Sabato, 20 Giugno 2015 09:37

Sottoservizi L'Aquila, 7 avvisi di garanzia per turbativa d'asta

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Sono concluse le indagini preliminari su una presunta turbativa d'asta riguardante il più grande appalto pubblico del post-sisma all'Aquila, quello che riguarda il primo stralcio dei sottoservizi in centro storico.

La Procura della Repubblica del capoluogo ha notificato ieri sette avvisi di garanzia. A renderlo noto è Il Centro. Tra gli indagati anche nomi eccellenti: Gianni Frattale, patron Edilfrair e presidente dell'Ance aquilana, Danilo Taddei, figlio di Carlo patron del colosso Edimo e Aurelio Melaragni, direttore generale del consorzio pubblico Gran Sasso Acqua, stazione appaltante della grande opera. Gli avvisi di garanzia sono stati fatti giungere inoltre anche al presidente dell'impresa ravennate Acmar Alfredo Zaccaria, a due membri della commissione aggiudicatrice Pieralberto Properzi e Flavio Lombardi, e all'architetto Sandro Annibali. Le accuse della procura sono state formulate dal pm Stefano Gallo.

L'appalto per il primo stralcio dei sottoservizi è stato assegnato per circa 38 milioni di euro alla società consortile Asse Centrale Scarl, formata dalla Acmar Scpa - che detiene la maggioranza - Edilfrair Spa e Taddei Spa. Già nel luglio dello scorso anno il presidente della Gran Sasso Acqua Americo Di Benedetto, in un'intervista a NewsTown, non aveva escluso la nascita di problemi di tipo giudiziario, tuttavia mostrandosi sereno. Qualche giorno dopo, un esposto in Procura per turbativa d'asta portò a un'ispezione negli uffici della Gsa [leggi l'articolo], da cui partirono le indagini che portano oggi all'invio degli avvisi di garanzia.

Dopo notevoli ritardi, è stata cantierizzata in queste settimane la prima area per il rifacimento dei sottoservizi, nella zona di via Sallustio. L'opera prevede l'installazione di tunnel sotterranei in grado di ospitare acquedotto, fognature, reti elettriche e telefoniche.

L'appalto assegnato ad Asse Centrale rappresenta la prima - e più sostanziosa - parte del progetto relativo ai sottoservizi: ancora dev'essere assegnato infatti il secondo stralcio [leggi l'articolo], per complessivi 48 milioni di euro, diviso a sua volta in cinque lotti differenti: le tre zone rimanenti del centro storico, via Strinella e via della Croce Rossa.

Appendice // Sottoservizi: cronistoria, date, tempi. Dopo il terremoto la Gran Sasso Acqua (Gsa), consorzio pubblico dell'approvigionamento idrico formato da decine di comuni dell'aquilano, richiede un finanziamento per sistemare i danni provocati dal sisma alle strutture in possesso della società, come l'acquedotto principale su Paganica. I maggiori problemi sorgevano nelle reti del centro storico dell'Aquila. Già nel 2009 la Gsa fa richiesta di un finanziamento da 27 milioni di euro al governo. Il finanziamento viene concesso nel dicembre 2010, con decreto del Commissario per la ricostruzione Gianni Chiodi. Nel febbraio 2011 inizia un dibattito tra istituzioni locali e governo centrale sul rifacimento della rete dei sottoservizi. La Gsa sonda per tre ipotesi percorribili per sottoservizi completamente nuovi. Emerge l'idea di una "ipotesi avveniristica" di una struttura sotterranea per la gestione dei sottoservizi nel centro storico dell'Aquila. Il commissario Chiodi invia le ipotesi di progettazione al nucleo per gli investimenti pubblici presso la Presidenza del consiglio dei Ministri, ma queste rimangono ferme a Roma fino al gennaio 2012, quando al governo arriva Fabrizio Barca e vengono istituite le strutture Usra (con a capo Paolo Aielli) e Diset (guidata da Aldo Mancurti).

Il 1 marzo 2013 viene pubblicato dalla Gsa il bando di gara per il primo stralcio. Poi le offerte, la nomina delle commissioni di gara e, nell'estate del 2013, l'aggiudicazione dei lavori ad Asse Centrale Scarl. L'aggiudicazione definitiva, però, avviene solo nel febbraio del 2013, dopo il respingimento del ricorso al Tar da parte dell'impresa seconda classificata nel bando di gara.

Per quanto riguarda il secondo stralcio, invece, la scadenza delle offerte da parte delle imprese era inizialmente prevista per luglio 2014, successivamente posticipata a ottobre. Per la seconda parte il ritardo, rispetto agli annunci del presidente della Gsa Americo Di Benedetto, è cronico: basti pensare che la prima seduta di gara si sarebbe dovuta svolgere l'11 giugno 2014. Ad oggi, invece, dell'assegnazione della seconda parte dei sottoservizi non si sa ancora nulla. Il secondo stralcio, per complessivi 48 milioni di euro, sarà diviso in cinque lotti (tre aree del centro storico, via Strinella e viale della Croce Rossa). Le imprese, anche associate, non potranno vincere più di un lotto ciascuna.

Ultima modifica il Domenica, 21 Giugno 2015 02:06

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