Messo alle strette dalle polemiche delle ultime settimane, il Partito Democratico aquilano tira fuori le unghie e si presenta compatto, in vista dell'ultimo anno e mezzo di legislatura Cialente.
E' questo il senso della conferenza stampa convocata stamane, nella sede cittadina di viale della Croce Rossa: intorno al tavolo, il capogruppo in Consiglio comunale Stefano Palumbo, la senatrice Stefania Pezzopane, il sindaco Massimo Cialente, il vice presidente della Giunta regionale Giovanni Lolli, il consigliere Pierpaolo Pietrucci e il segretario cittadino Stefano Albano che, pur non nascondendo il momento di difficoltà, si scaglia contro "la narrazione della spaccatura interna al partito".
"Qui c'è un partito unico e compatto - sottolinea Albano - che cerca sempre di stare 'sul pezzo', per trovare soluzione ai problemi della città".
E proprio la soluzione ad uno dei problemi più spinosi degli ultimi mesi, la proroga dei 56 precari impiegati in Comune fino al 30 settembre scorso, ha aperto squarci vistosi nella tenuta della maggioranza di centrosinistra e, in particolare, tra le fila del Partito Democratico. "C'è chi sogna che il partito possa dividersi, per sconfiggerci finalmente. Poi, si sveglia al mattino però, con la sveglia. Se vogliono, debbono batterci elettoralmente: nessuno conti sul fatto che ci sconfiggiamo da soli", attacca Giovanni Lolli.
"Noi ci siamo, siamo in campo, senza spocchia ma senza falsa ipocrisia: siamo al Governo del Paese, della Regione e della città più difficile d'Italia, cerchiamo di risolvere i problemi e capita di avere idee diverse. Remiamo tutti dalla stessa parte, però. Individuato un problema, lavoriamo alla soluzione: se il problema è complesso, la soluzione può essere più lenta, ma non possiamo permetterci il lusso di perderci in chiacchiere, perché siamo la classe dirigente di questa città". Lolli sottolinea come tutti siano d'accordo sulla necessità di rinnovare i contratti dei precari, "ci siamo adoperati in questo senso - sottolinea - e continueremo a farlo". Senza dimenticare, però, le altre questioni importanti per lo sviluppo della città, "la battaglia sulla restituzione delle tasse, l'utilizzo del 4% dei fondi per la ricostruzione e destinati allo sviluppo economico, il difficile salvataggio dell'Isa e delle altre istituzioni culturali perché L'Aquila - continua Lolli - ha una società civile dinamica e ricchissima, culturalmente degna di una metropoli, che merita rispetto".
Al di là delle parole, il problema resta però. Come arrivare alla sospirata proroga dei precari? Come vincere le resistenze interne alla Giunta comunale, in particolare del vice sindaco Nicola Trifuoggi? "L'amministrazione comunale ha bisogno di prorogare i contratti per rendere la sua azione più efficate ed efficiente", ribadisce la senatrice Pezzopane. "Per quanto ho potuto, sono riuscita a portare a casa l'emendamento per la proroga fino alla fine del 2017, dopo un corpo a corpo sfiancante con gli uffici dello Stato, contrarissimi almeno inizialmente. Con un unico obiettivo, che è del Pd: aiutare Massimo Cialente e la sua Giunta ad arrivare fino all'ultimo giorno del mandato, come merita. Se avessimo voluto fare un dispetto all'amministrazione, non avremmo lavorato per fare approvare l'emendamento", e così la senatrice pare rispondere, seppur indirettamente, proprio al vice sindaco Trifuoggi che, nella discussa conferenza stampa di settimana scorsa, aveva lasciato intendere come la Pezzopane stesse lavorando per far cadere la Giunta.
"Proprio questa mattina - ha poi svelato la senatrice democrat - abbiamo ricevuto il parere della Ragioneria dello Stato che chiarisce la vicenda dei precari e conferma il parere positivo del Ministero del Lavoro: si tratta di un ulteriore aiuto per il sindaco Cialente e la sua Giunta, un ulteriore passo in avanti per risolvere, una volta per tutte, la vicenda".
Pezzopane ricorda poi come sia al lavoro, con la sottosegretaria De Micheli, per trovare la copertura finanziaria tesa a garantire la proroga dei contratti fino al 31 dicembre 2017, come previsto nell'emendamento al dl Enti locali fatto approvare in Parlamento. "Sono positiva ed ottimista: ormai, ci sono tutte le condizioni per poter procedere".
