Di proprietà pubblica, a leggere la convenzione stipulata più di trent'anni fa con il costruttore Ilio Del Tosto. E invece, da qualche giorno la sosta è a pagamento: prima ora gratuita, poi due euro. In una inchiesta pubblicata su NewsTown il 12 marzo scorso, avevamo ricostruito le vicende dell'edificio, costruito nei primi anni ’80 con procedura di “urbanistica contrattata”. Che è una sorta di accordo fra il privato e l’amministrazione, volto a soddisfare un reciproco interesse. Il Comune dell'Aquila, allora, autorizzò l'edificazione del palazzo in cambio della costruzione di opere pubbliche di interesse collettivo. Venne firmata una convenzione che impegnava l’imprenditore Ilio Del Tosto a realizzare aree destinate a viabilità e verde pubblico, oltre al parcheggio sul piazzale di via Vicentini. Il parcheggio del Carrefour, per intenderci. Come già raccontato, l'accordo non è mai stato rispettato. Dunque, il palazzo non ha il certificato di agibilità. Non può essere richiesto, se ci sono posizioni pendenti con l'amministrazione.
Il paradosso è che il Comune dell'Aquila non solo non ha riscosso le fideiussioni bancarie accese a garanzia del rispetto della convenzione, ma ha affittato il secondo piano dell'edificio, trasferendovi gli uffici dell'anagrafe, e i parcheggi di pertinenza. Proprio quelli oggetto di convenzione. Il Comune, in altre parole, ha affittato spazi di sua proprietà. Non solo. La "Bahia srl", società legalmente rappresentata da Lina Cappelli, moglie di Ilio e mamma di Berardino Del Tosto, attuale proprietaria dell'immobile, ha istallato delle sbarre per la disciplina degli accessi al parcheggio. Come se non bastasse, alcuni cartelli segnalano che i posti sono riservati al supermercato e alle altre attività che insistono sul piazzale.
Nel luglio 2012, la seconda commissione territorio presieduta dal consigliere di maggioranza Enrico Perilli, di Rifondazione Comunista, ha affrontato il problema: "Siamo riusciti, come commissione territorio, a far intervenire l'ispettorato urbanistico, che ha imposto la demolizione di tutte le opere costruite abusivamente", ha raccontato il consigliere a NewsTown nell'inchiesta pubblicata il 12 marzo. "La Bahia srl ha avuto novanta giorni per rimuovere le sbarre. Non lo ha ancora fatto. Se non ci penseranno loro, sarà il Comune a procedere e i lavori verranno addebitati alla proprietà".
Sono passate due settimane e non solo le sbarre sono ancora lì ma ora, a custodire il piazzale, c'è un parcheggiatore con tanto di casacca gialla. Il tariffario prevede che la prima ora sia gratuita, poi c'è da fare un biglietto da due euro.
Cosa è accaduto? "Dopo che il settore urbanistico ha imposto la demolizione delle opere, la Bahia srl ha presentato ricorso al Tar", racconta Perilli a NewsTown, "Il comune si è costituito in giudizio, ma la costituzione è stata respinta per carenza di motivazioni. Proprio ieri, il Segretario generale, che ha ripreso in mano la vicenda, ha presentato alla Giunta una nuova pratica, integrandola con i documenti mancanti. Non che fosse colpa del Segretario: suo compito è semplicemente quello di istruire la pratica, è la Giunta che deve costituirla. Verrà di nuovo intimato alla "Bahia srl" di demolire le sbarre e i parcometri istallati nel piazzale. La società avrà altri 90 giorni, a partire da maggio, per adempiere a quanto richiesto. La questione, però, è complicatissima. Gli avvocati di Del Tosto hanno gioco facile a difendere il loro cliente, perché la convenzione risale a quasi trent’anni fa ed è semplice trovare sempre nuovi e diversi appigli giuridici”.
Staremo a vedere. Nel frattempo, al parcheggio di Via Vicentini si pagano due euro. La prima ora, però, è gratuita.