissione Bilancio dal consigliere Luciano Bontempo, sul tema del conflitto di interessi e delle incompatibilità che sotto l'amministrazione Biondi ha visto coinvolti, in davvero troppe circostanze, sia la dirigenza comunale che gli amministratori delle società partecipate. Finalmente anche dai banchi della maggioranza inizia a levarsi qualche voce critica rispetto ad una questione che come forze di minoranza abbiamo sollevato in più di un'occasione".
Si legge in una nota firmata dai consiglieri di opposizione Stefano Palumbo, Stefano Albano, Lelio De Santis, Paolo Romano, Giustino Masciocco, Angelo Mancini, Elisabetta Vicini e Antonio Nardantonio, all'indomani dell'affondo del capogruppo dell'Udc che si è scagliato avverso Domenico de Nardis, dirigente dell'avvocatura e di altri settori comunali: un "conflitto d'interessi", il dirigente istruisce atti per poi difenderli in giudizio se contestati, che Bontempo ha stigmatizzato duramente [qui, l'appronfondimento].
Le minoranza hanno chiesto, nei mesi scorsi, "le dimissioni di Paolo Federico a causa dei plurimi ruoli da amministratore ricoperti, conflitto che poi si è risolto lasciando l'incarico di amministratore unico di ASM"; hanno sollevato "il conflitto di interessi che vedeva coinvolto l'ingegner Dino Pignatelli in qualità di amministratore unico del CTGS rispetto all'affidamento al di lui figlio della direzione di esercizio della stazione sciistica". Hanno denunciato, inoltre, "l'incompatibilità dell'incarico di commissario al CTGS conferito da Biondi proprio a de Nardis rispetto a quello di dirigente con delega al controllo analogo delle società partecipate che rivestiva, ottenendo dall'ANAC piena ragione sull'impossibilità di ricoprire contemporaneamente il ruolo di controllore e controllato. Lo abbiamo fatto sempre a tutela della trasparenza e del rispetto delle leggi richiesti nella gestione della cosa pubblica - aggiungono i consiglieri comunali - invitando il settore anticorruzione comunale ad una maggiore attenzione".
Con lo stesso spirito "invitiamo dunque il consigliere Bontempo a dare seguito alla sua denuncia, portando il caso all'attenzione della Procura, come da lui annunciato in Commissione, ma anche della commissione di vigilanza e controllo affinché si faccia piena chiarezza sulla vicenda. Confidiamo altresì che in virtù delle sue considerazioni sull'operato di de Nardis, vera longa manus del sindaco, ci sia convergenza di intenti anche sugli atti conseguenti da mettere in campo a tutela dell'ente e dei cittadini in merito alla sentenza del TAR sul ritiro in autotutela della variante alle NTA sulla ricostruzione dei centri storici delle frazioni".