"Il Tribunale della Libertà dell'Aquila, in Camera di Consiglio, nelle persone dei giudici Carla Ciofani (presidente), Maria Carmela Magarò (giudice) e Mario Cervellino (giudice estensore), ha accolto la richiesta, proposta in Appello in sede di riesame, ed ha annullato l'ordinanza nella parte in cui applicava la misura della sospensione dal pubblico ufficio per il segretario generale del Comune dell'Aquila Carlo Pirozzolo".
Lo rende noto, attraverso una nota, il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente, in relazione alla sospensione del segretario generale, in seguito all'avviso di garanzia su presunte irregolarità nella gestione dell'ex Onpi [leggi l'articolo].
A spiegare meglio la vicenda è l'avvocato Carlo Benedetti, presidente del Consiglio comunale: "Carlo Pirozzolo non ha mai ricevuto un avviso di garanzia", ha chiarito Benedetti a NewsTown. "E' stata applicata la sola misura interdittiva che, ora, viene annullata. Nel corpo dell'ordinanza, si legge che il segretario generale ha tenuto una condotta che non giustifica la misura della sospensione dal pubblico ufficio. Nient'altro. Il riesame, infatti, è stato proposto solo e soltanto sulla legittimità dell'applicazione della misura". E adesso, che succede? "Ci sarà una fase d'indagine e, al termine, agli indagati arriverà la comunicazione della loro chiusura: a quel punto, ci potrà essere o una richiesta di rinvio a giudizio o il proscioglimento pieno degli indagati".
Sta di fatto che, già da oggi, il segretario generale Carlo Pirozzolo riprenderà regolarmente le proprie funzioni. "Fermo restando che non abbiamo ancora sciolto il merito delle indagini - ha sottolineato ai nostri microfoni il sindaco Cialente - questa notizia mi riempie di felicità. Per l'uomo, che in questi 32 giorni, e ne sono testimone, ha sofferto in modo bestiale, sia per il Comune dell'Aquila che è stato pesantemente in difficoltà, in questo mese, nonostante l'accresciuto lavoro assuntosi da ciascun dirigente, per la mancanza di colui che è, di fatto, il nostro primo collaboratore e il coordinatore di tutte le attività. Un mese difficile che, come ero certo, si è concluso positivamente".
"È l'ennesima riprova che bisogna avere sempre fiducia nell'operato della magistratura", ha ribadito il primo cittadino. "Fiducia e rispetto che occorre avere in ogni circostanza, anche nei confronti di chi si trova momentaneamente indagato. Ritengo anzi che la magistratura faccia benissimo a passare al setaccio qualsiasi aspetto della vita pubblica, di tutti i corpi dello Stato e di tutti coloro che hanno responsabilità pubblica. Ritengo che la magistratura aquilana sia, in assoluto, la più solerte nell'andare ad indagare, la più equilibrata e che più sa applicare le leggi".
"Mi resta il profondo rammarico – ha aggiunto Cialente - per il processo che molti avvoltoi hanno condotto rispetto a quello che è un normale iter della giustizia italiana, permettendosi di esprimere giudizi di cui, oggi, dovrebbero vergognarsi. L'ultimo episodio ieri, quando il consigliere Ettore Di Cesare, in conferenza stampa [leggi l'articolo], si è permesso di attaccare il sindaco come responsabile politico della nomina di Carlo Pirozzolo, avendo già stabilito che il segretario generale fosse colpevole. Si tratta di atti di sciacallaggio politico: forse, il consigliere Di Cesare è arrabbiato perché, dopo una vita di lavoro come imprenditore, guadagna soltanto 14mila euro l'anno [ieri sono stati resi pubblici i redditi lordi 2014 degli amministratori pubblici, ndr] e, quindi, se non è evasore fiscale, e non lo penserò mai, è elusore. D'altra parte, se a 50 anni hai una azienda e non sei ancora capace di guadagnare almeno 40mila euro l'anno, non puoi certo pensare di poter guidare una città. Dunque, se Di Cesare fosse l'uomo che pretende di far credere, oggi stesso, dovrebbe fare una telefonata di scuse a Pirozzolo".
Infine, l'ultimo affondo del primo cittadino: "Pure in attesa dell'iter, oggi, riconfermo di essere orgoglioso di aver dato alla città un segretario generale che reputo essere, oltre che bravo, soprattutto generoso nel suo lavoro e onesto".