Mercoledì, 17 Maggio 2017 19:07

L'Aquila, verso le elezioni: speciale NewsTown con le interviste ai sette candidati sindaco. Quarta puntata: Claudia Pagliariccio

di  Roberto Ciuffini e Nello Avellani

Altro appuntamento con lo speciale di NewsTown dedicato alle elezioni comunali dell'11 giugno. Per una settimana, ogni giorno un’intervista diversa, una ad ognuno dei sette candidati sindaco, seguendo il criterio dell’ordine alfabetico. Dopo aver approfondito idee e programmi di Pierluigi Biondi, Carla Cimoroni e Americo Di Benedetto, incontriamo Claudia Pagliariccio, candidata sindaco di CasaPound..

"Casa, lavoro e servizi sociali: sono questi i punti principali del nostro programma. Ma non bisogna ragionare per compartimenti stagni, occorre prima di tutto avere chiaro un progetto di città di qui a vent'anni, una visione capace di tenere insieme queste tre componenti, perché l'una non può esistere senza le altre".

A parlare è Claudia Pagliariccio, candidata sindaco alle elezioni comunali dell'11 giugno per CasaPound.

Quella stessa CasaPound, ricorda la Pagliariccio, che ha avuto a lungo, tra i propri iscritti, il candidato del centrodestra Pierluigi Biondi.

"Avevamo pensato a lui come figura per portare avanti le nostre battaglie" afferma la candidata del movimento fondato da Gianluca Iannone "ma poi ha scelto di fare un percorso diverso, probabilmente per avere più possibilità di entrare in consiglio".

"A noi invece non interessano le corse per la poltrona" dichiara la Pagliariccio "ma le battaglie identitarie e quelle sui valori. Il nostro obiettivo è andare al ballottaggio. Se non dovessimo riuscirci, valuteremo se allearci con qualcuno. Al momento, però, non ci sono le condizioni per allearci con nessuno".

Trentasette anni, insegnante, la Pagliariccio è sostenuta da una lista composta da molti giovani candidati: "L'abbiamo composta con grande facilità attingendo dai nostri militanti e dalle tante richieste che abbiamo ricevuto, sia da parte delle famiglie che aiutiamo quotidinamente sia da parte delle persone che conoscono il nostro operato e il nostro impegno".

Quella di Casa Pound, assicura la Pagliariccio, sarà una campagna elettorale all'insegna della distinzione dalle altre forze politiche: "Ci piace diversificarci da quello che è il centrodestra e il centrosinistra, anzi da quella che ormai è un'unica compagine di centro, visto che non abbiamo più né un centrosinistra né un centrodestra. C'è tutto e il contrario di tutto all'interno dei due schieramenti. Ci sono persone, come Giorgio De Matteis, che hanno fatto del civismo la battaglia di una vita e ora sono candidate con Fratelli d'Italia. Con queste persone non vogliamo avere niente a che fare. Non vogliamo scendere a compormessi ma lottare per il nostro progetto".

La ricostruzione, dice la Pagliariccio, è stata gestita male, ed è andata avanti senza metodo e programmazione e a macchia di leopardo. "In centro chi era rientrato è dovuto andare via di nuovo per i lavori ai sottoservizi. Non c'è stata attenzione nei confronti delle esigenze dei cittadini. Dopo le elezioni andrebbe bloccato tutto. Dovremmo sederci intorno a un tavolo, fare una ricognizione di quello che c'è e di quello che non c'è e ripartire. Vogliamo iniziare con la ricostruzione pubblica? Bene, mettiamo il primo tassello lì e andiamo avanti in quel senso, diramandoci in tutte le altre direzioni".

E un primo tassello potrebbe essere, secondo la candidata di CasaPound, la sede unica comunale: "Si può fare anche in centro purché tutti gli uffici siano vicini e per andare dall'uno all'altro non si debba prendere la macchina. Ma per riportare la gente in cnetro questo non basta. Occorrerà mettere mano anche alla mobilità, ai parcheggi e agli altri servizi".

Sulle scuole, invece, CasaPound, fermo restando che quelle realizzate dopo il terremoto (i Musp) sono sicure, propone di ricostruire anche le scuole medie e superiori che si trovano in edifici in muratura. Quello dei tempi di realizzazione, dice il movimento, è un falso problema, perché "dopo il terremoto sono state fatte le palazzine delle new town in tre mesi. La stessa cosa si potrebbe fare anche per le scuole visto che i soldi ci sono".

L'altro macro tema che sta a cuore a Casa Pound è il lavoro: "Occorre investire sulle piccole e medie imprese dell'Aquilano che sono in difficoltà" dice la Pagliariccio "Vorrei destinare i finanziamenti del 4% alle piccole imprese con meno di 15 dipendenti, alle quali va anche facilitato l'accesso al credito. Poi certo ci sono i grandi poli come quello elettronico e quello farmaceutico. Ma anche qui occorre che ci sia un progetto, una riflessione sulla direzione che L'Aquila vuole imboccare".

Infine il nodo infrastrutture: "Siamo favoervoli" dice la Pagliariccio "agli investimenti in infrastrutture ma prima di spendere soldi in nuove opere bisogna riorganzizare quello che c'è, far funzionare le strutture di base. Siamo favorevoli soprattutto a migliorare i collegamenti per Roma, che servirebbero a portare gente ad abitare all'Aquila, visto che ci sono case per 150 mila persone. Ma per fare questo bisogna offrire loro qualcosa, le case non bastano. E questo dipende dalla vocazione che si sceglierà di dare alla città".

Ultima modifica il Venerdì, 19 Maggio 2017 10:12

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