Prenderà il via il prossimo 20 settembre, di fronte al gup del tribunale dell'Aquila Giuseppe Romano Gargarella, l'udienza preliminare per la presunta turbativa d'asta nel mega appalto dei sottoservizi nel centro storico dell'Aquila. A darne notizia è Abruzzoweb.
Lo scorso febbraio [leggi l'articolo] il pm della Procura della Repubblica del capoluogo abruzzese, Stefano Gallo, aveva chiesto il processo per sei dei sette indagati.
L'indagine [leggi l'articolo] riguarda un presunto favoritismo, da parte della commissione aggiudicatrice, nei riguardi della società consortile Asse Centrale Scarl, formata dalla capofila ravennate Acmar e dalle due imprese aquilane Edimo ed Edilfrair. Il primo stralcio dei sottoservizi nel centro storico aquilano rappresenta il più grande appalto pubblico del post-terremoto (complessivi 38 milioni di euro).
La procura aquilana ha chiesto il processo per Alfredo Zaccaria, presidente di Acmar, Gianni Frattale di Edilfrair, Danilo Taddei di Edimo, Aurelio Melaragni, direttore generale di Gran Sasso Acqua Spa (stazione appaltante dell'opera), responsabile unico del procedimento (rup) e presidente della commissione aggiudicatrice, i tecnici Pieralberto Properzi e Flavio Lombardi, entrambi membri della commissione. Archiviata la posizione dell'architetto Sandro Annibali. Le indagini, dirette dal colonnello Sergio Aloia, sono state portate avanti dalla Guardia di Finanza.
L'opera prevede l'installazione di tunnel sotterranei in grado di ospitare acquedotto, fognature, reti elettriche e telefoniche. Sono state già completate alcune vie nella zona di via Sallustio e piazza Palazzo, mentre i lavori sono in corso nella zona di via XX Settembre, piazza Duomo e Collemaggio.
L'appalto assegnato ad Asse Centrale rappresenta la prima e più sostanziosa parte del progetto relativo ai sottoservizi. Lo scorso marzo sono stati resi noti i nomi delle imprese che, a giudizio della commissione tecnica (presieduta da Melaragni), si sono aggiudicate il secondo stralcio [leggi l'articolo], per complessivi 48 milioni di euro, diviso in cinque lotti differenti: le tre zone rimanenti del centro storico, via Strinella e via della Croce Rossa. (m. fo.)