Mercoledì, 06 Aprile 2016 17:53

Consiglio nazionale Geologi: "L'Aquila diventi città pilota nella prevenzione"

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Il sindaco Massimo Cialente l'ha detto a NewsTown, la notte del dolore e del ricordo. "Credo che la fiaccolata rimarrà, saranno altri a farla e si svolgerà in senso diverso, ma rimarrà. Dal prossimo anno, però, bisognerà dargli un senso nuovo: significa dire basta, porre la questione centrale di un grande progetto di manutenzione straordinaria del nostro territorio". Un auspicio condiviso "pienamente" dal sottosegretario Claudio De Vincenti, arrivato a L'Aquila per rappresentare il Governo: "Il sindaco ha perfettamente ragione".

Anche il presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi, Francesco Peduto, che il 5 aprile, nel corso della cerimonia di conferimento del Premio di Laurea Avus, aveva sottolineato come "in Italia, i Piani di protezione civile siano ancora solo virtuali e si rivelino poco operativi in caso di emergenza", ha concordato con l'intenzione di Cialente di dar vita, in città, ad un vero e proprio laboratorio per la sicurezza nel campo del rischio sismico.

"Vogliamo far diventare L'Aquila la città pilota nel campo della prevenzione sismica - ha dichiarato Peduto - applicando qui, in modo compiuto, quelle iniziative che chiediamo da tempo e che riteniamo indispensabili per una moderna politica di previsione e prevenzione del rischio sismico, quali il Fascicolo del Fabbricato, un piano di protezione civile realmente operativo e all'avanguardia, con il coinvolgimento diretto dei cittadini e delle scuole per la conoscenza dei georischi, a partire appunto dal rischio sismico, in modo da essere preparati agli eventi ed essere in grado di affrontarli nel migliore dei modi".

Ancora oggi, in Italia, durante i terremoti si hanno vittime in una percentuale variabile tra il 20% e il 50% per comportamenti sbagliati durante l'evento. "Se in Giappone i cittadini sanno esattamente cosa fare, anche in Italia possiamo insegnare a tutti qual è il comportamento più corretto da tenere nel corso di un sisma. E per quanto riguarda il Fascicolo del fabbricato - ha aggiunto Peduto - con il contributo fondamentale del Consiglio Nazionale degli Ingegneri metteremo a punto un modello che poi utilizzeremo per il capoluogo abruzzese. Proveremo a coinvolgere in questa sperimentazione anche tutte le altre professioni tecniche interessate che aderiscono alla Rete delle Professioni Tecniche".

Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri si è detto pronto a collaborare, a fare la sua parte. "Siamo dinanzi ad una proposta importante che trova la nostra piena condivisione", ha dichiarato il presidente Armando Zambrano. "In Italia, dobbiamo assolutamente adottare il Fascicolo del Fabbricato perché non conosciamo lo stato di salute dei nostri edifici".

E L'Aquila è l'esempio forse più eclatante "di quanto costa alla collettività e quanto ancora costerà la mancata prevenzione - ha ribadito Nicola Tullo, presidente dell'Ordine dei Geologi d'Abruzzo - questo continuo sottovalutare il rischio sismico e i rischi geologici in genere, di come nel nostro paese i terremoti, proprio per la mancanza di cultura della prevenzione, sono destinati a trasformarsi sempre ed inevitabilmente da evento naturale a catastrofe, con impatti sociali ed economici che saranno sempre maggiore e insostenibili per il Paese. Ma la ricostruzione aquilana, che porterà certamente ad avere una città più sicura, può essere anche l'occasione per sperimentare ciò che tante proposte di legge non sono riuscite ad attuare, dotare ogni fabbricato, nuovo, ricostruito o ristrutturato, di un fascicolo che permetta il monitoraggio del suo stato di conservazione, evidenziare eventuali situazioni di rischio e programmare per tempo gli interventi di manutenzione e di miglioramento al fine di mantenere nel tempo la qualità e la sicurezza del patrimonio edilizio".

Ultima modifica il Giovedì, 07 Aprile 2016 17:13

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