Con il decreto Sblocca Italia - quello contenente i tanto contestati emendamenti sulle bollette e l'emergenza abitativa - ormai diventato legge e i 6 miliardi e 2 necessari a garantire un flusso costante di fondi fino al 2018 blindati (almeno così pare) nella legge di Stabilità, l'ultimo tassello da mettere a posto per quel che riguarda il futuro dell'Aquila e del Cratere è la nuova legge organica sulla ricostruzione.
Si tratta del pacchetto di norme al quale aveva iniziato a lavorare Giovanni Legnini prima di essere eletto alla vice presidenza del Csm: un sistema di regole e controlli più stringenti con il quale dovrebbe essere ridisegnato, in parte, l'assetto della ricostruzione privata.
Su questo testo così importante si sa in verità molto poco. La bozza che sta circolando da qualche mese è stata letta solo da pochi addetti ai lavori. E anche se qualche dettaglio è trapelato sui giornali e sulla stampa locale, è mancata, finora, quella discussione pubblica, aperta e partecipata, promessa a suo tempo dallo stesso Legnini.
Per questo, i gruppi civici di Appello per L'Aquila e L'Aquila che vogliamo hanno organizzato per oggi pomeriggio al Palazzetto dei Nobili (inizio dei lavori previsto alle 17:30) "La ricostruzione è di tutti", un incontro pubblico aperto alla partecipazione di cittadini, associazioni, ordini professionali, imprese, sindacati, studenti, docenti universitari e altri attori del territorio.
L'obiettivo, dicono i consiglieri comunali Ettore Di Cesare (Apl) e Vincenzo Vittorini (Lcv), è quello di formulare una serie di proposte da portare all'attenzione del consiglio comunale e da far poi inserire nel testo definitivo della legge, che a breve verrà discusso e approvato (in sede deliberante) in parlamento.
"La ricostruzione" affermano i due consiglieri "non può e non deve essere un affare di pochi. Non può essere delegata a iniziative personali di qualche parlamentare o a decisioni di partito prese nel chiuso delle segrete stanze. La ricostruzione riguarda tutti e per questo bisogna che se ne parli cercando di coinvolgere tutta la cttà, nella maniera più trasparente possibile. Per questo abbiamo proposto questo incontro. Sarà soprattutto un momento di ascolto ma vorremmo che si elaborassero anche proposte concrete. Speriamo che la città risponda perché è giunto il momento di assumersi delle responsabilità, sotto tutti i punti di vista".
“E' da giugno che si annuncia che si stanno scrivendo nuove norme” afferma Di Cesare. “Le regole, però, devono essere condivise e partecipate. Abbiamo chiesto formalmente che si faccia un consiglio comunale straordinario sulla ricostruzione ma prima abbiamo voluto chiamare a raccolta le forze di questa città che abbiano proposte da fare. E' chiaro che non è il consiglio comunale che fa le leggi ma essendo il massimo organo rappresentativo cittadino può portare all'attenzione del parlamento e del governo delle questioni da inserire nel nuovo pacchetto di norme. Ci sembra poco efficace che queste ultime vengano stilate nelle segrete stanze di un solo partito, perché un lavoro che non è partecipato produce proposte che sono peggiori rispetto a istanze sottoposte al confronto di tutti. La partecipazione, infatti, non solo è una buona prassi democratica ma ha anche un valore aggiunto da un punto di vista pratico, perché aiuta a tirare fuori proposte migliori. Le indicazioni che si daranno al Governo avranno maggiore forza se saranno condivise dal consiglio comunale e quindi da tutto il territorio”.
All'iniziativa plaude anche Stefania Pezzopane: “Meritevole l'iniziativa dei consiglieri Ettore Di Cesare e Vincenzo Vittorini di convocare un incontro pubblico per ascoltare le esigenze e le proposte della società civile sulla legge per la ricostruzione” ha scritto la senatrice del Pd sul proprio profilo Facebook.. “La partecipazione e la condivisione delle idee sono sempre fatti positivi, soprattutto quando riescono a portare valore aggiunto. Sono certa che dall'iniziativa emergeranno spunti interessanti e sono a disposizione sin da adesso a raccogliere le idee e le proposte che emergeranno, per inserirle nel disegno di legge, su cui sto lavorando. A tutti auguro buon lavoro e il meritato successo dell'iniziativa”.