Martedì, 24 Luglio 2018 13:36

Unione Rugby L'Aquila, De Rubeis: "Chi è fuori lo è per sua scelta"

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Un’aquila dal piumaggio variopinto - con i colori dei club che hanno dato vita al sodalizio - che stringe tra gli artigli una palla da rugby.

E’ il logo dell’Unione Rugby L’Aquila, la nuova “franchigia” nata dalla “fusione” di quattro società - Polisportiva L’Aquila Rugby, Gran Sasso Rugby, Vecchie Fiamme e L’Aquila Neroverde – che disputerà il prossimo campionato di serie A.

La presentazione ufficiale è avvenuta nella cornice istituzionale di Palazzo Fibbioni, sede del Comune, alla presenza del sindaco Pierluigi Biondi, che, fin dalla prima ora, ha spinto perché questo progetto, partito ufficialmente lo scorso anno ma vagheggiato da molto tempo, andasse in porto.

Seduto accanto a lui, il presidente della neonata società, Giampaolo De Rubeis, nome molto noto in città, medico in pensione e figlio dell’ex sindaco dell’Aquila Tullio.

UNIONE RUGBY LAQUILA

De Rubeis è stato voluto in primis proprio da Biondi “come figura di garanzia, non perché non ci fosse fiducia nei presidenti delle società che si sono incontrate in questo progetto" ha spiegato il primo cittadino "ma perché, e lo dico fuori dai denti, ognuno di noi sa che il movimento rugbystico aquilano è attraversato da frizioni e fratture importanti, per superare le quali servono persone per bene, dialoganti e dallo specchiato percorso personale, professionale e amministrativo come Giampaolo”.

Mettere fine alle polemiche, riportare il rugby aquilano ai suoi veri valori, far crescere i nostri giovani: sono questi i motivi che mi hanno spinto ad accettare con grande umiltà questo incarico, anche se ci ho dovuto pensare a lungo” ha esordito De Rubeis in conferenza stampa.

“Il nostro è sempre stato un progetto inclusivo, aperto alle collaborazioni con chiunque faccia rugby in città e nel territorio” ha continuato “A febbraio fu mandata una lettera in cui tutte le società di rugby  furono invitate per trovare una soluzione che potesse riportare in alto il nome che questa città ha sempre avuto in questo mondo. Oggi, e lo dico con forza e determinazione, chi è fuori lo è per propria scelta, non perché ci siano state forme di ostracismo da parte nostra”.

Dal nuovo sodalizio, infatti, restano fuori, oltre che L’Aquila Rugby Club – attualmente in attesa di un verdetto da parte del consiglio federale della Fir che dovrà dire se la società potrà iscriversi o no al prossimo campionato, stante una situazione economica molto pesante – anche il Paganica Rugby, che non ha voluto rinunciare alla sua storica autonomia, e Rugby Experience, la giovane, ma già molto ben strutturata, specie per numero di tesserati, società fondata da Marco Molina, attiva, attualmente, esclusivamente nel settore giovanile e nel mini rugby.

Campionati

L’Unione Rugby L’Aquila disputerà, a livello seniores, sei campionati: serie A, serie C1, Under 18 nazionale, C2, Rugby Touch e Rugby a 13. In queste categorie, più l’Under 16, la società scenderà in campo come Unione Rugby L’Aquila e i giocatori saranno tesserati con la nuova società. Per quanto riguarda il settore giovanile, invece, ossia Under 14, 12, 10, 8 e 6, ogni club fondatore della franchigia continuerà a giocare, per motivi burocratici, con la propria ragione sociale.

Rosa

Lavori ancora in corso per la costruzione della rosa della serie A. La società ha fatto capire che punterà molto sui giovani dell’Under 18 e sui giocatori che hanno vestito, nelle passate stagioni, le maglie di Polisportiva e Gran Sasso. “Stiamo ancora lavorando” ha detto De Rubeis “Non faremo passi più lunghi della gamba, ci siamo dati un budget e agiremo secondo quello. Il nostro obiettivo è la sostenibilità. Non abbiamo intenzione di andare alla ricerca del grande campione. Vogliamo che siano i ragazzi aquilani a diventare campioni e a essere artefici del successo della società”.

Lo staff tecnico

Tutto lo staff della nuova società è aquilano. Gli allenatori della serie A saranno Luigi Milani e Roberto D’Antonio mentre per la 18 e la serie C la società potrà contare su circa sette allenatori, che si distribuiranno secondo le esigenze. Nella figura di coordinatore e supervisore ci sarà Umberto Lorenzetti. “Abbiamo deciso di rinascere con le professionalità cittadine” ha detto Pier Francesco Annibaldi, responsabile del progetto sportivo seniores “Avevamo contattato anche Perpaolo Rotilio ma per motivi personali ha scelto Avezzano”.

