Formalmente non è ancora una sospensione ma ci somiglia molto.
Il segretario generale del Comune dell'Aquila, Lucio Luzzetti, ha invitato Tiziano Amorosi, dirigente del settore Finanze dell'ente e capo dei vigili urbani, condannato in primo grado a 10 mesi (con pena sospesa) per il reato di peculato (era accusato di aver utilizzato in maniera illegittima l'auto di servizio quando era dirigente della Provincia dell'Aquila), a non firmare atti che impegnano l'amministrazione verso l'esterno.
A comunicarlo, in una nota, è lo stesso Comune, che fa sapere anche che il dispositivo della sentenza è stato notifiato a Amorosi, che nel frattempo si è messo in ferie.
A seguito della condanna del dirigente, i consiglieri comunali di opposizione (tranne Angelo Mancini, Lelio De Santis e il gruppo del Passo Possibile) avevano chiesto al segretario generale, al sindaco e alla giunta di avviare l'iter della sospensione in ottemperanza alla legge Severino, come si era fatto, anni fa, nei confronti dell'allora dirigente Vittorio Fabrizi (poi rientrato pienamente in possesso delle sue funzioni dopo l'assoluzione definitiva).
Amorosi si è sempre proclamato innocente e ha già detto che ricorrerà in appello.