“Siamo dinanzi ad una presa per i fondelli epocale”. Non usa giri di parole il vice-presidente del Consiglio regionale, e consigliere di opposizione in Comune, Giorgio De Matteis, parlando dell’incontro di martedi, a palazzo Chigi, tra i sindaci del cratere e il sottosegretario del governo, Antonio Catricalà.
“Abbiamo parlato con il sottosegretario e con il ministro Barca, subito dopo l’incontro, e se è vero che il governo ha preso atto della difficile situazione della ricostruzione, è vero anche che non sanno dove prendere il miliardo che serve per far partire le pratiche bloccate. Mancano i fondi per la cassa integrazione, come può pensare Cialente che sia così semplice trovare i soldi per L’Aquila? Come si può credere – continua – che il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, firmi un decreto se tra stasera e domani potrebbe essere eletto il suo successore?”
Per chiarire quanti fondi effettivamente ci sono, quanto si può spendere fin da domani, De Matteis ha chiesto la convocazione urgente di un consiglio comunale straordinario: “ascolteremo quanto ha da dirci l’assessore alla ricostruzione, Pietro Di Stefano, non ci fidiamo più del sindaco e delle sue passeggiate in carriola per le vie di Roma. Tra l’altro, Cialente all’uscita della riunione ha detto alla stampa che il sottosegretario aveva finalmente capito le necessità della città. Per deduzione, vuol dire che il ministro Barca, invece, non ci aveva capito nulla”.
Le criticità sono enormi, sottolinea il vice presidente del Consiglio regionale: “Bisogna capire, lo diciamo da tempo, come trasferire i fondi del Cipe sulla Cassa deposito e prestiti. In questo momento, poi, gli uffici della ricostruzione sono fermi. E non entreranno in funzione prima della fine di maggio. Anche il genio civile è al collasso. E’ a questi problemi che bisogna dare risposte certe, basta con le operazioni mediatiche di depistaggio”.
A chi ha chiesto i motivi della mancata partecipazione alla riunione di martedi, De Matteis ha risposto che aveva ben altro da fare, “salvare le associazioni culturali cittadini, che non sono solo il Teatro Stabile e l’istituzione sinfonica abruzzese”.
Ultimo affondo, in chiusura di conferenza stampa: “ho parlato stamattina con l’assessore Moroni, convocandolo martedi prossimo, con la Giunta, per capire cosa intendono fare con i 4 milioni e mezzo di euro stanziati dalla Legge 41, che porta il mio nome.