L’organigramma

Presidente dell’Unione Rugby L’Aquila sarà, come detto, Giampaolo De Rubeis, che sarà affiancato da due vice presidenti: il già citato Pier Francesco Annibaldi e Nicola Caporale (quest’ultimo sarà anche responsabile progetto sportivo juniores). Previsto anche un comitato di presidenza formato da Carlo Peretti (presidente dell’Ordine degli avvocati della provincia dell’Aquila), Fabrizio Marinelli (docente di diritto privato all’Università dell’Aquila) e Raffaele Marola (dirigente Bper). I consiglieri saranno invece Pasquale Ciammetti, Giuseppe Eusani, Antonio Nardantonio, Sergio Parisse, Antonio Simeoni, Carlo Stefanucci (che svolgerà anche il ruolo di portavoce e delegato eventi, comunicazione e marketing); Giuseppe Stifano e Giancarlo Vicini. L’addetto stampa sarà Amedeo Di Nicola.

Gli impianti da gioco

La nuova società potrà contare su tre impianti, i due convenzionati di Centi Colella e Villa San’Angelo (rispettivamente con Polisportiva e Gran Sasso) e lo stadio Tommaso Fattori (la cui gestione, comunque, resterà in mano al Comune). Per la serie A sono omologati sia Villa Sant'Angelo che il Fattori ma la società ha indicato alla Fir quest'ultimo.

Soldi e sponsor

Un altro cantiere in costruzione è quello che riguarda le sponsorizzazioni. Al momento non ce ne sono, anche perché, ha ricordato il responsabile marketing Carlo Stefanucci, “la società si è costituita da nemmeno un mese. Faremo una campagna di comunicazione rivolta alla città in modalità diverse dal passato. Sicuramente puntiamo ad avere uno sponsor importante ma ci rivolgeremo anche agli imprenditori locali che vorranno avvicinarsi”. Nel breve e medio termine si andrà avanti con le risorse e le sponsorizzazioni che le quattro società avevano stipulato separatamente.

Rapporti con L’Aquila Rugby Club

Ad oggi, ’Unione Rugby L’Aquila non è l’unica società aquilana iscritta al campionato di serie A. Anche L’Aquila Rugby Club ha depositato domanda, anche se dovrà aspettare il giudizio del consiglio federale, che dovrà valutare se la società ha tutte le carte in regola per disputare la prossima stagione. Al momento sembra molto improbabile che ciò possa accadere: il club ha troppi debiti, molti dei quali contratti con ex giocatori e tesserati ed è proprio quest’ultimo dettaglio a poter essere ostativo all’iscrizione. L’ultima tegola che si è abbattuta sulla società è stata il lodo arbitrale vinto dalla Polisportiva, che vantava un credito da oltre 200mila euro. Anche se il collegio arbitrale della Fir gliene ha riconosciuti 146mila, sono comunque troppi per i già disastrati bilanci della Club. Resta da capire perché la Polisportiva ha chiesto un lodo nello stesso momento (era febbraio) in cui lanciava un appello alla Club per unirsi al progetto della franchigia. “Sono anni che volevamo fare la società unica e avevamo tentato in tutti i modi di farla con la Club che però ci ha sempre risposto picche e non ci ha voluto nemmeno ascoltare” ha detto Paolo Mariani della Polisportiva “Non è colpa nostra se la Club non fa parte di questo sodalizio. E’ stata una loro scelta. Per quanto riguarda il lodo, la Club sapeva benissimo che c’era questo problema, tanto è vero che dicemmo: ‘Se vi mettete con noi a noi non vi chiederemo i soldi ma se volete insistere a stare per conto vostro è chiaro che a quei soldi non rinunceremo’. Non dimentichiamo che per anni la Polisportiva è stata lo sponsor maggiore della Club proprio perché la società ci doveva più di 200mila euro”.

Le divise

Saranno due le divise da gioco della serie A: una con i classici colori neroverdi (quelli della Polsiportiva) e un’altra grigia e amaranto (quelli della Gran Sasso).

Biondi

“La nascita di questa nuova società” ha detto Biondi “è un momento di sintesi importante per un movimento che vive momenti difficili soprattutto per la carenza cronica di risorse. Sono contento che si sia arrivati a questo risultato. Il Comune sarà lieto di fare tutto ciò che è di sua competenza per sostenere iniziative che vanno nella direzione della crescita del movimento e della promozione della città, soprattutto se tutto ciò interesserà i più giovani”.

Ultima modifica il Martedì, 24 Luglio 2018 21:36

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