Lunedì, 12 Luglio 2021 12:41

Consiglio comunale, manca il numero legale: tensioni sul centro storico

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Partiamo dalla fredda cronaca: in Consiglio comunale, riunito stamane dal presidente Roberto Tinari in modalità mista, è mancato il numero legale; non si tratta di una notizia da prima pagina, ce ne rendiamo conto, se è vero che in questi anni ci siamo tristemente abituati a riunioni terminate anzitempo. E d'altra parte, l'ordine del giorno dell'assise era contrassegnato da fatti amministrativi nient'affatto rilevanti. 

Tuttavia, è ciò che sta dietro il venir meno del numero legale che è di particolare interesse. 

Tra le forze politiche di centrodestra, infatti, tira vento di burrasca per la mancata condivisione di una visione sul centro storico, per le contrapposizioni che si stanno rendendo manifeste sugli atti assunti dalla Giunta comunale in merito alla pedonalizzazione, in particolare. 

Un passo indietro. 

Alle 18:36 di ieri, domenica 11 luglio, con la città fremente in attesa della finalissima del campionato d'Europa di calcio, l'assessore comunale Carla Mannetti ha diffuso un comunicato stampa per sottolineare come la città sia apparsa "animata sia nella giornata di sabato sia in quella di domenica"; dunque, "nessun effetto negativo dall’isola pedonale estiva che - ha tenuto a ribadire Mannetti - riguarda solo poche aree in più rispetto a quella già in vigore, tra cui Piazza Duomo che, come in tutte le città, è bene che iniziamo ad abituarci a vederla libera dalle auto".

In mattinata, si era consumato il botta e risposta a distanza tra Stefania Pezzopane, "va modificata subito la delibera sulla pedonalizzazione del centro storico" aveva dichiarato la deputata dem, e il portavoce cittadino di Fratelli d'Italia Michele Malafoglia che, sulla stessa lunghezza d'onda del sindaco Pierluigi Biondi, convinto della bontà del provvedimento assunto, aveva risposto a brutto muso parlando di "livore" verso "una amministrazione che funziona e che rende bella e viva la città, sostenibile". 

Un rincorrersi di dichiarazioni, di domenica pomeriggio, nient'affatto casuale. 

Stamane, infatti, in Consiglio era atteso un ordine del giorno fuori sacco che, così si era lasciato intendere, era stato concertato tra Forza Italia, e in particolare dal capogruppo Giorgio De Matteis, e la Lega che, pure, si era mostrata piuttosto scettica verso il provvedimento; se l'odg fosse stato presentato, è evidente che si sarebbe reso plasticamente che una maggioranza, sulle politiche centro storico, non c'era più. 

Di qui, la presa di posizione di Fratelli d'Italia che ha fatto muro, lanciando un messaggio politico chiaro - nessun passo indietro sulla delibera di pedonalizzazione così come concepita - e sfidando le forze di maggioranza. 

Che cosa sia accaduto poi, è difficile a dirsi: sta di fatto che la Lega, stamane, si è sfilata, lasciando isolata Forza Italia; a quel punto, il capogruppo azzurro Giorgio De Matteis non ha potuto far altro che prenderne atto, sebbene fossero state fatte delle promesse ai commercianti contrari alla pedonalizzazione che, in effetti, hanno presidiato l'aula del Consiglio comunale, facendo in modo che la maggioranza non avesse più i numeri per garantire il corretto proseguimento dei lavori consiliari. 

Ecco il motivo per cui è venuto meno, di nuovo, il numero legale. 

A quanto si apprende in questi minuti, la Lega avrebbe fatto un passo indietro per la presa di posizione di Stefania Pezzopane che ha irrigidito i consiglieri del Carroccio, convincendoli a non andare allo scontro col sindaco Biondi e l'assessore Mannetti; tuttavia, è più facile a credersi che la dichiarazione della deputata dem sia stata colta al volo per sottrarsi ad un'azione politica che avrebbe potuto mettere in forte difficoltà la maggioranza, con una sfiducia di fatto al sindaco e all'assessore. D'altra parte, Forza Italia ha fatto da stampella a Biondi allorquando si è materializzata la rottura con la Lega e il Carroccio sta dando una mano a Biondi ora che sono gli azzurri ad aver rotto col primo cittadino. 

Un fronte tra Lega e Forza Italia significherebbe la fine anticipata della legislatura, e nessuno vuole arrivare al punto di non ritorno. 

Ora, bisognerà capire che cosa accadrà nelle prossime ore; certo è che il clima politico si è fatto davvero incandescente.

Ultima modifica il Lunedì, 12 Luglio 2021 22:54

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