Da lunedì il Corpo forestale dello Stato busserà alle porte di 500 appartamenti del progetto Case di Cese di Preturo, Arischia, Coppito 2, Collebrincioni e Sassa per procedere al sequestro di 800 balconi.
Questo perché - dopo il crollo del balcone a Cese di Preturo e il conseguente sequestro avvenuto da parte degli uomini del Corpo Forestale dell'Aquila - l'inchiesta giudiziaria aperta sul caso, affidata al sostituto procuratore della Repubblica Roberta D'Avolio, ha avuto i suoi primi sviluppi aprendo un fascicolo per i reati di crollo colposo e frode (quest'ultimo a richio prescrizione essendo avvenuto nel 2009) a carico ancora di ignoti.
La Procura aquilana ha fatto sapere infatti ieri in conferenza stampa, che non gli sono stati ancora trasmessi gli atti della Guardia di Finanza di Piacenza trascritti dall'inchiesta di ieri del quotidiano Repubblica e che fanno riferimento alla ditta (fallita) Safwood a cui il lavoro è stato affidato dal consorzio costituito da Iter Gestioni e Appalti Spa.
In pratica però con il sequestro del balcone numero zero, "i periti - ha affermato il sostituto procuratore D'Avolio - hanno riscontrato criticità tali da porre un vincolo di cautela e quindi ricorrere al sequestro di altri 800 balconi della medesima fornitura".
"Il sequestro - ha dichiarato in conferenza stampa il Procuratore Capo della Repubblica di L'Aquila Fausto Cardella - avviene per il doppio motivo della tutela della prova come impone la legge e per la tutela degli inquilini, aggiungendosi all'interdizione già emanata dal Sindaco Cialente con un'ordinanza".
Non finisce qui perché il fascicolo investigativo comprende anche l'articolo 677 del Codice penale "omissione di lavori in edifici che minacciano la rovina" rivolto a chi amministra o gestisce gli appartamenti e ha la responsabilità della loro manutenzione. Attuabile in questo caso visto che sono stati riscontrati le condizioni di una "minaccia a vista" dei balconi. Prima e dopo del crollo in tal senso non sono mancate le segnalazioni di alcuni cittadini, come rilevato anche dal reportage di NewsTown.
"Entreremo con la massima discrezione con il consenso dei cittadini - ha affermato il Comandate Provinciale del Corpo forestale dello Stato Nevio Savini - e apporremo dei sigilli che consentiranno comunque l'areazione dell'appartamento, saranno costituiti praticamente solo da un simbolo. Per farlo utilizziremo diversi reparti da tutta la provincia"
Stefania Pezzopane: "Un pugno allo stomaco"
“È un vero pugno allo stomaco quello che continua ad emergere dall’inchiesta della Procura. Crollo colposo e frode sono reati pesantissimi, di cui qualcuno dovrà rispondere”.
Lo dichiara la senatrice Pezzopane, alla luce del sequestro di 800 balconi del progetto CASE.
“L’ennesima beffa, l’ennesimo schiaffo a questa città, che di crolli ne ha visti e subiti già troppi. Neanche nei cosiddetti alloggi antisismici si può vivere al sicuro.
Per costruire in fretta e veder realizzato il più grande miracolo compiuto in Italia, non si è risparmiato in cinismo e sciatteria. Si sono spese cifre astronomiche, lucrando su materiali scadenti, ancora una volta sulla pelle degli aquilani, trattati come cavie.
Gli sprechi di allora, per assecondare l’ostentazione dello show mediatico, li paghiamo oggi. Le risorse sono state sprecate per costruire case, che vengono spacciate per antisismiche, ma che sono state costruite frettolosamente, con tecniche e materiali sbagliati, la cui manutenzione costa un’enormità.
E questo perché qualcuno ha truffato, ancora una volta.
La magistratura vada avanti e faccia luce su tutte le responsabilità, ad ogni livello”.