"La sicurezza dei cittadini e dei commercianti in centro storico non è solo quella che teme gli episodi di violenza minorile registrati nei giorni scorsi, ma anche quella che facilita i soccorsi in possibili eventi avversi e malori dei singoli: ho pertanto scritto una nota ufficiale e interlocutoria indirizzata al Comando della Polizia Municipale e al Comando dei Vigili del Fuoco sulla futura ordinanza di chiusura al traffico su via Garibaldi dalle ore 18.00; un provvedimento che non solo pregiudica ore di lavoro di alcuni esercenti a vantaggio di altri, contraendo il commercio al dettaglio per favorire la ripresa del food and beverage, ma che soprattutto lascia parecchie perplessità su eventuali vie di fuga e soprattutto di accesso per i soccorsi, considerando che la quasi totalità delle vie laterali di via Garibaldi o è chiusa per lavori di ricostruzione/sottoservizi o è inaccessibile per zona rossa".
A dirlo è il capogruppo di Italia viva Paolo Romano che sottolinea come la "salvaguardia del lavoro di ogni commerciante, le norme derogatorie all’apposizione dei dehors e le vie di soccorso e fuga devono essere ben delineate quando si decide di chiudere delle strade per permettere tavolini all’aperto. Si è pronti a ricominciare ognuno per la propria parte, purché lo si faccia nel pragmatismo amministrativo e purché la stessa volontà impiegata nella ripartenza venga utilizzata nel rispetto dei diritti dei cittadini e nel rispetto pedissequo delle norme a cui non si può derogare".
Tornando alla 'movida violenta' invece, e sfogliando le cronache odierne delle altre città capoluogo, "non sembra che il problema sia presente solo all’Aquila - aggiunge Romano - benché in città non manchino fondi e strumenti che avrebbero potuto guardare alle fasce più giovani, prevenendo il fenomeno senza dover guardare solo ad azioni repressive: a Pescara, il sindaco ha deciso di emettere una ordinanza di chiusura anticipata dei locali del food and beverage con orari differenziati e più flessibili nei fine settimana; a Chieti, il Comitato per l’ordine e la sicurezza è pronto a varare il daspo dai luoghi del divertimento a chi si macchia di episodi di violenza nei pressi dei locali pubblici. Biondi emette invece una ordinanza anti botellon nelle vie più centrali del centro storico, misura che estremizza il concetto di periferia in centro e che, tra l’altro, è già stata adottata con scarsi risultati da questa amministrazione nel 2017".
Nell’attesa di poter affrontare la problematica in maniera approfondita nel Consiglio Comunale straordinario sull’argomento, annunciato ma non ancora fissato, "la mia speranza è che la seduta non si riveli inutile come quella del maggio 2019 sulle problematiche e le prospettive del centro storico per i commercianti, i residenti e i fruitori occasionali: in quel caso purtroppo all’ordine del giorno approvato all’unanimità non si è dato un sostanziale seguito" ricorda il capogruppo di Italia viva.