Venerdì, 05 Dicembre 2014 14:44

"La mano nel cappello": prima nazionale all'Aquila per il film della Comunità XXIV Luglio

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"All'interno di una comunità di disabili si decide di mettere in scena il Don Chisciotte di Cervantes. A guidare l'impresa tre volontari che si trovano catapultati, per diversi scherzi del destino, nel mondo dell' associazione. Volontari e disabili, qui in veste di attori, alternano le attività della comunità e la loro vita quotidiana alle prove dello spettacolo. I provini, l'assegnazione delle parti, la lettura del copione, la preparazione delle scenografie e dei costumi, i rapporti personali: un giostra rocambolesca dove tutti vengono continuamente messi alla prova. Il Don Chisciotte pian piano prende forma, ma qualcosa rischia di mandare a monte lo spettacolo a pochi giorni dalla prima"


Il film dal titolo La mano nel cappello sarà presentato in prima nazionale lunedì 8 dicembre al Ridotto del Teatro Comunale dell'Aquila. L'iniziativa sarà presentata domani nel corso di una conferenza stampa. Sono previste tre proiezioni, di cui due aperte al pubblico (ore 19.30 e ore 21.30).

La mano nel cappello è il racconto di un'impresa straordinaria che ha visto protagonista la Comunità XXIV Luglio – Handicappati e non Onlus dell'Aquila. Oltre sessanta persone, handicappate e non, per quattro mesi si sono impegnate con passione nella realizzazione di un progetto artistico innovativo: dal soggetto iniziale alla post produzione ogni aspetto è stato curato da professionisti abruzzesi in sinergia con i disabili e i volontari della Comunità stessa.

Il film prodotto dalla Comunità XXIV Luglio – Handicappati e non Onlus è stato diretto da Francesco Paolucci, scritto da Giuseppe Tomei, Luca Serani, Francesco Paolucci, con le musiche originali del gruppo musicale aquilano Malìa, montato da Stefano Ianni, con la fotografia di Francesco Colantoni e con l'organizzazione generale di Anna Romano ed Antonio Iacobone.

Il progetto cinematografico rientra nelle attività di un progetto laboratoriale sperimentale più ampio che prende vita lo scorso gennaio, finanziato, in parte, dal fondo 8xmille della Chiesa Valdese.

Inoltre, da ieri, è possibile visitare "Dentro la scena", la mostra fotografica del lavoro sul set, che conta più di cento foto in bianco e nero [leggi l'articolo a riguardo].

Per info e prenotazioni è possibile visitare il sito web ufficiale di La mano nel cappello o contattare il 388.3637351.


La Comunità XXIV Luglio – handicappati e non Onlus nasce nel 1980 ed è un'associazione di volontariato che da più di 30 anni è un punto di riferimento cittadino per le tematiche della disabilità. Realizza sul territorio aquilano attività volte alla promozione e alla tutela dei diritti delle persone più deboli, a partire da quelle disabili. E' iscritta al Registro Regionale del Volontariato della regione Abruzzo a partire dalla sua istituzione nel 1994. Svolge le sue attività in favore dei portatori di handicap garantendo servizi di mobilità ed un centro diurno ad un numero di diversamente abili compreso tra le 35 e 40 unità. La Comunità si prefigge di favorire esperienze di socializzazione e di condivisione tra soggetti disabili e normodotati.

Attraverso l'osmosi continua e non formale delle esperienze di vita degli uomini e delle donne (disabili e non) che ne frequentano gli spazi associativi, la Comunità promuove relazioni che arricchiscono il bagaglio culturale ed affettivo di tutti gli associati. Nella convinzione che ogni individuo, soprattutto in virtù delle proprie differenze, rappresenti una risorsa importante per la collettività, la Comunità cerca infatti di coinvolgere al massimo delle proprie possibilità ogni associato che aderisca alle iniziative promosse, cercando, per quanto possibile, di farsi carico collettivamente dei bisogni e dei problemi di ognuno.

Questi principi si declinano nelle attività che la Comunità realizza nel corso dell’anno: il centro diurno, il servizio di trasporto per disabili, il progetto di accoglienza "Casa Comunità", con l’obiettivo di creare percorsi di autonomia che mirino a raggiungere la massima autosufficienza in diversi ambiti e contesti. Inoltre organizza momenti ricreativi come feste, gite e vacanze e promuove tutela dei diritti e dell'advocacy ed il lavoro di rete con le altre associazioni del territorio.

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