"Leggo con piacere le dichiarazioni del segretario del PD aquilano, Emanuela Di Giovanbattista [qui], sul percorso politico che il Partito intende sviluppare verso le elezioni comunali del prossimo anno: buone intenzioni e proposti condivisibili, ma forse mancanti di qualche elemento importante. Mi permetto di notare, innanzitutto, una mancanza di autocritica rispetto alle responsabilità del suo gruppo dirigente negli anni trascorsi, dall'ultima fase della Giunta Cialente, incapace di favorire una successione condivisa, al deleterio ballottaggio del 2017".
A dirlo è il consigliere comunale Lelio De Santis (Cambiare insieme).
"Sgomberare il campo dalle ruggini e dai risentimenti serve a tutti per ripartire con fiducia e con lungimiranza e serve, soprattutto, per recuperare la fiducia dei cittadini che ancora chiedono conto del regalo politico fatto a Pierluigi Biondi. La politica è un'arte nobile, che tutti i protagonisti debbono sempre onorare con le doti dell'affidabilità e della competenza. Il campo progressista, riformista ed ambientalista è ricco di personalità e di intelligenze in grado di interpretare al meglio un progetto, nuovo e concreto, di riscossa morale e politica della città, dopo gli anni dell'avventura amministrativa del centrodestra. Ci vorrà una mobilitazione dal basso, dalle frazioni ai ghetti del Progetto Case, per cambiare la guida del Comune capoluogo di Regione e non una dichiarazione di guerra all'attuale Sindaco al grido 'cacciamo Biondi'".
Il tempo c'è, le idee ci sono, gli uomini giusti pure: "basta solo dare le chiavi della casa che si vuole costruire a tutti i Soci della Coalizione per fare entrare la voce della gente".