"Non bisogna agire ragionando nel lungo periodo perché, come diceva Keynes, nel lungo periodo saremo tutti morti. Per L'Aquila dobbiamo mettere in cantiere misure efficaci che guardino al breve e medio termine".

A dirlo è stato il sottosegretario all'Economia Giovanni Legnini nel corso di un convegno al Salone della Ricostruzione, la fiera dell'edilizia che da quattro anni a questa parte si svolge all'Aquila.

Legnini, che sarà l'unico membro del Governo presente alle celebrazioni del quinto anniversario del terremoto, ha fatto capire che l'esecutivo Renzi non ha in serbo misure miracolistiche per L'Aquila e il Cratere e che ogni provvedimento che verrà approvato di qui in avanti sarà il frutto di un attento e laborioso lavoro di programmazione e di concertazione tra Governo ed enti locali.

"Registro una maggiore serenità tra gli attori istituzionali e sociali, tra il territorio e il Governo, e ciò costuituisce un bene in sé" ha detto Legnini, che poi ha aggiunto: "Il Goveno sta predispondendo tutti gli strumenti di governance nazionale per proseguire e accelerare il lavoro necessario all'Aquila e al Cratere. La delega che mi è stata assegnata è stata già firmata e diverrà efficace nel giro di qualche settimana e stiamo ridefinendo la struttura tecnica di Mancurti in seno alla Presidenza del Consiglio. Fatto questo, ripartiremo verso obiettivi precisi che concorderemo con i sindaci, gli uffici speciali, le associazioni di categoria e i portatori di ineteressi".

Il primo obiettivo, naturalmente, è quello della certezza dei fondi: "Dobbiamo impegnare le risorse già stanziate nel 2013, che già ci sono. Lo faremo nell'arco di poco tempo, quello necessario alla ricostituzione del Cipe. Il passo successivo sarà quello di completare il pezzo mancante di finanziamento per il 2014, la cui entità è stata oggetto di ricognizione da parte degli uffici preposti (la cifra stimata è di circa 700 milioni, ndr)".

"Nel medio periodo" ha concluso Legnini "i temi su cui siamo fortemente impegnati sono l'individuazione di una soluzione di finanziamento stabile, un impegno di prim'ordine collocabile anche nel dialogo tra il Governo nazionale e l'Europa; la definizione di un pacchetto di interventi normativi in grado di rettificare tutto ciò che c'è da rettificare e di normare ciò che non è normato; infine, la risoluzione del problema della fiscalità (la restituzione del 100% dei contributi non pagati dalle imprese, ndr), tutt'ora sospeso. Cercheremo di trovare la soluzione meno dolorosa possibile".