Un passo avanti e due indietro.
La discussione per trovare un'intesa sulla Variante Sud e sul raccordo tra questa e la s.s. 17 - progetto che dovrebbe essere incluso in quello, più ampio, destinato, secondo le intenzioni del presidente della Regione D'Alfonso, a dotare di un collegamento veloce L'Aquila e Pescara - procede a passo di gambero.
Malgrado l'ottimismo professato dal consigliere regionale del Pd Pierpaolo Pietrucci, l'incontro di ieri tra i tecnici Anas (tra cui era presente il rup Nicola Dinnella), i sindaci dei comuni interessati dal passaggio della strada e i rappresentanti delle onlus di Onna e S. Gregorio non ha prodotto nessun buon risultato. Anzi, a dirla tutta ha fatto registrare un avvitamento della trattativa.
Ora bisognerà trovare una nuova soluzione e occorrerà farlo in tempi brevi. L'Anas ha posto un ultimatum tassativo di due settimane: o in questo lasso di tempo si arriverà a un nuovo progetto condiviso oppure i soldi già stanziati saranno dirottati altrove. E allora addio strada.
Ieri, i tecnici dell'azienda si sono presentatati al tavolo convocato da Pietrucci in Regione con un progetto preliminare ricalcato sull'intesa trovata nel 2014 e ribadita anche nella riunione della Struttura di missione del ministero dei Trasporti lo scorso gennaio.
Il progetto, però, ha trovato la secca opposizione dei sindaci di Fossa e Poggio Picenze - che pure, un anno fa e a gennaio, avevano sottoscritto l'accordo – e anche quella del sindaco di Barisciano, Francesco Di Paolo, che però, a differenza dei suoi colleghi, si è sempre detto contrario, pur non senza qualche ambiguità.
“Così com'è è troppo impattante” è il pensiero dei tre sindaci, anche se, c'è da dire, né Poggio Picenze né Barisciano ne hanno mai discusso in consiglio comunale o hanno mai prodotto documenti ufficiali atti a decretare la propria contrarietà.
“Il progetto che l'Anas ci ha presentato” afferma Pierpaolo Pietrucci “ha un impatto importante, perché prevede, a partire da Fossa, la costruzione di una strada di 10 km che dovrebbe poi riconnettersi con la s.s.17 dopo Barisciano. Nel progetto sono previsti un viadotto di 800 metri e 13 pilastri e una galleria di 1 km. Così il progetto sarebbe impattante soprattutto per la valle tra S. Demetrio e Poggio Picenze e minaccerebbe anche il Tratturo Magno”.
Posto, dunque, che tale progetto (quello che, sulla cartina ritratta nella foto, è colorato di rosso e blu, ndr) può considerarsi definitivamente affossato e che è da escludersi qualsiasi opera di ampliamento della s.s. 17 nel tratto tra Bazzano e S. Gregorio, “abbiamo pensato” dice Pietrucci “a una terza via, che riprenda il tracciato precedente a quello approvato con l'intesa dell'anno scorso (nella foto, quello in giallo, ndr) apportandovi però alcune modifiche (tra cui un allaccio con la s.s. 17, ndr) per togliere meno terre possibile a Fossa e non compromettere la vivibilità delle frazioni di S. Gregorio e Onna”.
Il compito di trovare la quadra è stato affidato al sindaco di Barisciano, che dovrà confrontarsi con i tecnici Anas e elaborare una nuova alternativa progettuale.
Compito non facile, anche perché una soluzione che vada bene a tutti e che non scontenti nessuno non esiste. Per questo, afferma Pietrucci, “dovranno essere trovate delle forme di compensazione, o tramite ribassi d'asta dell'Anas o tramite qualche “risarcimento” della Regione Abruzzo, in favore delle comunità di Onna, S. Gregorio, Fossa, Poggio Picenze e Barisicano alle quali verranno sottratti dei terreni”.
Onna Onlus e S. Gregorio Rinasce: "Rimaniamo perplessi"
"Rimaniamo perplessi dalle risultanze dell'incontro tenutosi alla nostra presenza, a quella dei sindaci e dei referenti Anas, visto che è tornata in auge una proposta (ipotesi gialla), richiesta, in sede di incontro STM del 5 dicembre 14 dal sindaco di Barisciano Francesco Di Paolo, e poi bocciata al tavolo tecnico del 30 gennaio 15 dai sindaci di Fossa e Poggio Picenze e da noi onlus (nonché San Demetrio e Villa Sant'Angelo)".
A scriverlo sono i comitati Onna Onlus e S. Gregorio Rinasce.
"Tale bocciatura era supportata da motivi tecnico - ambientali, ossia l'ipotesi in giallo prevede 1) un maggior frazionamento dei terreni e una maggior vicinanza al fiume Aterno (pericolosa per le esondazioni) e alle aree ivi esistenti a maggior tutela ai sensi del PPR (colore verde) 2) un doppio attraversamento del fiume e della ferrovia con evidente maggior impatto ambientale a causa di un viadotto più lungo ed imponente e dunque più costoso 3) un peggior allaccio sulla s.r. 261 poiché la rotatoria insisterebbe vicino delle abitazioni civili e dovrebbe virare per evitare un capannone industriale".
"E pensare che la nostra proposta, approvata da tutti alla STM, ora cassata sia dal sindaco di Poggio che da quello di Fossa,1) si trova a soli pochi metri di distanza dal progetto oggi risuscitato (per intenderci la nostra ipotesi incontra la s.r 261, direz. San Demetrio, oltre la ditta Ludovici come da tracciato in rosso) ma permette che l'impatto venga mitigato perché il fiume e la ferrovia sono contigui e dunque si richiede un più modesto ed economico viadotto 2) il tracciato cosi previsto non insiste su nessuna abitazione e non investe nessuno svincolo già esistente (stradina di collegamento s.r 261 e s.s.17 dove sono presenti alcune imprese 3) prevedendo il naturale l'allaccio con la s.s.17, favorito dall'esistenza di una strada interpoderale ivi esistente, dato che il sindaco Gialloreto di Poggio Picenze ha finalmente espresso la sua posizione, ossia il suo diniego dell'asse viario a sud di Poggio Picenze chiedendo di tornare sulla S.S.17".
"E’ stato pertanto dato, dal pres. Pierpaolo Pietrucci, una sorta di l'incarico al geom Francesco Di Paolo, sindaco di Barisciano, di redigere, insieme agli altri amministratori, un tracciato di allaccio alla S.S.17 per collegarlo al tracciato in giallo, ben visto in particolare da Fossa , predisponendo dunque l'approdo della strada sulla S.S. 17 in loc. Madonna di Picenze, anche se, ad onor del vero, il sindaco, contestualmente ha espresso (e non chiarito) alcune perplessità".
"Attendiamo di verificare il tracciato che verrà posto in essere per poter esprimere il nostro punto di vista. Chiediamo inoltre un sopralluogo degli organismi competenti per valutare e scongiurare le criticità da noi rilevate".
"Continuiamo a caldeggiare la realizzazione del miglior tracciato possibile, perché non permetteremo una ipotesi diversa!".