Venerdì, 30 Ottobre 2015 11:40

Riga attacca Cialente: "Fornisca spiegazioni su intercettazioni telefoniche"

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Roberto Riga, già vice sindaco dell'Aquila, 'dimesso' a gennaio 2014, al culmine del terremoto politico scatenato dall'inchiesta 'Do ut Des', replica duramente, e di nuovo, al sindaco Massimo Cialente che, già in Consiglio comunale, e nel corso della testimonianza giurata rilasciata all'avvocato di Pierluigi Tancredi, ha sottolineato come fosse stato proprio Riga a consigliarlo sulla nomina di Tancredi a delegato ai beni culturali.

"Il sindaco Massimo Cialente continua a trotterellare facendo il giocoliere, sport che riesce a praticare con grande abilità", la risposta al veleno dell'ex vice sindaco, in una intervista a Monica Pelliccione pubblicata su 'Il Centro'. "È abituato a scaricare solo responsabilità sugli altri, avendo la capacità di rendersi protagonista soltanto per i meriti e lasciando agli altri i demeriti".

Riga sottolinea come abbia dato mandato ai suoi legali di adottare ogni azione a tutela della propria immagine e poi ricorda: "Subito dopo il sisma c’erano pochissimi amministratori e vi era la necessità di dare risposte immediate alla città e ai cittadini, assolutamente disorientati. Oltre al nome di Tancredi ne furono fatti altri, come quello di Giancarlo Vicini e Maurizio Leopardi. Avevamo la necessità di mettere intorno a un tavolo gli amministratori disponibili e operativi per la salvaguardia della città e per dare risposte immediate in un momento di assoluta emergenza".

E ancora: "L’incarico a Tancredi è stato conferito, come prevede lo Statuto, direttamente da Cialente, che continua a fare esternazioni assurde e fuori luogo. Le esternazioni esagerate non servono a nulla, sono dirette solo a gettare fango sugli altri per giustificare l’incapacità delle sue azioni e per sentirsi libero e pulito".

Dunque, l'affondo che lascia intendere come ci sia ancora molto da raccontare: "Perché Cialente non fornisce spiegazioni alla città in merito alle intercettazioni telefoniche che lo riguardano, apparse di recente sulla stampa? Ricordo al sindaco che l’8 gennaio 2014, subito dopo aver ricevuto l’avviso di garanzia per corruzione, ho rassegnato le dimissioni irrevocabili, a differenza di Cialente, sempre pronto a ritirarle. L’ho fatto per non inficiare la ricostruzione dell’Aquila, per il bene della città".

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