Pochissime parole. "Rendo noto che questa mattina mi è stato recapitata una richiesta di proroga di indagini preliminari su una vicenda di cui non sono a conoscenza. Ne do comunicazione, in nome della trasparenza e prima che si scateni il battage mediatico".
Con uno stringato comunicato, poi rilanciato sulla bacheca personale di Facebook, il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, ha informato la città di essere oggetto di indagini preliminari per una vicenda, ha sottolineato, "di cui non sono a conoscenza".
Ha mantenuto la promessa, insomma. Ricorderete che oramai due mesi fa, nel pieno delle polemiche per le voci che da tempo si rincorrevano - tra le stanze di Palazzo Fibbioni e nelle redazioni dei giornali locali - su un presunto avviso di garanzia notificato al primo cittadino, voci che trovarono poi spazio tra le pagine de 'L'Editoriale', Cialente, intervistato da NewsTown, promise che qualora fosse arrivato un avviso di garanzia, l'avrebbe immediatamente reso noto.
L'avviso di garanzia non è arrivato: al Sindaco è stata recapitata, però, una richiesta di proroga delle indagini preliminari. Si tratterà della stessa vicenda oggetto del 'chiacchiericcio' cittadino, come l'ha definito qualcuno? Difficile a dirsi, almeno per il momento.
Non è un mistero per nessuno che, stando alle solite 'voci', Cialente sarebbe sotto indagine per presunte irregolarità nei lavori di ricostruzione della sua abitazione privata. Una vicenda che si intreccerebbe, tra l'altro, con la tentata transazione per risolvere l'impasse sulla metropolitana di superficie. "I lavori di casa mia sono stati fatti secondo le procedure previste: l'abitazione era stata classificata 'B', ne ho approfittato come altri per svolgere ulteriori lavori, ho un regolare contratto, ho pagato con 5 bonifici dal mio conto corrente", spiegò il primo cittadino a NewsTown. "In questi giorni, mi sono ripreso tutti i conti correnti - parliamo di fatti lontani nel tempo, era il 2011 - ed è stata l'occasione per rivedere un pò i movimenti bancari della mia famiglia. Ho un conto corrente sul quale transita il mutuo, con il quale pago il camper e un pezzo del fotovoltaico a rate, e poi ho un conto corrente presso la Bper".
Cialente si disse assolutamente tranquillo. "La vicenda, a quanto mi si dice, è legata alla metropolitana. Ci sarebbe stata una segnalazione sul fatto che, nei lavori di casa mia, sarebbe coinvolto anche l'imprenditore Eliseo Iannini (è lo stesso imprenditore coinvolto nella realizzazione della metropolitana e con cui Cialente ha discusso a lungo nel tentativo poi naufragato di arrivare a transazione, ndr). Non è assolutamente vero. Per fortuna, ho pagato tutto con i bonifici, è tutto tracciabile. Se dovesse arrivare l'avviso di garanzia, pubblicherò tutto sul mio profilo Facebook. E convocherò i giornalisti per mostrare i miei conti correnti, anche se farò una figuraccia perché scoprirete che, alla Bper, ho il conto in rosso".
Ora, è arrivata notizia di una proroga delle indagini preliminari. Giusto ribadirlo: non è affatto detto che le indagini riguardino questa vicenda. Non solo. Prorogare delle indagini, preliminari appunto, non ha altro significato se non fornire, alle autorità inquirenti, maggiore tempo per ulteriori approfondimenti. Al termine delle indagini, il Pubblico ministero, titolare dell'inchiesta, potrà chiedere al Gip l'archiviazione o, se reputa, formulare l'eventuale imputazione esercitando, così, l'azione penale.