"L'emendamento a cui fa riferimento Stefania Pezzopane, ovvero il fantomatico 46.043, non esiste", così Pierluigi Biondi, candidato sindaco per la coalizione di centrodestra al Comune dell’Aquila. Biondi fa chiarezza sulle affermazioni della senatrice [leggi] e sulla ventilata paternità di Antonio Castricone dell’emendamento illustrato l’altro giorno all’Aquila da Renato Brunetta.
"Alla senatrice faccio osservare che, secondo il criterio numerico e consequenziale, l’emendamento di Renato Brunetta, oltre a essere completo ed esaustivo, è precedente a quello di Castricone. Al deputato del Pd consiglio, dunque, di sostenere l’emendamento di Brunetta, mentre a Pezzopane consiglio di evitare di continuare a fare pasticci con gli emendamenti, come nel caso del ‘salva bilancio’ senza copertura finanziaria e che neanche il più ingenuo consigliere comunale avrebbe mai presentato”, aggiunge Biondi.
L’emendamento alla cosiddetta “manovrina”, a firma dell’on. Brunetta, il n. 46.035, riguarda la velocizzazione delle pratiche di edilizia scolastica e universitaria e l’adeguamento del trattamento economico riservato ai dipendenti degli Uffici speciali dell’Aquila a quello del Centro Italia, stabilito dopo il sisma del 24 agosto scorso. L’emendamento a firma di Antonio Castricone è, invece, il n. 46.046 (e non il 46.043), e si riferisce esclusivamente al trattamento del personale, senza entrare nel merito della questione nodale, che è quella della ricostruzione degli edifici scolastici e universitari.
“Stefania Pezzopane - sottolinea Biondi - è consapevolmente disattenta e tenta di orientare i cittadini con informazioni artatamente confuse. L’emendamento dell’onorevole Brunetta corrisponde, come detto, al n. 46.035 e così recita: ‘(…) si applica agli interventi di edilizia scolastica e universitaria che sono dotati del progetto esecutivo validato dagli Uffici Speciali e del finanziamento approvato. Al fine di accelerare la messa in sicurezza degli edifici scolastici ubicati nella Regione Abruzzo, gli uffici speciali per la ricostruzione (…) possono provvedere alla diretta attuazione degli interventi esercitando anche il ruolo di soggetto attuatore e centrale di committenza, applicando per gli appalti di lavori, servizi e forniture, le procedure di cui all'articolo 63, commi 1 e 6 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50. Al fine di accelerare il processo di ricostruzione pubblica conseguente al sisma del 6 aprile 2009, gli uffici speciali per la ricostruzione (…) possono provvedere alla diretta attuazione degli interventi, esercitando anche il ruolo di soggetto attuatore e centrale di committenza’”.
“L’emendamento – continua Biondi – una volta approvato, consentirà di derogare al Codice degli appalti e rendere le procedure più rapide. Una prassi, questa, già adottata per il sisma del Centro Italia e approvata dall’Autorità nazionale anticorruzione. In questo modo si velocizzeranno le pratiche con un effetto significativo e corposo per tutti i progetti in essere”, conclude il candidato sindaco del centrodestra.
La replica della Pezzopane
"L'emendamento per l'equiparazione degli Uffici Speciali, presentato dall'onorevole Pd Castricone, esiste senza alcun dubbio. Basta leggere sul sito della Camera. E' il numero 46046".
Lo dichiara la senatrice Pd, Stefania Pezzopane.
"La gaffe di Pierluigi Biondi è davvero inquietante. E' bastato un errore di battuta nel mio comunicato, dove si scriveva 46043, per consentire al candidato di mistificare la realtà. E' davvero sconcertante la povertà di argomenti di cui la destra sta dando prova in questa campagna elettorale. Come è stupefacente e improbabile l'attenzione sui problemi della ricostruzione e degli uffici speciali".
"In questi sette anni dove sono stati Biondi e i sui colleghi di coalizione? Quante volte hanno votato contro le proroghe dei precari? Non ho mai sentito una sola parola sui diritti dei dipendenti della ricostruzione. Oggi si scoprono improvvisamente paladini degli uffici Speciali e indossano gli abiti dei primi della classe. Strani miracoli della campagna elettorale".
"Se davvero avessero avuto a cuore le sorti della ricostruzione, avrebbero potuto fare massa critica votando a favore dei numerosi provvedimenti su cui abbiamo lavorato in questi sette anni".