Un messaggio che la Pezzopane lancia da settimane, supportata dal parere favorevole alla proroga del dicastero guidato da Poletti e dalle parole della De Micheli che ha sottolineato come il mancato rinnovo sia da imputare, esclusivamente, a problemi interni all'amministrazione Cialente. Problemi che non è detto possano essere superati alla luce del parere della Ragioneria dello Stato: il vice sindaco Trifuoggi, infatti, ha chiarito che non si procederà a meno di un parere favorevole, e nel merito, della sezione consultiva della Corte dei Conti.
Punto e a capo, dunque. La proroga è ancora in alto mare: intanto, però, il Pd ha voluto mostrarsi compatto per mettere almeno a tacere i rumors su frizioni interne, innegabili se è vero che non sono sfuggite a nessuno le frecciate tra Pezzopane e Trifuoggi, tra lo stesso sindaco dell'Aquila e la senatrice democrat, e se è vero che oramai i rapporti tra il primo cittadino e il suo vice sono freddissimi. Non è certo causale che, stamane, Trifuoggi non ha inteso partecipare alla conferenza stampa.
Eppure, l'indicazione del partito è chiara: minimizzare.
"Sono molto contento dell'idea del Pd di riportare un po' di normalità", ha sottolineato Massimo Cialente. "Viviamo un momento molto difficile: innanzitutto, una crisi economica drammatica, strutturale. Poi, respiro un clima molto strano che mi fa pensare a 'fughe in avanti' di tipo sudamericano, in tutti gli ambienti di questa città. C'è poi l'ombra delle vicende giudiziarie che hanno coinvolto alcuni dirigenti: ribadisco la mia fiducia nella Procura e nelle autorità giudiziarie, chiedo però si arrivi presto a dare risposte alla città: la decisione sulla richiesta di processo formulata dai pm ai danni dell'ex vice sindaco Roberto Riga e del dirigente Mario Di Gregorio, nell'ambito dell'inchieta 'Do ut des', è decisiva per l'amministrazione e per la città che ha il diritto di sapere cosa è realmente accaduto".
Poi, Cialente torna alla questione dei precari. "Ci sono delle difficoltà, legate al modo contorto in cui si scrivono le leggi nel nostro Paese: è incredibile ci sia bisogno di interpelli e richieste di pareri per interpretare una norma. Detto questo, abbiamo la volontà assoluta di prorogare i contratti. C'è da superare, però, il parere negativo della dirigente: e visto come siamo attenzionati, alcuni assessori e gli altri dirigenti sono terrorizzati. Tra poco, abbiamo l'ennesimo briefing: il sindacato ha già detto che i lavoratori sono pronti a rinunciare a qualsiasi contenzioso, almeno per i prossimi 3 mesi. Stiamo capendo con l'Ispettorato del Lavoro se la strada è percorribile. Così fosse, e con il parere favorevole della Ragioneria, credo proprio si potrebbero fare dei passi in avanti. In attesa della risposta della sezione consultiva della Corte dei Conti alla richiesta di parere che abbiamo formulato".
La chiave per risolvere l'enigma: se non fosse che è molto complicato la sezione consultiva risponda nel merito del quesito, sulla possibilità di rinnovare i contratti escludendo che l'amministrazione corra rischi di tipo contabile. E Trifuoggi è parso molto chiaro, sul punto: senza il parere di merito, la Giunta non procederà con i rinnovi.
Cialente però nega qualsiasi frizione con il suo vice, divaga, non risponde al cuore della domanda: i rapporti con Nicola Trifuoggi, che ha rilasciato dichiarazioni molto pesanti, alzando più di un'ombra sulla vita amministrativa della città, e che ha intrapreso un corpo a corpo con la senatrice Pezzopane, accusata seppure indirettamente, e con lei assai più esplicitamente la sottosegretaria De Micheli, di giocare con le debolezze dei precari, proponendo soluzioni non percorribili.
"Trifuoggi è venuto a L'Aquila per darmi una mano, una sorta di consulente professionale. E' una presenza importante per l'amministrazione, di garanzia, non è affatto un problema politico". Trifuoggi è un tecnico, insomma, si limiti agli aspetti tecnici delle questioni, senza entrare nel merito politico delle vicende amministrative.
Ma è davvero così? Risposte non arrivano. Piuttosto, arriva la chiusa del vice presidente della Giunta regionale Giovanni Lolli, che dà il senso della conferenza stampa di stamane: "Non siamo fessi e neppure stupidi, far cadere l'amministrazione ora sarebbe un suicidio in vista delle prossime elezioni. E' una regola aurea della politica".
A dire: lasciamo da parte divisioni e incomprensioni, perché le amministrative sono dietro l'angolo e non conviene a nessuno, chiunque sia il candidato sindaco di centrosinistra e in qualsiasi modo venga scelto, far 'ballare' o addirittura cadere la giunta Cialente.
Resta da capire come finirà la vicenda del rinnovo dei contratti ai precari, ma questa è un'altra storia.