Lunedì, 20 Luglio 2015 19:42

Ricostruzione: nasce il Laboratorio di architettura partecipata [video]

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servizio tettamanti

Partecipazione ed innovazione. Sono stati questi i claim ricorrenti della conferenza stampa di inaugurazione del progetto Lap (Laboratorio di Architettura Partecipata), tenutasi ieri nella nuova sede di Viviamolaq in via Maiella, di fronte la basilica di S. Bernardino, a L'Aquila.

Il progetto vuole creare, in sostanza, un nuovo modello di progettazione partecipata finalizzato alla realizzato di due scuole: un polo scolastico integrato che comprende scuola dell’infanzia, primaria e media, nella frazione di Sassa (L’Aquila) e un complesso con scuola primaria e media nel comune di Pacentro (L'Aquila). Entrambe le scuole sostituiranno strutture danneggiate nel sisma del 2009 e rientrano nei programmi di edilizia pubblica dei due comuni.

Protegonista dell’iniziativa è stata Viviamolaq - associazione costituita da giovani designers dell'Aquila, nota alla cittadinanza per le sue attività di progettazione connesse con la ricostruzione e rivalutazione del territorio - sotto la prestigiosa guida dell'architetto di fama internazionale, Mario Cucinella Altri attori del progetto sono ActionAid ed il gruppo cittadino Oltre il Musp.

Presenti alla conferenza stampa, l'assessore alle Opere pubbliche Maurizio Capri e il consigliere Stefano Palumbo, che hanno espresso entusiasmo e soddisfazione per il laboratorio istituito con una delibera di Giunta dal Comune dell'Aquila, che ha messo a disposizione la casetta di legno e finanziato l'incarico professionale all'architetto Cucinella con i fondi dell'Ufficio speciale per la ricostruzione.

I finanziamenti per supportrare le iniziative di partecipazione e comunicazione del laboratorio, provengono invece da "L'Italia del Futuro",una campagna di sensibilizzazione e sostegno portata avanti da ActionAid a L’Aquila, Reggio Calabria e Napoli per sostenere le scuole nei quartieri più problematici.

Per quanto riguarda la scuola di Pacentro, a provvedere al finanziamento del progetto sarà l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione dei Comuni del Cratere (Usrc) che ha scelto il progetto come caso di studio, da "estendere anche ad altri edifici pubblici", così come auspicato da Enrica De Paulis, dirigente del Settore Ricostruzione pubblica e Patrimonio.

"L'edilizia scolastica - ha detto Palumbo - rappresenta un'emergenza di carattere nazionale, che si è palesata a L'Aquila dopo il sisma ma che può rappresentare anche un'opportunità per costruire un modello nazionale di sostenibilità, partecipazione e integrazione".

Certo, da iniziative come questa possano nascere opportunità ma è anche vero però che, come sottolineato da Silvia Frezza del gruppo cittadino Oltre il Musp, la ricostruzione delle scuole rappresenta ancora uno dei problemi irrisolti del post sisma [Qui e qui spieghiamo a che punto sono i lavori]. Da sei anni a questa parte, infatti, cittadini e cittadine cercano di colmare il "vuoto" lasciato dall'ammnistrazione: dal gruppo Oltre il Musp che da anni si batte per la ricostruzione del Polo Scolastico di Sassa, ad ActionAid che è riuscita a portare la questione a Roma. Un’inversione di rotta, si è notata, sempre secondo la rappresentate di Oltre il Musp, da un anno a questa parte con il contributo di Enrica De Paulis, dirigente del Settore Ricostruzione pubblica e Patrimonio.

Il progetto, come ha spiegato Stefano Mont Girbes di Viviamolaq, si compone di diverse fasi: in una prima fase di studio e analisi si passeranno in rassegna vari esempi di scuole nel mondo, per valutare altri standard di qualità verso cui ambire. Nella seconda fase entrerà in gioco ActionAid che, dopo aver analizzato dati e contesti urbani e sociali, andrà a coinvolgere i cittadini, sottoponendogli diversi modelli di scuole. Quindi si selezioneranno le priorità di intervento, scegliendo insieme ai cittadini tra una vasta gamma di proposte dei ragazzi di Viviamolaq. Si arriverà poi ad una serie di percorsi di formazione e progettuali da intraprendere con bambini ed adulti. Il ciclo di incontri si terrà tra i mesi di agosto e novembre 2015 e, entro la fine dell’anno, infine, saranno consegnati e presentati nelle rispettivi comuni.

Un richiamo al "potere" della partecipazione è arrivato dall’architetto Cucinella [Qui l'intervista all'architetto sulla rigenerazione urbana]. "In Italia - ha detto - abbiamo costruito le più belle città del mondo perché lo abbiamo fatto insieme, non lo ha fatto un singolo architetto. Ora ci siamo un po’ persi ma la comunità hanno sempre voluto rapportarsi con la qualità e con la bellezza".

"Non solo questo progetto, - ha aggiunto - ma tutta la città deve diventare un laboratorio. Essere ambiziosi non è segno di arroganza ma di voglia di 'fare meglio'. I bambini crescono indipendentemente da noi, è perciò urgente progettare il futuro. Questo laboratorio sarò un territorio neutrale ed aperto in cui lavoreremo per costruire le più belle scuole del mondo, e ci riusciremo".

Ultima modifica il Martedì, 21 Luglio 2015 19:18

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