Ieri è stata una giornata importante, "ringrazio il Presidente Conte per aver voluto incontrare i Sindaci e i Presidenti delle quattro Regioni del centro Italia. È stata occasione per valutare il netto miglioramento del quadro regolatorio della ricostruzione post sisma 2016-2017 e per ascoltare dai sindaci ciò che resta da fare sul personale, lo sviluppo economico del cratere e il rafforzamento degli strumenti per ricostruire borghi e cittá sicuri, sostenibili e connessi".
Parole del commissario straordinario per la ricostruzione del Centro Italia Giovanni Legnini, a seguito del vertice di ieri, a Roma, con il Presidente del Consiglio. Per rispettare i protocolli di sicurezza sanitaria, l’incontro si è tenuto nel cortile di Palazzo Chigi alla presenza dei Presidenti delle Regioni Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo e di oltre novanta Sindaci del cratere.
"La doppia emergenza vissuta da quelle popolazioni richiede di destinare ai territori così duramente colpiti tutte le energie possibili sfruttando anche le nuove possibilità offerte dai meccanismi Europei come il Recovery Fund. Con gli ultimi provvedimenti di legge, che dovranno essere perfezionati in Parlamento, e le nuove Ordinanze il cantiere normativo è ormai in via di definizione. A questo punto dobbiamo aprire i cantieri per ricostruire case ed imprese", ha aggiunto Legnini.
"Siamo tutti d’accordo sui contenuti, ho quindi proposto di prendere quarantotto ore per mettere insieme i tecnici degli Uffici speciali delle quattro Regioni del sisma centro Italia e l’Anci in rappresentanza dei Comuni per dire al Governo come scrivere le norme affinché funzionino e siano efficaci. Bisogna fidarsi di queste competenze e ho chiesto al Premier Conte e al Commissario Legnini di fare questo lavoro e cogliere questa ultima opportunità", la presa di posizione del presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio.
Dopo tante occasioni mancate - ha aggiunto Marsilio - "il Decreto Semplificazioni di agosto deve essere l’occasione per arrivare finalmente ad una conclusione. Purtroppo, finora i testi dei decreti legge che arrivano in Parlamento sono sempre stati troppo stitici, bisogna sempre aggiungere molto e non si capisce bene chi le scriva queste norme, nonostante abbiamo messo, come Comuni e come Regioni, a disposizione i direttori degli Uffici, che ormai hanno acquisito monumentali competenze tecniche sulla ricostruzione".