Giovedì, 29 Gennaio 2015 22:10

Aeroporto dei Parchi, Comune non rescinde convenzione con Xpress

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A due mesi e mezzo dalla conferenza dei capigruppo del Consiglio comunale che, all'unanimità, aveva votato un ordine del giorno - già presentato innanzi all'assise dal consigliere di Appello per L'Aquila, Ettore Di Cesare - che impegnava l'amministrazione a chiedere ai propri uffici tecnici e legali un parere per valutare la possibilità di rescindere la convenzione con la XPress per la gestione (ventennale) dell'Aeroporto dei Parchi di Preturo, ieri è arrivata finalmente risposta, per mano dell'assessora Emanuela Iorio.

Come prevedibile, la convenzione non verrà affatto rescissa. "Non emergono situazioni tali da poter consentire o suggerire l'adozione, allo stato, di misure amministrative in tema di revoca della concessione", si legge nella relazione firmata dal dirigente dell'ufficio legale, l'avvocato Domenico de Nardis. Non ha riscontrato particolari criticità neppure il dirigente dell'ufficio tecnico, l'ingegner Lucio Nardis.

Eppure, l'aeroporto dei Parchi è chiuso al traffico commerciale, i voli attivati per Milano sono stati presto cancellati per carenza di viaggiatori, soltanto 7 per 4 voli, gli aerei che dovevano collegare Preturo ad Olbia non sono mai decollati, c'è un'inchiesta per il sotterramento di materiali di risulta sotto il sedime aeroportuale, un'altra sull'affidamento della gestione dello scalo che ha portato al rinvio a giudizio dei quattro componenti la commissione gara, più della metà dei lavoratori assunti facendo affidamento sui soldi assicurati dal bando 'Lavorare in Abruzzo 3', poi revocato per evidenti irregolarità, sono stati licenziati. E il Comune dell'Aquila ha liquidato, comunque per intero, i 588mila euro previsti come contributo allo start up.

In attesa che vengano finalmente sbloccati i quasi 3milioni di euro di fondi Fas destinati ad ampliare e trasformare lo scalo di Preturo. La torta più ricca, per la Xpress, che ha assunto la gestione dell'aeroporto con l'idea di realizzare un centro commerciale: lo Zafferano rosso.

Non ci sono, però, margini per rescindere la convenzione. Almeno, a sfogliare le relazioni prodotte dai dirigenti dell'ufficio legale e dell'ufficio tecnico.

Iniziamo dalla relazione dell'avvocato Domenico de Nardis. In riferimento agli obblighi convenzionalmente assunti dalla Xpress sull'attivazione di un volo di linea e di un volo stagionale, "non vi è evidenza - scrive il dirigente - di una situazione di colposo inadempimento o negligente adempimento. Anzi, si evince lo svolgersi di diverse ed articolate attività attuative dell'impegno, pur se non coronate da un adeguato ritorno economico".

In altre parole, la Xpress ha provato ad attivare voli commerciali, pur non riuscendo a mantere l'impegno assunto al momento della firma sulla convenzione: 100mila passeggeri, nel 2014. Verrebbe da chiedersi se la società abbia prodotto una analisi approfondita di mercato.

Sull'interramento di macerie al di sotto del sedime aeroportuale, invece, l'avvocato de Nardis sottolinea che "la vicenda non sembra, ad oggi, ancora esattamente definita nei suoi punti di fatto. Fermo restando che ai fini delle valutazioni di competenza dell'Ente non occorrerà affatto attendere la conclusione delle indagini e dell'eventuale giudizio penale e chiarendo che rientra nella competenza diretta e immediata del Comune operare proprie autonome valutazioni in ordine al fatto in questione e agli eventuali profili di responsabilità contrattuale o extracontrattuale del concessionario, è comunque indispensabile acquisire una dettagliata conoscenza dell'episodio e di ogni circostanza pertinente".

Infine, de Nardis risponde anche nel merito della fideiussione di garanzia presentata dalla Xpress, rilasciata da una società in liquidazione dal novembre 2013. "Occorre chiarire che lo stato di liquidazione volontaria non implica, di per sé, che l'impresa versi in stato di insolvenza o di decozione prefallimentare. D'altro canto - riconosce però de Nardis - va rammentato che la cancellazione dell'impresa dal Registro tenuto dalla CCIAA estingue le obbligazioni gravanti sulla società di capitali, per cui residuerebbe, nella ricorrenza di determinate ipotesi, o l'azione per danni verso gli amministratori, o l'azione diretta contro i soci entro i limiti delle attività che i medesimi abbiano conseguito al termine della fase liquidatoria. Pertanto, pur essendo formalmente ancora attiva la garanzia a suo tempo offerta dalla Xpress, risponde a condivisibili criteri di prudenza richiedere alla concessionaria di sostituire detta garanzia con altra".

Insomma, la Xpress dovrebbe garantire un'altra fideiussione. Lo farà? Nient'affatto, a leggere la relazione dell'ingegner Nardis, dirigente dell'ufficio tecnico. Nardis spiega di aver rivolto alla Xpress le specifiche richieste contenute nell'ordine del giorno presentato dal consigliere Di Cesare e poi votato dalla conferenza dei capigruppo. E la società di Giuseppe Musarella, rispondendo, ha spiegato di non comprendere "la ragione per cui debba essere rimessa all'Amministrazione una nuova polizza atteso che la Creocapital Spa prosegue l'attività economica di impresa in liquidazione".

Non solo. La Xpress ha inteso chiarire che nessuna comunicazione formale di rinuncia alla prosecuzione del rapporto contrattuale è pervenuta da parte della Innovative Solution Italy, costituita in associazione temporanea di imprese con la società di Musarella al momento di rispondere al bando per la gestione dell'aeroporto, e che per bocca di Amato De Santis aveva annunciato tempo fa la volontà di recedere dall'impegno. "In tutti questi mesi - aveva spiegato De Santis - non sono mai stato chiamato dal sig. Musarella per avere chiarimenti e rassicurazioni sia nel merito della gestione sia per le tante turbolenze amministrative che si sono abbattute sullo scalo aquilano".

E sul mancato rispetto dei passeggeri previsti, 100mila nel 2014? "Nell'offerta tecnica - ha risposto la società - viene specificato e sottolineato che le previsioni ipotizzate dalla nostra organizzazione sarebbero state influenzate da fattori endogeni, quali il coinvolgimento e l'interesse delle realtà economiche locali, dalle condizioni, criticità e requisiti che porranno le varie authorities coinvolte, e da fattori esogeni, quali l'andamento del mercato di riferimento".

Non è colpa della Xpress, insomma, se dai 100mila passeggeri previsti si è scesi a 7. Vanno considerati i fattori endogeni ed esogeni.

Niente da eccepire, dunque. Neppure sulla compagine societaria della Xpress che - come svelato da NewsTown - è per il 97% di proprietà della Quazim Srl che, per il 95% delle quote, appartiene ad un trust fiduciario. Neppure sul sequestro di parte del sedime aeroportuale, 5673mq. "Allo stato appare quantomeno inopportuna la 'diffusione' di atti istruttori afferenti ad un fascicolo d'indagine dell'Autorità giudiziaria, poiché il procedimento cautelare è ancora in corso", specifica la società. Che attende, paziente, i quasi 3 milioni di Fondi Fas.

La torta più ricca.

 

Ultima modifica il Venerdì, 30 Gennaio 2015 18:24

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