Venerdì, 18 Aprile 2014 18:28

Polo elettronico, gestori chiedono aumento del 50%. La Intecs: "Ce ne andiamo"

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Sembrano non avere fine le disavventura per la Intecs (ex Technolabs) e i suoi 120 dipendenti. Dopo i 30 licenziamenti e i contratti di solidarietà, ora l'azienda che si occupa di sistemi tecnologici avanzati minaccia di delocalizzare tutto a Roma a causa dell'improvviso aumento del costo dell'housing.

L'Ati di imprese aquilane che ha ottenuto per vent'anni la gestione dei capannoni avrebbe aumentato di quasi il 50% il costo dei servizi passando a una richiesta di 430mila euro annui, a fronte dei 280mila che l'Intecs ha pagato finora.

L'Ati è costituita dal Csa Team di Augusto Iovenitti, anche presidente dell'Aquila Rugby, e dalla Neon Impianti di Silvano Palmerini. Le due società si occupano praticamente di gestire l'elettricità, il riscaldamento, le pulizie, il controllo ambientale e la sicurezza della struttura.

"Chiediamo un incontro per chiarire subito cosa sta accadendo - afferma il segretario della Fiom Alfredo Fegatelli - La situazione è abbastanza complicata e noi non siamo in questo momento in grado di poter dire chi ha torto e chi ha ragione ma sappiamo che la Intecs che ha già difficoltà a pagare gli stipendi non può sopportare un aumento del genere".

 

Ultima modifica il Venerdì, 18 Aprile 2014 18:54

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