Sabato, 15 Febbraio 2020 15:33

Ricostruzione, PD: "L'Aquila priorità per il Governo". Pezzopane: "Inaccettabile che Biondi continui ad alzare polveroni". Lolli: "Non si otterranno così le risorse che servono"

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Di ricostruzione “parliamo coralmente, con rigore e serietà: siamo qui per testimoniare l’azione che abbiamo portato avanti in questi anni, assidua e tenace. La ricostruzione dell’Aquila e del cratere, per il Partito Democratico, è una priorità assoluta e l’abbiamo dimostrato con i fatti; l’ultimo dei risultati ottenuti, la soluzione al problema della restituzione delle tasse sospese nel post terremoto richieste dall’Europa: nessuno ci credeva, e invece, abbiamo risolto un problema creato da altri governi. Oggi, tutti sono padri e madri di questa vittoria: fino a qualche giorno fa, però, si spedivano lettere al premier Giuseppe Conte denunciando come L’Aquila fosse stata dimenticata”.

Parole della deputata dem Stefania Pezzopane. 

All’indomani dell'annuncio del ministro Vincenzo Amendola [qui] che ha spiegato come si sia risolto il problema delle tasse sospese nel post terremoto e chieste indietro dall'Europa, una spada di Damocle che pendeva sulla testa delle imprese del cratere per circa 100 milioni di euro, il Partito Democratico dell’Aquila ha tenuto una conferenza stampa corale per rivendicare il risultato raggiunto dal governo e salutare la nomina di Giovanni Legnini a commissario straordinario del terremoto centro Italia che significa anche il ritorno di Pierpaolo Pietrucci all’Emiciclo.

Oltre a Pezzopane e Pietrucci, intorno al tavolo erano seduti, tra gli altri, l’ex presidente vicario di Regione Abruzzo Giovanni Lolli, l’ex assessore alla ricostruzione Pietro Di Stefano, il capogruppo dem in Consiglio comunale Stefano Palumbo, il consigliere e segretario cittadino uscente Stefano Albano, la segretaria disegnata Emanuela Di Giovambattista, il segretario del circolo di Sassa Quirino Crosta. Assente per motivi personali l'ex sindaco Massimo Cialente.

“E’ stato risolto un problema che assillava le imprese, evitando che quasi 100 milioni di euro venissero sottratti al cratere; ci auguriamo che almeno una parte di queste risorse possano essere reinvestite sul territorio”, ha proseguito Pezzopane. “Ora, l’obiettivo è completare la ricostruzione: lo ripeto, per noi è una straordinaria priorità. E in questo senso, francamente non comprendiamo l'atteggiamento del sindaco dell’Aquila, seguito a ruota, di volta in volta, dal presidente della Provincia o dai consiglieri provinciali che, ogni tanto, scrivono lettere e fanno appelli al governo”.

Il riferimento, neanche troppo velato, è all’ultima lettera consegnata da Biondi al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, arrivato a Teramo per l’inaugurazione dell’anno accademico dell’Unite. “Il sindaco dell’Aquila ha scritto che la ricostruzione rischia di bloccarsi per mancanza di risorse; non si blocca proprio niente, a meno che non sia Biondi a farlo. Stando ai dati ufficiali forniti dagli Uffici speciali e dalla Struttura tecnica di missione – ha ribadito la deputata dem – debbono essere ancora assegnati 1 miliardo e 300 milioni di euro, fondi che, sulla base del tiraggio degli ultimi anni, sono assolutamente sufficienti per il 2020 e per gran parte del 2021”.

Pezzopane ha snocciolato alcuni dati: nel cratere, nell'annualità 2016 sono stati impegnati 578 milioni; 528 nel 2017, 529 nel 2018, 588 nel 2019. “E se il tiraggio dei comuni del cratere cresce – ha sottolineato Pezzopane – passando dai 189 milioni del 2016 ai 242 del 2019, quello del Comune dell’Aquila, invece, fa registrare il processo inverso, dai 344 milioni del 2016 ai 221 milioni del 2019”.

Detto ciò, “gridare in modo irrituale alla necessità di ulteriori risorse ci sembra motivato dall’unico scopo di alzare un polverone, conquistando le pagine nazionali; d’altra parte, ci è parso davvero di cattivo gusto andare a reclamare risorse nel giorno in cui, finalmente, il sindaco di Teramo e degli altri comuni colpiti dagli eventi sismici del 2016 avevano la possibilità di accendere i riflettori sulla loro situazione”.

Dunque, Pezzopane ha ribadito che il Pd “è un partito serio, di governo: per portare avanti la ricostruzione non abbiamo guardato il colore dei governi che si sono succeduti, ma non abbiamo mai alimentato polemiche inutili; chiediamo serietà”. La deputata dem non ha mancato un riferimento alle polemiche alimentate dall’arrivo in città della viceministra all’Istruzione Anna Ascani che ha incontrato i comitati che si battono per la ricostruzione delle scuole ma non il sindaco dell’Aquila e i rappresentanti del governo provinciale: “Biondi può invitare ministri e sottosegretari in città quando vuole; il suo è un atteggiamento da podestà più che sindaco. Noi continueremo a tenere un atteggiamento diverso, responsabile: la presenza di Amendola ieri, che è venuto all’Aquila per annunciare un risultato inaspettato e straordinario, ha lasciato senza parole coloro i quali gridavano che la città era stata abbandonata. Chiediamo serietà, trasversalità, lavoro di squadra, chiediamo al sindaco di fare il sindaco e non il capo partito, alimentando polveroni nazionali per rendersi magari simpatico a Giorgia Meloni”.

