Venerdì, 18 Aprile 2014 15:14

Europee, gli abruzzesi in corsa. Mistero sulla candidatura di Di Stefano

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Tra i tanti vip della politica italiana, spuntano anche diversi abruzzesi nelle liste per le elezioni europee del prossimo 25 maggio. La circoscrizione di cui fa parte l'Abruzzo è "Italia Meridionale" e comprende tutto il sud del Paese (isole escluse). La stragrande maggioranza dei candidati proviene dalle tre regioni più forti, dal punto di vista demografico e politico: Campania, Calabria e Puglia.

Liste aperte o liste chiuse? La nota più rilevante è l'assenza di candidati abruzzesi nelle fila del Partito Democratico. Tra le liste principali, il partito di Renzi è l'unico a non aver candidato esponenti della regione verde d'Europa. E' noto che il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente, già mesi fa, aveva espresso la volontà di presentarsi per una poltrona a Strasburgo, ma non ha ricevuto rassicurazioni su un un posto alto in lista. Fino a qualche giorno fa, invece, il candidato abruzzese del Pd era il professore dell'Università "D'Annunzio" Nicola Mattoscio che però, all'ultimo momento, si è ritirato. Stamane, sul quotidiano Il Messaggero, è indicata un'ipotesi last minute a sorpresa: Pietro Di Stefano. L'assessore alla ricostruzione del Comune dell'Aquila è uno dei grandi esclusi per la corsa alle regionali. Non si è presentato alle primarie del comprensorio aquilano, che hanno visto il trionfo di Pierpaolo Pietrucci. Nonostante la convergenza ufficiale del partito sull'ex capo di gabinetto di Cialente, la sua elezione è tutt'altro che scontata. In questi giorni di chiusura delle liste per le regionali, infatti, stanno emergendo diversi aquilani in grado di rosicchiare elettorato a Pietrucci (Nusca, Verini, Giannangeli, Arduini, Anastasio e Pandolfi, per citare i principali). Così, Di Stefano, che non ha voluto correre alle primarie di comprensorio, potrebbe essere il nome giusto per un posto a Strasburgo: "Mesi fa ho posto una questione di fondo al partito – afferma ai microfoni di NewsTown – riguardante soprattutto il rapporto del cratere e della ricostruzione con l'Europa". Il riferimento è all'annosa questione dello sforamento del Patto di stabilità e crescita. L'Assessore ci conferma di aver ricevuto una proposta di candidatura dalla segreteria regionale e da Giovanni Legnini: "Se c'è un ragionamento politico, c'è la mia volontà di candidarmi – sottolinea – al di là del risultato, sarebbe importante, per imporre una discussione anche interna sulla situazione aquilana".

Di Stefano o no, però, ci risulta che i termini per la presentazione delle liste dei candidati alle prossime europee siano chiusi. Secondo la Direzione centrale dei servizi elettorali del Ministero dell'Interno, infatti, la scadenza di presentazione delle liste dei candidati è stata mercoledì 16 aprile [leggi il testo del Ministero a pag. 60]. Dall'altro ieri, insomma, non è più possibile modificare le liste degli aspiranti parlamentari. Domani inizierà l'esame della candidabilità dei singoli nomi indicati all'interno delle liste. Sulla controversialità della faccenda abbiamo verificato – oltre che le leggi – anche presso il Partito Democrato nazionale. Da Roma ci hanno detto che il termine del 16 aprile valeva per il deposito dei simboli, ma non per quello dei candidati che, a detta del Pd, scadrà il 26 aprile prossimo. Tuttavia, non v'è traccia, sul documento ministeriale di istruzioni per la presentazione delle liste, di una differenza di date tra la presentazione delle liste e quella dei candidati. Inoltre, anche sul sito web del Pd nazionale vengono riportati già gli elenchi dei prescelti nelle cinque circoscrizioni italiane, così come sono stati depositati presso la Corte di Appello di Napoli mercoledì scorso. Certo, se si dovesse confermare che il partito regionale sta chiedendo a Di Stefano di candidarsi con liste già definitivamente chiuse, sarebbe quantomeno curioso. Staremo a vedere.

I candidati abruzzesi. A sinistra del Pd sono due i candidati abruzzesi, all'interno della lista a sostegno della presidenza alla Commissione del greco Tsipras: il professore universitario teramano Enzo Di Salvatore e l'insegnante aquilana Anna Lucia Bonanni, già consigliera comunale del capoluogo abruzzese con i Ds ed espressione del gruppo civico Appello per L'Aquila. Bonanni è l'unica candidata aquilana alle elezioni europee. Elemento importante, che potrebbe convogliare verso la L'altra Europa con Tsipras le preferenze anche di parte dell'elettorato democrat come, ad esempio, gli elettori dell'area civatiana.

Anche sulla sponda Italia dei Valori saranno due gli abruzzesi: il consigliere della provincia dell'Aquila (e segretario provinciale del partito) Rinaldo Mariani e la consigliera comunale di Ortona (Chieti) Simonetta Schiazza.

A destra l'uomo forte è sicuramente Filippo Piccone. Senatore, sindaco di Celano (L'Aquila) e già coordinatore del defunto Pdl, Piccone ha aderito al Nuovo Centro Destra di Alfano ed è certamente uno dei personaggi più potenti della regione. Capolista di Ncd è Lorenzo Cesa, ma non sono remote le possibilità che Piccone venga eletto. Dopo la scissione, Forza Italia non ha candidato nessun politico abruzzese in lista. Il partito di Silvio Berlusconi ha puntato sul rinnovamento: Jonny D'Andrea. 33enne militare pescarese, D'Andrea è rimasto vittima nel 2011 di un attacco della guerriglia talebana durante una missione militare in Afghanistan. Anche la Lega Nord ha il suo candidato abruzzese: si tratta del maresciallo dell'aeronautica militare marsicano Paolo Colangelo che, tuttavia, vive a Roma da 25 anni.

Al centro, uno dei nomi dell'ultima ora è Daniele Toto. La candidatura dell'imprenditore abruzzese, di cui vi abbiamo parlato qualche giorno fa, è certamente un pezzo da novanta di Scelta Europea (candidato alla presidenza è Guy Verhofstadt) che unisce Scelta Civica, Centro Democratico e Fare – per fermare il declino. Gli altri abruzzesi della lista sono Antonio Turdò e Annarita Frullini.

In casa Movimento 5 Stelle sono stati già scelti da tempo i candidati. Tra di loro sono presenti Paolo Angelini (32 anni di Giulianova, vive in Belgio), Melania Pomante (39 anni di Teramo, vive in Svezia)  e Daniela Aiuto (contabile vastese di 37 anni). Nella destra estrema il candidato di punta a livello regionale è Antonio Tavani, vice presidente del consiglio provinciale di Chieti, ex sindaco di Fara San Martino e in lista con Fratelli d'Italia.

Sono al vaglio della commissione e a rischio esclusione le liste dei Verdi, Parlamentare Indipendente, Movimento Bunga Bunga e Io Cambio, che ha presentato come capolista il teramano Davide Vannoni, padre del cosiddetto "metodo stamina".

Ultima modifica il Venerdì, 18 Aprile 2014 19:04

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