"Se sono qua oggi è perché il governo ha a cuore la ricostruzione dell'Aquila. Penso che la mia presenza qui nel primo mese di vita di questo esecutivo rappresenti proprio l'attenzione del governo per la città".
A dirlo, il ministro per l'Ambiente Gian Luca Galletti che è intervenuto - stamane - alla cerimonia di inaugurazione del IV Salone della Ricostruzione. "Un pensiero di vicinanza ai familiari delle vittime del terremoto. Qualsiasi cosa facciamo per L'Aquila la facciamo nel loro ricordo e per avere la certezza che non si passerà più in quel dolore".
"Da bolognese - ha aggiunto - sono felice della sinergia tra il territorio emiliano e quello aquilano, sia pure uniti dalla tragedia. Che si incontrino in una manifestazione di questo genere è simbolico e apprezzabile. Qui c'è una buonissima opportunità per L'Aquila e per il Paese. Le buone pratiche - ha osservato il ministro - si possono esportare. Quello che voi metterete in atto in questa zona diventeranno buone pratiche per il Paese. A distanza di 5 anni vedere oltre 2 mila cantieri aperti, 11 mila addetti e 1.200 aziende impegnate nella ricostruzione spingono all'ottimismo. Proseguiamo così".
La ricostruzione - ha sottolineato Galletti - passa anche attraverso il rispetto dell'ambiente: "Il salone rappresenta un'opportunità importante perché apre nuove prospettive di sviluppo. 'Ambiente' è una termine riduttivo rispetto a quello che il mio ministero può fare per lo sviluppo di questo Paese: ha una funzione determinante per la ricostruzione dell'Aquila, per la crescita del Paese e anche per creare nuovi posti di lavoro. Se c'è stata un'economia che ha tenuto - ha rilevato - è la green economy che anche durante la crisi ha aumentato fatturato e addetti. Più le produzioni si spingono verso l'ambiente più diventano reddituali. La salvaguardia dell'ambiente si sposa con l'aspirazione dell'imprenditore: uno dei pochi casi. Questo modo di interpretare l'impresa cambierà l'economia".
Galletti non si è sottratto ad alcune domande sulla difficile situazione di Bussi: "Il ministero ha avuto un comportamento corretto. Io ricordo a tutti che nel 2007 fu proprio la Forestale a denunciare lo scandalo di quei territori e il ministero si è costituito parte civile per il risarcimento del danno ambientale. Seguiremo con grande attenzione l'evolversi della vicenda e non mancheremo di intervenire prontamente e con fermezza laddove occorra per riportare alla normalità le attuali condizioni di degrado ambientale e sanitario conseguente".
Ha poi ricordato che "il ministero ha stanziato 3 milioni di euro, già trasferiti alla Regione Abruzzo". Quindi, esprimendo "preoccupazione per il massacro ambientale pepetrato a Bussi", il ministro ha ricordato che "il ministero aveva già chiesto alla Solvay di redigere un piano di prevenzione e messa in sicurezza delle aree inquinate, poi poste sotto sequestro dalla magistratura lo scorso febbraio".