Lunedì, 19 Gennaio 2015 20:05

L'Aquila si gode i tre punti con l'Ascoli. Zavettieri: "Ora ci vuole unità fino alla fine"

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Dopo la sbornia presa da tutta L'Aquila calcistica, lunedì è tempo di bilanci a freddo anche se bisogna ammettere che il tecnico Nunzio Zavettieri, che a far bene in Abruzzo ci tiene davvero molto, aveva tenuto a bada gli animi già a fine partita contro l'Ascoli (3-0 per i rossoblù il risultato finale).

Al contrario oggi si lascia un po' più andare: "Sono contento per i tifosi per la giornata di sport bella che ha vissuto la città, è quello che cercavamo. Speriamo che questa vittoria ci dia l'entusiasmo necessario per affrontare il finale di stagione".
Per poi tornare subito con i piedi per terra: "Nel calcio quello che hai fatto non conta, conta quello che farai domani. Terremo questa vittoria nella memoria per cercare il massimo in ogni partita".

Forzando un po', anche in una partita come quella di sabato scorso, si può parlare di qualcosa da migliorare: "All'inizio faticavamo un po' a prendere le misure. I due centrocampisti centrali erano un po' troppo bassi. Spostandoli più avanti la quadra ha avuto più equilibrio e siamo riusciti a fare bene".

Impressionante lo scontro tra giganti tra Djuric ed Addae, ritratto anche in alcune foto che rimarranno nella storia rossoblù: "Nei primi minuti - commenta il mister - Djuric era un po' emozionato ma poi ha nettamente avuto la meglio su Addae. In generale la squadra è stata molto matura come gli ho chiesto, sempre equilibrata senza concedere quasi niente"

Sui nuovi innesti: "Ringrazio il direttore che li ha portati qui. Abbiamo scelto dei profili importanti sopratutto dal punto di vista umano. Sono un neofita di questo campionato ma quello che ho capito è che più andrà avanti più sarà importante l'aspetto fisico e con i nuovi arrivi ci siamo premuniti in tal senso".

Ora c'è il rischio di un'eccessiva euforia? "No, confido nella maturità di tutti" risponde Zav. "Non mi preoccupa l'euforia che va anche bene, sono più attento a gestire una partita differente rispetto all'Ascoli. Con le grandi squadre è più facile preparare le partite. Ora mi aspetto una grande partita anche col Prato. Chiedo ai ragazzi di non fermarsi più da un punto di vista mentale e di prestazione, poi i risultati li vedremo. Dobbiamo essere sempre più forti come gruppo e trovare continuità".

Dopo la partita con i bianconeri marchigiani, L'Aquila ha la miglior difesa del girone e di tutta la Lega Pro insieme alla Salernitana: "Mi sarei arrabbiato se sul 3-0 avessimo preso una rete, invece i ragazzi sono stati davvero bravi a restare concentrati fino al 94'. La storia insegna, in tutte le categorie, che chi arriva più in alto ha la migliore difesa. Ci vuole equilibrio. Ora risulterà determinante lavorare sui particolari come i calci da fermo, le seconde palle... Dico sempre ai ragazzi che bisogna pensare due volte, avere due soluzioni, anche quella nel caso in cui il compagno sbagli: la miglior cosa, anche da un punto di vista motorio, è saper trasformare una scelta".

Per Zavettieri quella con l'Ascoli è stata forse la prima partita in cui ha potuto assaporare il vero calore del Fattori: "Sì ho avuto delle belle sensazioni dagli spalti. Spero che tutti i tifosi credano nel lavoro che stiamo facendo e spero possano venire sempre di più a sostenerci . Quando c'è molto pubblico è diverso, ti aiuta a far aumentare la concentrazione, soprattutto se è un pubblico caloroso e appassionato come quello dell'Aquila. Lo dico sempre: questo campionato lo vincerà il gruppo più forte intendendo però non solo i calciatori e la società ma anche tifosi e giornalisti. Dobbiamo essere un corpo unico per cercare di ottenere il massimo. L'invito che faccio ai tifosi e di esserci vicini perché con loro siamo più forti. Si può creare un empatia forte che può essere un'arma importante, come se giocasse la città . Deve essere la città a fare questo finale di campionato".

Una vicenda ancora in parte sospesa resta quella legata a Mario Pacilli che Zavettieri in conferenza stampa ha definito "fondamentale" nel suo gioco.

Sabato il direttore sportivo dell'Ascoli Lovato, ha più volte ribadito ai giornalisti di non averlo mai chiesto all'Aquila. E' possibile dunque che sia stato piuttosto il procuratore del giocatore, Donato Di Campli, a proporlo alla società marchigiana dopo l'infortunio di Chiricò.

Ma dopo le note polemiche tra la società e Di Campli come stanno adesso le cose? "La controversia è ancora da chiarire - ha affermato il direttore generale Ugo Mastropietro - se ne sta occupando il direttore Di Nicola".

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