Una nuova tegola si abbatte sul colosso della ristorazione collettiva La Cascina, che con le sue aziende gestisce la ristorazione collettiva di diversi enti, scuole, ospedali in tutta Italia e anche in Abruzzo.
La holding di cooperative di ispirazione cattolica, finita a piè pari nell'inchiesta romana di Mafia Capitale, è stata raggiunta da un provvedimento di interdittiva antimafia firmato dal prefetto della Capitale Franco Gabrielli. Quest'ultimo ha deciso per il commissariamento del gruppo, cui è stato decimato nei mesi scorsi il management a causa degli arresti [leggi l'articolo].
E' una notizia da considerarsi rilevante anche per l'Abruzzo e L'Aquila: una delle società del gruppo, la Vivenda Spa - raggiunta anch'essa dall'interdittiva - gestisce infatti le mense scolastiche del Comune dell'Aquila, dopo aver dato pasti ospedalieri a pazienti e dipendenti del San Salvatore per circa quattro anni con affidamento diretto [leggi l'inchiesta di NewsTown] e dopo aver preso in carico temporaneamente, per alcuni mesi, l'appalto delle mense universitarie dell'Ateneo aquilano [leggi l'articolo]. In Abruzzo la Vivenda ha di recente vinto l'appalto della mensa dell'Ospedale dell'area sangrina-peligna.
Il commissariamento firmato dall'ex capo della Protezione civile ed ex prefetto dell'Aquila ha nominato amministratori straordinari Raffaele Ferrara e Antonino Ilacqua. Il provvedimento vale per Roma ma anche per tutto il territorio nazionale, "in virtù della gravità dei fatti oggetto di indagine e delle particolari esigenze di tutela della legalità", come si legge su Romatoday.it.
L'interdittiva è arrivata anche al Comune dell'Aquila, in riferimento a un appalto concesso alla Vivenda per la mensa destinata agli sfollati che si trovavano dopo il sisma nella Caserma della Guardia di Finanza nel capoluogo abruzzese, ma ovviamente riguarda anche il contratto triennale per le mense scolastiche, che scadrà solo il prossimo anno: "Abbiamo ricevuto dalla prefettura una copia dell'interdittiva e alcune richieste a cui i nostri uffici risponderanno nei prossimi giorni - afferma a NewsTown Emanuela Di Giovambattista, assessora comunale al ramo - invieremo tutte le informazioni utili dei contratti risolti e anche di quello in essere, nonostante non ci sia stato richiesto. Poi aspetteremo indicazioni". La Corte dei Conti, tra l'altro, nell'aprile scorso ha citato il sindaco Massimo Cialente [leggi l'articolo] e tutta la sua giunta della prima legislatura, sulla vicenda dell'affidamento alla Vivenda delle mense nelle scuole della città.
Nel decreto emerge come "i soggetti indagati, operanti per conto delle società del Gruppo La Cascina, fossero perfettamente a conoscenza dell'organizzazione Mafia Capitale [...] e ben introdotti nella stessa, considerati i reiterati rapporti con Salvatore Buzzi, con il quale, dal tenore delle intercettazioni telefoniche, si rileva un rapporto solidale di cointeressenze d'affari", si legge sempre sul quotidiano web romano.
Il servizio mensa per il prossimo anno scolastico all'Aquila procederà regolarmente: il commissariamento del gruppo dovrebbe servire proprio a garantire la normale attività delle aziende collegate nei contratti in essere.
Le interdittive antimafia riguardano, nello specifico, la Cooperativa di lavoro La Cascina, La Cascina global service, Vivenda Spa e il Consorzio di cooperative sociali Casa della solidarietà, costituito a sua volta da Domus caritatis, Mediterranea onlus, Osa mayor onlus e Tre fontane.