A 67 mesi dal terremoto, lo stato della ricostruzione.
Mercoledì 5 novembre, a qualche ora dalla clamorosa conferenza stampa del Pd abruzzese, con l'annuncio dei 6.2 miliardi per la ricostruzione del cratere, 5.1 'freschi' inseriti nel testo della Legge di Stabilità 2015 (la vecchia finanziaria) che andranno ad aggiungersi al miliardo e 129milioni previsti in stanziamenti pregressi ancora da assegnare, abbiamo provato a 'disegnare' un quadro il più possibile esauriente dello stato della ricostruzione. A cinque anni e mezzo dal terremoto.
Per fare finalmente chiarezza, al di là delle polemiche politiche, per stimolare un dibattito informato, e per lasciare emergere alla lettura alcune criticità. Tra le altre, l'impasse della ricostruzione privata.
Non è l'unica. Evidentemente. La pubblicazione dell'approfondimento, infatti, ha fatto emergere anche altro. Merito dell'Ufficio speciale per la ricostruzione del cratere che molto lavora sulla trasparenza dei dati e che ha inteso segnalarci alcuni problemi resi evidenti dalla pubblicazione delle tabelle relative alle ultime assegnazioni.
Come scritto, la delibera Cipe n.23 del 1 agosto 2014 ha assegnato circa 469milioni di euro per la ricostruzione privata, a valere sulle risorse stanziate dal decreto Emergenze e dalla Legge di stabilità 2014.
Così distribuiti:
- 269milioni per L'Aquila;
- 32mln ai comuni fuori cratere;
- 168mln ai comuni del cratere.
E proprio qui che si annida il problema. L'ufficio speciale per la ricostruzione del cratere segnala che i 168milioni di euro stanziati non sono utilizzabilli perché, non essendo stata ancora pubblicata la delibera in Gazzetta Ufficiale, non si conosce la ripartizione tra i diversi comuni del cratere.
Dunque, la somma - ad oggi - non può essere conteggiata tra le risorse impegnabili. Vuol dire che i Comuni del cratere hanno nel complesso impegnato la totalità delle risorse assegnate e che vi sono amministrazioni che, da oltre un anno, hanno pratiche istruite senza la possibilità di trasformarle in cantieri per assenza di copertura economica.
Insomma, questa tabella va rivista:
Nella casella B, 'Totale altri comuni del cratere', le risorse impegnabili complessive ammontano a 960.852 meno i 167.947euro della Cipe numero 23. Totale reale: 792.905.
Inoltre, come abbiamo scritto nell'articolo, i dati a nostra disposizione si riferivano allo stato della ricostruzione al 30 giugno 2014. L'Usrc ha fornito a NewsTown i dati aggiornati al monitoraggio del 31 agosto 2014.
Eccoli:
- Risorse impegnabili complessive: 792.905 (come in giugno, ovviamente);
- Importo contributi concessi/assentiti: 751.744 (al giugno 2014, 710.426);
- Numero di Comuni con risorse esaurite: 19.
Inoltre, ha fornito i dati - ancora da ufficializzare nel prossimo monitoraggio - al 31 ottobre 2014.
Eccoli:
- Risorse impegnabili complessive: 792.905;
- Importo contributi concessi/assentiti: 808.122;
- Numero dei Comuni con risorse esaurite: 23
Questa la situazione nei comuni del cratere, ad oggi. L'importo dei contributi concessi/assentiti è maggiore delle risorse complessive impegnabili. In attesa che vengano finalmente sbloccati i 168milioni stanziati con la Cipe numero 23 del 2014. Dovrebbe essere questione di giorni.