Giovedì, 02 Aprile 2020 14:35

Pianificazione edilizia scolastica, Romano: "Scelte provvisorie, senza respiro"

di 

"Sulle scuole registro che si sta ancora giocando a Monopoli. Se è vero che l'emergenza pandemica non può e non deve bloccare l'attività amministrativa dei comuni, a maggior ragione se in ricostruzione, è altrettanto vero che quando si affronta il futuro e in particolare quello inerente agli atti di pianificazione di ricostruzione scolastica comunale, diventa doveroso fare alcune riflessioni e alcune puntualizzazioni. Sull'edilizia scolastica, non bisogna dimenticarlo, si sta giocando il futuro di generazioni. Le scelte devono innanzitutto essere credibili dunque sostenibili economicamente e ben integrate con il sistema urbano cittadino e le esigenze della popolazione".

A dirlo è il capogruppo di Italia Viva, Paolo Romano.

"Anche il passo indietro della Giunta su Invitalia rispetto alle decisioni inizialmente prese arriva tardivo [qui], sebbene tempestvamente da me sollecitato, in considerazione di quello che comportava: una semplice delibera di revoca. Viene ripristinato il vecchio accordo tra ANAC e Provveditorato alle OOPP con le procedure semplificate per alcune scuole della città (Celestino V, scuola di Pettino, polo di Santa Barbara). Vengono nello stesso tempo ripristinate la gratuità dell'accordo e le procedure negoziate che avremmo perso con Invitalia".

Ma la dimostrazione "che avevamo ragione quando facemmo l'emendamento in Consiglio Comunale" per agevolare questa soluzione e "quando denunciammo la schizofrenia di questa maggioranza che approvò un atto contrario", aggiunge Romano, "è davvero ben poca cosa rispetto al pasticcio commesso e al troppo tempo lasciato passare senza porvi rimedio".

Sulla pianificazione scolastica la situazione è ancora più preoccupante. "La Giunta ha approvato un atto che è, per un pezzo, solo un ritorno al passato: sia la scuola del Torrione che quella di San Giacomo, già riparate, torneranno, dall'iniziale incredibile individuazione nel sito della caserma Rossi, nelle rispettive sedi originarie per far posto al Liceo Cotugno di proprietà provinciale. Unica eccezione l'infanzia di San Francesco che verrà trasferita nel MUSP n.40 che altro non è che un modulo provvisorio ad undici anni dal sisma; ma provvisorie, cioè senza respiro, sono anche le altre scelte".

Il sedime della Rossi come quello dell'ex psichiatrico di Collemaggio, dove si vorrebbero ubicare la De Amicis, la Carducci e persino la scuola dell'infanzia di San Bernardino non sono nelle proprietà del Comune, "non lo saranno gratuitamente e certamente non lo saranno in tempi ragionevoli. Il tutto poggia su un presupposto: sguarnire il centro storico di scuole, anche quelle dell'infanzia, uccidere l'area di Collemaggio con un concentrarsi di poli attrattori (scuole, Arta, Sede unica comunale e conservatorio), inserire il Cotugno con una popolazione scolastica di oltre 1000 studenti in un'area che ospiterà per la gran parte gli uffici dell'agenzia del demanio e farlo senza una viabilità organizzata e senza prevedere l'acquisizione dell'area della Giustizia che avrebbe offerto respiro al progetto, come si era ipotizzato nell'accordo della vecchia amministrazione poi archiviato dall'attuale".

La discussione sull'edilizia scolastica non può continuare in questo modo, "deve essere oggetto di un dialogo più ampio da tenersi nella sede deputata, vale a dire il Consiglio Comunale".

Ultima modifica il Giovedì, 02 Aprile 2020 15:01

Articoli correlati (da tag)

Chiudi