L'Aquila fa pace con tutti: il suo pubblico, sé stessa e la sfortuna. L'esorcista si chiama Nunzio Zavettieri: da quando il nuovo mister siede in panchina i rossoblù hanno conquistato prima la vittoria numero uno della stagione nello storico derby teramano, e poi i primi tre punti della stagione tra le mura amiche. Non accadeva dallo scorso Febbraio.
A far vincere la squadra aquilana ancora lui, Santo Sandomenico l'uomo ai cui 'miracoli' Zavettieri per ora si affida. Se a Teramo però aveva colpito a dieci dal termine, stavolta il diagonale vincente arriva subito, ad inizio partita, all'11'.
Intorno a Sasà una squadra che ha più rabbia di arrivare sul pallone rispetto ad una pimpante, quanto giovane, lucchese.
Ma l'esorcismo più grande è quello nei confronti della sorte avversa. Perché al ritorno in campo dopo i primi 45' - in seguito ad un inzio secondo tempo in cui L'Aquila sembrava potesse continuare a controllare tranquillamente la partita, la Lucchese spezza il match riconquistando campo e schiacciando i rossoblù nella propria metà campo.
Servirà l'ipnosi di Zandrini nei confronti di Ferretti a salvare il risultato, dato che il rossonero a due metri dalla porta spara sul corpo del portierone rossoblù che blinda la muraglia aquilana e riscatta definitivamente l'infortunio col Tuttocuoio.
"Il risultato giusto sarebbe stato il pareggio" dirà signorilmente Zavettieri negli sogliatoi, ma pareggio non è stato perché al di là del riuscito esercismo, tutti i giocatori si sono sacrificati fino al termine in mezzo al campo su ogni pallone e alla fine l'esperienza, di Corapi e Pedrelli su tutti, ha avuto la meglio sulla gioventù toscana.
I difetti ci sono stati: il non esser riusciti a produrre il raddoppio, conseguenza della solita difficoltà sotto porta, e il calo atletico che ha permesso alla Lucchese di schiacciare i rossoblù negli ultimi venti minuti di gara. Su questo secondo punto in particolare Zavettieri ammetterà in conferenza stampa una serie di fattori scatenanti: il sintetico di San Gregorio (dove si svolgono parte degli allenamenti), alcuni giocatori alla prima partita giocata dall'inizio, il terreno di gioco allentato, il caldo."Ma non voglio trovare scuse" ha aggiunto il mister.
LA CRONACA: Come nelle previsioni Zavettieri riutilizza il 4-3-3 classico preferendo di nuovo Sandomenico a Ceccarelli. Due però le novità in mezzo al campo: Karkalis terzino sinistro invece che Di Mercurio e De Francesco invece che Zappacosta. Una L'Aquila insomma non vuole sembrare più giovane della Lucchese. E i 'nuovi' rossoblù non deluderanno.
Pronti partenza via e Sandomenico va subito in gol, che però viene annullato perché l'arbitro vede un fallo di mano dall'attaccante. Ma come a Teramo il ragazzo campano sa replicarsi e alla seconda non sbaglia, con un diagonale dalla sinistra che finisce sul secondo palo.
La Lucchese risponde al 23' quando Santini da dentro l' area sferra il tiro ma Zandrini respinge con un primo grande intervento.
L'Aquila ha le redini del gioco e al 34' dopo una buona azione Pedrelli crossa troppo forte dalla destra: Sandomenico lasciato solo, ci arriva ma sbilanciato indietro col corpo la manda di poco al lato .
Due minuti più tardi bel gesto atletico di Perna che finalizza con una rovesciata un'azione fraseggiata sulla sinistra, dove Pacilli spazia volentieri.
Il secondo tempo inizia sempre sotto il segno dell'Aquila che mantiene possesso palla e si rende pericolosa al 16' con una ripartenza di Del Pinto che serve Pacilli. il suo tiro però è debole.
Al 19' però la Lucchese inizia a dare segnali che portare a casa i tre punti sarà dura perché i rossoneri toscani non vogliono affatto spegnersi: Canistri incorna su angolo di Ferretti, la palla va fuori.
Iniziano i primi cambi anche per L'Aquila: al 23' della ripresa Ceccarelli entra al posto di Pacilli e due minuti più tardi Zappacosta per De Francesco.
Appena entrato Ceccarelli salta l'uomo, entra in aria e la spara alta di poco.
Ma negli ultimi minuti sarà la Lucchesse ad andare all'assalto del pareggio sfiorando il pareggio in almeno due occasioni. La prima dopo un'azione convulsa al 35' quando Biasci devia un tiro sotto misura: Zandrelli è battuto ma la palla va fuori.
Zavettieri allora sostituisce anche Karkalis con Di Mercurio risposando però il duttile Pedrelli sulla sinistra da dove vengono le maggiori insidie, sarà una mossa giusta.
Al 39' la palla gol più clamorosa della Lucchese con Ferretti che servito da Vittiglio, a due metri dalla porta viene chiuso dal portierone aquilano che respinge col corpo.
Due minuti dopo L'Aquila ha l'occasione di punire la Lucchese e chiudere la partita: Pedrelli come un leone discende dalla sinistra, buono il cross per Perna che solo davanti al portiere riesce solo a sfiorare la palla che termina fuori.
Il match, nonostante i cinque minuti di recupero, termina qui con i rossoblù capaci di amministrare con esperienza gli ultimi cinque minuti e la Lucchese che si arrende con onore.
Ora L'Aquila è a 11punti, a quattro dalla vetta occupata momentaneamente dalla Regiana, la prossima avversaria. Di sicuro quello di Reggio Emilia, domenica alle 18, sarà un test importantissimo per Zavettieri e i suoi.