E per ciò che attiene le risorse, l’ex presidente vicario della Giunta regionale Giovanni Lolli ha tenuto a ribadire che “è un metodo stupido e sbagliato quello di porre il problema mettendosi a strillare e dicendo falsità”.

Lolli ha ricostruito le modalità di finanziamento dei processi di ricostruzione: “con la legge 77, l’allora governo Berlusconi si rifiutò di fare alcune cose ragionevoli che chiedevamo, in particolare istituire una tassa di scopo e allocare le risorse in finanziaria. I fondi vennero stanziati, invece, a valere sul Fondo sociale e per coesione: finita l’emergenza, ogni volta che c’era necessità di avere risorse bisognava legiferare. Una via crucis. Con l’allora ministro Fabrizio Barca, dunque, si stabilì che i fondi che restavano a disposizione, circa 2 miliardi, passassero attraverso la Struttura tecnica di missione che certificava alla tesoreria l’effettivo tiraggio chiedendo, così, di sbloccare le risorse. Un procedimento che ha funzionato. Prima che finissero i soldi, l’allora governo Renzi - con Legnini sottosegretario – garantì 6 miliardi di euro e stavolta in finanziaria, risorse che stiamo utilizzando ancora oggi. Bisognerà fare lo stesso allorquando serviranno le ulteriori somme per concludere la ricostruzione; non sarà affatto semplice, se è vero che il Governo ha fatto uno sforzo immane per mettere 3 miliardi sull’abbattimento del cuneo fiscale: noi avremo bisogno di più di 4 miliardi. Ecco perché dovremo interloquire col Governo non con le letterine ma con un piano finanziario chiaro”.

Il Governo ha dimostrato serietà, ha ribadito Lolli: “senza tante chiacchiere, ha risolto un problema che i 6 governi precedenti che si erano succeduti, compreso l’ultimo gialloverde, non erano riusciti a risolvere; la stessa serietà dovranno dimostrare le Istituzioni del territorio”.

Di partito che “sta ricostruendo un fronte unitario contro la peggiore amministrazione nella storia della città” ha parlato il segretario cittadino uscente Stefano Albano. “Ieri è stata una giornata eccezionale, con tre notizie importanti: la soluzione al problema delle tasse richieste dall’Europa, la nomina a commissario del centro Italia di Giovanni Legnini, uomo di Stato tra i più seri e rigorosi che l’Italia possa esprimere per un ruolo così delicato, e il ritorno in Regione di un combattente come Pierpaolo Pietrucci. In questo momento – ha proseguito Albano – c’è chi i problemi li annuncia e li cavalca, e la colpa è sempre degli altri, e chi prova con senso di responsabilità a dare soluzioni. Le letterine di Biondi e Caruso stanno lì a dimostrarlo: le norme e le risorse per la ricostruzione delle scuole ci sono, ciò che manca è la pianificazione di dove ricostruire gli edifici scolastici che è una precisa responsabilità di Comune e Provincia. Invece di assumersi le proprie responsabilità, Biondi e Caruso la buttano in ‘caciara’ dando la colpa ad altri: oggi le responsabilità sono del Governo, allorquando all’esecutivo c’era la Lega, invece, la colpa era di Cialente. Delirante”.

Albano ha poi replicato ai consiglieri provinciali che avevano denunciato la ‘scorrettezza’ istituzionale della viceministra Ascani che non ha incontrato le istituzioni del territorio: “l’abbiamo invitata per un confronto con i Comitati; d’altra parte, se non fosse stato per loro non si sarebbe riaccesa la luce sulla mancata ricostruzione dell’edilizia scolastica: eppure, Biondi non ha voluto riceverli, non ha voluto un confronto. E parlano di correttezza istituzionale? Piuttosto, Calvisi e De Santis ci dicano dove intendono ricostruire le scuole”.

Ha aggiunto Stefano Palumbo: “Ora che siamo tornati al governo ci siamo dati una missione: mettere a disposizione delle istituzioni locali gli strumenti utili alla ricostruzione della città e del territorio, con il massimo senso di responsabilità. E in pochi mesi, l’esecutivo ha dato risposte importanti. Assistiamo, però, ad un incredibile ribaltamento di ruoli: chi è stato chiamato a governare al livello locale, non governa. Si cercano scuse e attenuanti rispetto a responsabilità che sono chiare e precise. E a chi oggi parla di passerelle di ministri e viceministri Pd, rispondo: sulla carnevalata di Matteo Salvini che venne all’Aquila vestito da poliziotto in occasione della Fiera dell’Epifania non avevano proprio niente da dire? La verità è gli esponenti di Comune e Provincia non hanno mai avuto da recriminare sull’inerzia del governo gialloverde, che non ha lasciato traccia di provvedimenti in favore dell’Aquila: l’attuale esecutivo, invece, ha risolto brillantemente un problema che stava soffocando le imprese del territorio. E dunque, si badi piuttosto al tiraggio della ricostruzione che scende costantemente invece di alimentare polemiche inutili: su questo, non è possibile che le responsabilità siano imputate ad altri. Oggettivamente, c’è stata una disattenzione totale: si va avanti per inerzia”.

Ultima modifica il Sabato, 15 Febbraio 2020 15:53

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