Trovare, in tempi brevi, una soluzione al problema del patto di stabilità per salvaguardare gli equilibri di bilancio del Comune dell'Aquila; accelerare l'iter di approvazione della cosiddetta legge Legnini (la nuova legge organica sulla ricostruzione) senza escludere il ricorso allo strumento del decreto legge; riprendere il confronto con le imprese per approntare nuove misure finalizzate a favorire il rilancio economico del territorio.
Sono queste, in sintesi, le novità più significative emerse al termine dell'incontro istituzionale che il nuovo sottosegretario all'Economia con delega alla ricostruzione Paola De Micheli ha avuto ieri mattina con i vertici di Comune e Regione. Una lunga riunione operativa nella quale sono stati messi sul tavolo i tanti problemi ancora irrisolti riguardanti governance, fondi e aspetti normativi della ricostruzione.
Al tavolo con il sottosegretario hanno partecipato il sindaco Cialente con l'intera giunta comunale, il presidente della Regione Luciano D'Alfonso e il suo vice Giovanni Lolli.
"Nell'incontro" ha detto la De Micheli "abbiamo discusso di molte questioni entrando nel dettaglio tecnico con lo stile che ci caratterizza, che è quello della massima concretezza. Concretezza, disponibilità, operatività saranno le parole chiave per tutto il tempo che ci verrà dato per lavorare insieme".
La visita all'Aquila della De Micheli, che è proseguita nel pomeriggio con la partecipazione al forum organizzato dal Gran Sasso Science Institute, è destinata ad avere presto un seguito. Per definire la nuova agenda degli interventi, è stato deciso che sarà intensificata la frequenza degli incontri tra Governo e rappresentanti degli enti locali: "Ci vedremo una volta a settimana a livello tecnico e una volta al mese a livello politico" ha affermato Luciano D'Alfonso .
Equilibri di bilancio e fondi per la ricostruzione
Ed è stato proprio D'Alfonso a riferire che "per trovare una via d'uscita sul rispetto dei parametri del patto di stabilità ci sarà un intervento normativo mirato, per il quale c'è già una totale disponibilità del ministero".
A causa di un errore commeso dalla Ragioneria dello Stato, che ha incluso nella spesa corrente anche i trasferimenti assegnati per affrontare l'emergenza, il Comune dell'Aquila rischia di sforare, nel 2015, il patto di stabilità interno. A dicembre Cialente aveva chiesto al Governo di intervenire con un emendamento direttamente nella legge di Stabilità, cosa che però non è avvenuta.
In base all'accordo trovato oggi, nelle prossime settimane dovrebbe essere messa una pezza mediante una norma che di fatto consentirà al Comune dell'Aquila di avere una contabilità speciale per non violare il patto.
Per quanto riguarda i fondi destinati alla ricostruzione - i 6 miliardi di euro spalmati fino al 2019 - si è trovato, a detta di D'Alfonso, un metodo per accelerare il passaggio delle risorse dalla competenza alla cassa.
Legge Legnini
Da quando al Governo non c'è più Giovanni Legnini, la nuova legge sulla ricostruzione sembra essersi arenata nelle secche della burocrazia ministeriale. La De Micheli ha lasciato intendere che, per rendere più rapida l'approvazione del provvedimento, visto anche che nelle prossime settimane l'attività del Parlamento sarà assorbita quasi totalmente dall'elezione del nuovo presidente della Repubblica e dal voto sull'Italicum, potrebbe anche profilarsi un ricorso allo strumento del decreto legge, come qualche giorno fa aveva suggerito anche la senatrice Stefania Pezzopane.
"Ci confronteremo con il ministro dell'Economia e con il presidente del Consiglio" ha affermato la De Micheli "e valuteremo quale sarà la modalità idonea. Credo che ci sia più di una possibilità per rendere più rapida l'approvazione della legge".
Misure per le imprese
La De Micheli ha posto un accento particolare anche sulla questione degli interventi a sostegno del tessuto economico-produttivo del comprensorio aquilano. Uno dei problemi che si sta riscontrando, ha ricordato anche Cialente, è che fino ad ora le ricadute positive di molte misure concertate (in primis i 100 milioni stanziati della delibera Cipe 135 per le attività produttive) sono state molto limitate.
"Organizzeremo a breve un incontro con le imprese" ha detto la De Micheli "perché ci deve essere un confronto su ciò che in passato ha funzionato e magari può essere riproposto e su ciò che non ha funzionato e dunque deve essere cambiato. Non ci potranno essere soluzioni calate da Roma, sarà fondamentale la qualità dei progetti che arriveranno dal territorio. Mi sembra che in questi anni di buone idee ne siano state presentate molte, sia da parte degli attori economici che delle istituzioni".