Lunedì, 24 Novembre 2014 13:11

Mense Univaq, Udu a D'Alfonso: "Subito nuovi vertici Adsu". Domani, sit-in di protesta

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"Gentile Presidente e autorità tutte, La popolazione universitaria aquilana è in questi giorni in forte mobilitazione.

Per la prima volta da anni, la situazione del diritto allo studio, in particolare dell'azienda che lo gestisce, è talmente disastrosa che dal prossimo gennaio gli studenti universitari, a meno di soluzioni emergenziali oggi non ancora trovate, saranno privati del servizio di ristorazione. In un momento di crisi economica così grave, tagliare servizi fondamentali alla vita studentesca è assolutamente inaccettabile e dannoso per l'intera popolazione universitaria.
Siamo prossimi a perdere l'unico servizio di ristorazione pubblico per gli studenti, servizio che è parte della borsa di studio per gli studenti borsisti, a basso costo per la popolazione studentesca, e l'unico strumento per calmierare i prezzi per i bar e le tavole calde che sono situate attorno ad alcuni poli universitari".

Inizia così la lettera aperta che l'Udu dell'Aquila ha inviato al presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso e, per conoscenza, a Giovanni Lolli, Marinella Sclocco, Massimo Cialente, Stefania Pezzopane, Enza Blundo oltre che alla Rettrice, Paola Inverardi. 

Il nodo è il servizio di ristorazione a servizio dell'Università che dovrebbe essere garantito dall'Adsu e che, invece, è a forte rischio. "La gravità di questa situazione ci ha spinti a chiedere al Prefetto un incontro per affrontare il problema - si legge nella lettera - sia perché i residenti di Campomizzi, circa 400, saranno impossibilitati ad usufruire del servizio di ristorazione nella struttura, sia perché il polo universitario di Roio che tornerà ad ospitare la maggior parte dei corsi di area ingegneristica, rischia di rimanere privo di qualsiasi servizio di ristorazione. A questa grave situazione per gli studenti va aggiunta la non meno drammatica situazione dei lavoratori che perderanno il posto di lavoro; gli stessi lavoratori che, ad oggi, non percepiscono retribuzione dallo scorso luglio".

Gli studenti si sentono presi in giro "poiché davanti a circa 200 manifestanti, che tentavano di difendere i propri diritti, i consiglieri di amministrazione dell'ADSU si sono rifiutati di tenere la seduta formalmente convocata in quella data, limitandosi ad ascoltare una delegazione di studenti. Il Consiglio non ha dunque preso alcuna decisione tale da scongiurare la paventata chiusura del servizio di ristorazione, né, tantomento, è stata ritirata la delibera n°42 del 9/10/2014, contestatissima dagli studenti in quanto impone un'offerta di ristorazione praticamente dimezzata".

La delibera 42 dell'Adsu infatti prevede che il servizio ristorazione per gli studenti universitari aquilani nel 2015 sia limitato al solo 'pasto ridotto'. "Una delibera che noi riteniamo illegittima - scrivono gli studenti dell'Udu - in quanto non rispettosa del piano regionale di indirizzo, e che è evidentemente l'ennesimo atto di un CdA ormai lontano dalle problematiche degli studenti, un Consiglio che ci auguriamo destinato a terminare il proprio compito nell'arco di pochi giorni. Allo stato attuale peraltro, con l'attuale contratto di gestione delle mense in scadenza a Dicembre 2014, l'Adsu non riesce ad emanare alcuna gara d'appalto per la gestione del servizio nel 2015 e successivi, non avendo il CdA approvato gli atti di bilancio necessari alla copertura della gara stessa. In pratica dal 1 Gennaio le mense, salvo interventi emergenziali, chiuderanno".

"Siamo stanchi di denunciare le difficoltà di questa Azienda, che da mesi ha quattro consiglieri di amministrazione su nove dimissionari", si legge ancora nella lettera aperta a Luciano D'Alfonso. "Tra essi anche i due studenti che hanno maturato questa difficile decisione per denunciare le difficoltà di questo CdA a guidare l'Ente e per spingere la Regione al rinnovo delle componenti del consiglio, quelle studentesche (elette già a maggio e non ancora nominate dalla Regione) e quelle regionali (in regime di prorogatio da maggio), compreso la Presidenza. Tutto ciò non ha sortito alcun effetto e lo stallo dell'Ente sta ora producendo i temuti gravi danni ai diritti degli studenti. Per l'ennesima volta ripetiamo che questo consiglio non è in grado di rispondere alle istanze degli studenti del nostro territorio, come ha dimostrato l'ennesimo consiglio tenuto solo "informalmente" lo scorso 20 Novembre".

Dunque, l'affondo: "Chiediamo un intervento chiaro e inequivoco, che produca la nomina di nuovi vertici dell'azienda, uno stanziamento tale da garantire il funzionamento ordinario dei servizi e l'immediato ritiro della delibera 42 dell'ADSU, chiaramente in contrasto con il piano regionale di indirizzo in vigore".

L'Udu dell'Aquila ha indetto un sit­-in di protesta per Martedi 25 Novembre davanti al Consiglio Regionale e tutte le organizzazioni di rappresentanza studentesca dell'Aquila stanno comunicando la propria presenza davanti al Consiglio Regionale. "Non rinunceremo al diritto al servizio di ristorazione, che è uno degli strumenti, che consentono il rispetto dell'articolo 34 della Costituzione Italiana, senza il quale è difficile definire L'Aquila una città davvero universitaria".

Ultima modifica il Lunedì, 24 Novembre 2014 13:27

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