Float house, ovvero una casa galleggiante sul lago, fiabesca e nello stesso tempo all’avanguardia dal punto di vista della sostenibilità ecologica, dell’estetica e della tecnologia costruttiva. Il progetto, made in Abruzzo, realizzato dal Polo di innovazione dell’Edilizia sostenibile è protagonista della prestigiosa mostra concorso Eco_Luoghi – Progetti di Rigenerazione Urbana Sostenibile, inaugurata venerdi 11 luglio al MACRO di Roma, alla presenza del ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti, dal ministro della Cultura Dario Franceschini, e dal presidente dell’associazione Mecenate 90, organizzatrice di Eco_Luoghi, Giuseppe De Rita.
Per il Polo di innovazione erano presenti il presidente Domenico Tronca, il vicepresidente Antonio Cilli, il consigliere delegato per L’Aquila Paolo Tella, e la direttrice Augusta Marconi. Il prototipo in scala reale di Float house, che porta la firma degli architetti Ernesto di Santo, capogruppo, Gildo Incitti e Federica Mares, potrà essere studiato fino al 20 settembre, assieme ad altri nove prototipi vincitori del concorso che ha visto la partecipazione di oltre cento architetti e ingegneri, che hanno presentato innovativi progetti che coniugano qualità architettonica, risparmio energetico rispetto dei paesaggi e recupero di aree industriali e periurbane dismesse che caratterizzano le diverse parti del nostro Paese.
Il riconoscimento consentirà l’attribuzione del bollino Eco-Luoghi del Ministero dell’Ambiente alle imprese Area Legno e L'Aquila2009, aziende che fanno parte del Polo di innovazione dell’edilizia sostenibile della Regione. La rete aggrega già 70 soggetti tra cui imprese, università, centri di ricerca regionali e nazionali nel segno della qualità e l’innovazione dei prodotti e dei processi nel settore edile abruzzese, in particolare quello impegnato nella ricostruzione post sismica aquilana.
Entrando nello specifico, Float House è stata contestualizzata sul lago del Salto (Rieti) per rivalutarne la bellezza paesaggistica, per far rinascere i borghi lungo le rive e migliorare il tempo libero dei residenti in ogni stagione.
Gli alloggi galleggianti potrebbero essere utilizzati in ogni stagione dell’anno da turisti alla ricerca di un campeggio nella natura, con i comfort di una casa e la relazione diretta con l’acqua tipica di una barca. Questa natura ibrida si ritrova anche nella morfologia che nasce dall’ incontro tra le linee squadrate della casa e quelle idrodinamiche della barca.
L’alloggio può ospitare dalle due alle sei persone a seconda dell’aggregazione di due moduli, varietà possibile grazie alla forma trapezoidale degli stessi.
Un modulo base di 27 metri quadrati è dotato di servizi (cucina, bagno), impianti (pannelli solari e fotovoltaici, termostufa), zona giorno, letto doppio e un modulo satellite di 18 metri quadrati con la variante da 2 e da 4 posti letto.
Il progetto è removibile e ha un basso impatto nel contesto in cui è inserito. Proprio per questi motivi i materiali impiegati sono per la maggior parte naturali, riciclabili e ben integrati, anche a livello estetico, con il paesaggio.
[Leggi le caratteristiche tecniche e la scheda dettagliata del progetto Float House]