Cancellazione definitiva della richiesta di restituzione integrale delle tasse e dei contributi non versati nel post sisma e applicazione della proposta del capogruppo Pdl alla Camera Renato Brunetta, che prevede l'eliminazione dal computo del patto di stabilità delle spese per investimenti nei territori colpiti da calamità naturali, e quindi anche delle risorse per la ricostruzione dell'Aquila e dei comuni del cratere. E' un Luca Ricciuti all'attacco quello che stamane in conferenza stampa ha presentato la sua “ricetta” per accelerare la ricostruzione. Esponente di rilievo del Pdl aquilano, Ricciuti è consigliere regionale e presidente della Commissione “Enti locali e governo del territorio”.

Durante l'incontro il consigliere ha contestato, in particolare, l’emendamento all’art. 11 della legge di conversione del “decreto lavoro” che è in discussione al Senato, che ripropone la cosiddetta “norma killer”, che imporrebbe la restituzione integrale delle tasse - non con lo sconto del 60%, come invece fissato dalla cosiddetta “Legge Letta”.

E, a proposito di Europa, Ricciuti attacca sul patto di stabilità: “c’è la necessità di cancellare definitivamente l’inserimento nei conteggi del deficit/Pil delle spese di investimento finalizzate al ripristino delle condizioni di vita normale nelle località colpite dalle grandi catastrofi”, anche se il problema sembra essere il Governo, che non riesce a farsi rispettare: “Chiedo più autorevolezza da parte del governo, soprattutto di fronte all'Europa”. Il riferimento è a un presunto 'ostruzionismo' di Bruxelles nei confronti di alcune delle tematiche riguardanti la ricostruzione del Cratere, soprattutto per ciò che concerne la restituzione delle tasse.

Ricciuti ha anche affrontato il tema del cosiddetto “decreto sviluppo” approvato dal consiglio regionale, che ancora non verrebbe recepito dal Comune dell'Aquila, a differenza di altri grandi comuni della regione, come Montesilvano e Avezzano. Secondo Ricciuti, il Comune dell'Aquila dovrebbe recepire subito il decreto e iniziare un lavoro di zonizzazione delle aree più degradate affinché si possa recuperare il patrimonio edilizio esistente, aumentare il risparmio energetico e migliorare l'adeguamento sismico.