Lunedì, 29 Giugno 2015 18:56

Aeroporto: Xpress non rispetta convenzione, ma non viene revocata

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Giugno 2015. A poco più di un mese dalla decisione dell'Enav di disporre la chiusura dell'aeroporto di Preturo al traffico generale, oltre che a quello commerciale come disposto dall'Enac in aprile, con gli apparati aeroportuali non utilizzabili per scopi operativi, la Va Commissione 'Garanzia e Controllo' - presieduta dal consigliere Raffaele Daniele - è tornata a riunirsi per discutere del futuro dello scalo.

Sono stati auditi l'assessore con delega allo sviluppo aeroportuale Emanuela Iorio, la dirigente Enrica De Paulis e il Rup, il responsabile unico del procedimento, Mario Corridore.

Sul tavolo, la convenzione ventennale stipulata dal Comune dell'Aquila con la Xpress. Che non è stata ancora rescissa, anche se le buone ragioni per farlo non mancherebbero. E stamane sono emersi altri significativi dettagli che rendono davvero poco comprensibile la scelta dell'amministrazione Cialente.

Nonostante le vicende giudiziarie che incombono sullo scalo, il rinvio a giudizio per tre dei componenti la commissione gara che ha affidato la gestione alla Xpress "in violazione della legge", così sostengono gli inquirenti, e l'inchiesta sul presunto sotterramento illecito di macerie sotto il sedime aeroportuale, il Comune dell'Aquila ha già liquidato per intero i 588mila euro garantiti in tre anni alla Xpress come start-up per lo sviluppo commerciale dello scalo. Eppure, l'Aeroporto non è operativo e, in questi anni, ha visto transitare soltanto 7 passeggeri: ricorderete che la Xpress aveva assicurato 12.600 passeggeri per il 2012, 56mila per il 2013 e 100mila per il 2014.

Non solo. Stamane, la Va Commissione ha discusso le fatture presentate dalla società di gestione per giustificare i pagamenti dovuti dal Comune dell'Aquila: ebbene, tra le spese 'coperte' con i soldi dei contribuenti, nell'ultima annualità, ci sarebbero anche 521euro di carta igienica, oltre ai costi sostenuti per la certificazione iso9001 e a copertura delle spese di personale. Impegni economici che nulla hanno a che fare con lo sviluppo dell'aeroporto e che, si legge chiaro in convenzione, avrebbe dovuto assicurare il gestore.

Non finisce qui, però. La polizza fiudeiussoria presentata dalla Xpress a garanzia dell'affidamento ventennale era stata rilasciata, nel novembre 2013, da una società in liquidazione. Già il dirigente dell'ufficio legale del Comune, l'avvocato Domenico de Nardis, nella relazione istruita alla fine di gennaio a seguito della richiesta dei consiglieri comunali di valutare la possibilità di rescindere la convenzione, aveva spiegato che "la cancellazione dell'impresa dal Registro tenuto dalla CCIAA estingue le obbligazioni gravanti sulla società di capitali, per cui residuerebbe, nella ricorrenza di determinate ipotesi, o l'azione per danni verso gli amministratori, o l'azione diretta contro i soci entro i limiti delle attività che i medesimi abbiano conseguito al termine della fase liquidatoria. Pertanto, pur essendo formalmente ancora attiva la garanzia a suo tempo offerta dalla Xpress, risponde a condivisibili criteri di prudenza richiedere alla concessionaria di sostituire detta garanzia con altra".

Criteri di prudenza che non sono stati affatto condivisi dalla Xpress. Anzi, la garanzia fideiussoria non è stata ancora sostituita.

E' emerso anche altro. All'art. 5, punto I, la Convenzione obbliga la Xpress a presentare annualmente all'ente concendente, il Comune dell'Aquila, ed al Comitato Etico, una relazione sullo stato di attuazione del programma di intervento e del relativo piano degli investimenti. Sono passati tre anni: il Comitato Etico non è stato mai costituito, nessuna relazione è stata mai prodotta dalla Xpress e il Comune non ha avanzato mai alcuna richiesta in tal senso. Come è possibile? Assessore, dirigente e responsabile del procedimento non hanno saputo rispondere.

La vera notizia è un'altra, però: come ha indicato il consigliere di Appello per L'Aquila, Ettore Di Cesare, l'articolo 13 della Convenzione prevede esplicitamente la revoca dell'accordo a fronte della perdita dei requisiti necessari per la certificazione ai sensi del "Regolamento per la costruzione e l'esercizio degli aeroporti" dell'Enac. E prevede la revoca anche per la mancata attuazione del programma di intervento e del piano degli investimenti. Come è possibile, dunque, che la Convenzione non sia stata ancora revocata?

In Commissione, nessun consigliere ha difeso l'operato dell'amministrazione: anche i rappresentanti del Pd non hanno mancato di sottolineare come la vicenda stia assumento, oramai, tratti grotteschi. Si è parlato di un fantomatico piano B, senza che fossero forniti dettagli significativi. Tra venti giorni, l'ennesima verifica: il presidente della V Commissione ha chiesto le relazioni di gestione del triennio di start-up, oltre a risposte sul mancato insediamento del Comitato Etico e sulla mancata sostituzione della polizza fideiussoria.

La risposta che si attende è un'altra, tuttavia: come mai il Comune dell'Aquila si ostina a non rescindere la concessione ventennale dell'aeroporto dei Parchi alla Xpress? Non è affatto chiaro.

 

Ultima modifica il Mercoledì, 19 Settembre 2018 17:01

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