Non è vero che la ricostruzione all’Aquila non è partita. Almeno per quanto riguarda il lavoro del Genio Civile della Provincia dell’Aquila che, “in soli tre mesi ha compiuto un miracolo”. A dirlo è il presidente Antonio Del Corvo che stamane, in conferenza stampa, ha illustrato i risultati ottenuti dall'ufficio: dal 31 maggio al 31 agosto, delle 1500 pratiche in giacenza, 1100 sono uscite dal Genio Civile con 'attestato di avvenuto deposito' e 400 sono tuttora sospese per richieste di integrazioni. Restano, ad oggi, altre 430 pratiche relative alle nuove costruzioni, per le quali è stato rilasciato l’attestato di avvenuto deposito. In tutto sono 2mila le pratiche elaborate dall'ufficio provinciale che, fino a qualche mese fa, era considerato il simbolo dell’immobilismo della ricostruzione aquilana.
Le pratiche non "dormono" più nelle stanze del Genio Civile perché - ha spiegato del Corvo - “finalmente abbiamo risolto il problema della carenza del personale”. Dopo le proteste del maggio scorso, infatti, 55 lavoratori di Abruzzo Engineering sono stati ricollocati nell'ufficio e insieme ad altri 35 provenienti dal Concorsone e al personale interno (quasi un quinto dell’intero personale della Provincia aquilana) hanno smaltito in pochi mesi tutti gli arretrati.
Alla luce dei risultati conseguiti, con una lettera al Presidente del Consiglio Enrico Letta, al Presidente del Senato Pietro Grasso, al Ministro per la Coesione Territoriale Carlo Trigilia e ai senatori abruzzesi Blundo, Castaldi, Chiavaroli, Pelino, Pezzopane, Quagliariello e Razzi, Del Corvo ha chiesto, in deroga ai divieti di nuove assunzioni, l’inserimento di un emendamento per la proroga dei contratti dei lavoratori della Provincia nel maxi-emendamento del Governo alla Legge di Stabilità, che verrà approvata in autunno.
Nonostante la ‘questione lavoratori’ resti ancora un’incognita appesa ad un filo, le pratiche sbloccate rimangono - a detta dell'amministrazione provinciale - il punto forte della ricostruzione, come ribadito questa mattina dall'assessore alla Ricostruzione Guido Quintino Liris. Ingredienti vincenti: la riorganizzazione degli uffici, il front-office e l’informatizzazione.
Se le pratiche ammesse a finanziamento venivano scelte con criteri cronologici e sottoposte a verifica una per volta, ora il sistema è sottoposto a un controllo parallelo della pratica da parte di diversi uffici, così da accorciare i tempi della procedura. In questo senso, il front-office, aperto cinque ore al giorno (dalle ore 8 alle 13), riduce le fasi di esame di una pratica, svolgendo l'attività pre-istruttoria e occupandosi anche di tenere informati i committenti su eventuali integrazioni. Tutte le pratiche sono state informatizzate, con un processo che aggiorna il sistema e lo rende più efficiente. "La Provincia", ha ricordato Liris, “si apre anche agli Ordini Professionali, geologi, ingegneri e architetti, incontrandoli ogni settimana”.
“Se è vero che si è instaurato un rapporto di dialogo con la Provincia – ha spiegato Paolo De Santis, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri, raggiunto telefonicamente da NewsTown – non ho invece incontri istituzionalizzati con l’Ufficio della Ricostruzione e con il Comune. Non vengo convocato mai, neanche su richiesta”. Alla domanda sul perché in questo periodo gli ordini professionali siano in silenzio, De Santis è laconico: “Aspettiamo che il cadavere ci passi davanti, per questo stiamo zitti. Cosa dovremmo fare? Il Sindaco e l’Assessore alla Ricostruzione non ci hanno mai interpellati da quando sono stati rieletti.”
Il presidente Del Corvo ha voluto ribadire il ruolo fondamentale del Genio Civile e della Provincia nel processo di ricostruzione. “Il 100% delle pratiche della ricostruzione se non passano per il Genio Civile non sono autorizzate ad esistere”, ha spiegato.
La collaborazione tra Genio Civile e Ufficio Speciale della Ricostruzione - che Liris definisce “proficua” - si intreccia con il rapporto di collaborazione con il Comune dell’Aquila. Un sistema a tre che l'assessore vede già sostituito, in futuro, da un ufficio unico.
Nonostante le pratiche corrano veloci, resta il nodo della ricostruzione materiale, il cui iter ovviamente non termina con la semplice procedura burocratica. Su questo aspetto il presidente della Provincia ha attaccato il Governo: “A parte la scuola De Amicis, - ha spiegato - all’Aquila nessuna scuola comunale o provinciale ha il finanziamento, dopo la famosa Delibera Cipe di Fabrizio Barca (ex Ministro per la Coesione Territoriale, ndr) da un miliardo e duecento milioni di euro". Per Del Corvo le prime risorse disponibili devono andare alle scuole: “Non possiamo tenere i ragazzi quindici anni nei Musp”. E infine lancia l’avvertimento alle altre istituzioni, in particolare il Comune, con cui la Provincia dell’Aquila, insieme alla Regione ed alcuni Ministeri, ha firmato il Protocollo d’Intesa per la realizzazione di un Campus universitario nell’ex Caserma Rossi: “Se qualcuno pensa di usare le risorse solo per il Campus, che verrà costruito tra quindici anni, ha ammazzato la città”.
Se oggi al Genio Civile tutti i problemi sembrano risolti, e le pratiche “vengono smaltite in 48 ore”, tuttavia la situazione è destinata a complicarsi. Dal primo gennaio 2014, infatti, entrerà in vigore la legge regionale sulla autorizzazione sismica, e i tempi dell’iter di approvazione di una pratica non saranno più gli stessi.
A margine dell'incontro, Del Corvo ha commentato i recenti sequestri di automobili dell'ente, nell’ambito di un’inchiesta della Procura dell’Aquila che ne denunci un uso improprio. “Sono in attesa che mi trasmettano dalla segreteria la notifica del provvedimento - ha spiegato Del Corvo - Quando ci siamo insediati c’era un parco automezzi con una serie di autisti che erano a disposizione. Poi all’inizio del mandato con una delibera abbiamo deciso di lasciare una sola auto blu (quella del presidente) e altre auto di servizio dei dirigenti. Quelle in questione sono auto di servizio e non di rappresentanza.”
“Avevamo già ricevuto diversi esposti in passato – ha raccontato Del Corvo - Ci eravamo attivati per cercare di monitorarne l’utilizzo, ma la procura ci ha anticipati".