Lunedì, 16 Giugno 2014 17:50

L'Usra, i nodi della governance e i mal di pancia del Comune

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A margine della riunione fiume della V Commissione 'Garanzia e Controllo', convocata dal presidente Raffaele Daniele con, all'ordine del giorno, l'audizione del titolare dell'Ufficio speciale per la ricostruzione Paolo Aielli, resta una sensazione. Poco altro.

La sensazione è che Aielli abbia colto al volo l'invito della V Commissione per 'tutelare' il lavoro dell'ufficio che è stato chiamato a dirigere dal fuoco incrociato degli ultimi giorni. E che la convocazione decisa dal presidente Raffaele Daniele sia servita proprio a fornirgli l'occasione giusta. A dirla ancor più chiaramente: non è un mistero che l'amministrazione attiva stia tentando, con l'elezione di Luciano D'Alfonso in Regione e la delega alla ricostruzione che l'esecutivo ha deciso di affidare a Giovanni Legnini, di liberarsi dalle ingerenze dell'Ufficio speciale. Ci sarebbe persino una lettera, inviata a Matteo Renzi e Graziano Delrio, per chiedere la testa di Paolo Aielli. Che - fiutato il pericolo - non è voluto scendere in polemica e, anzi, ha inteso ridimensionare le 'incomprensioni' dei giorni scorsi. Con l'implicito appoggio di alcuni consiglieri d'opposizione, preoccupati dalle conseguenze che un cambio in corsa della governance potrebbe avere sui processi di ricostruzione.

Una sensazione. E' evidente però che i rapporti tra l'Ufficio speciale e l'amministrazione siano ai minimi termini. Come non bastasse, anche Antonio Del Corvo ha inteso ritirare la firma della Provincia dell'Aquila dall'intesa che ha istituito l'Usra. Che poi, cosa significhi in termini pratici non l'ha capito nessuno. "La decisione - ha spiegato Del Corvo - è maturata nel corso di un incontro con il sottosegretario all'economia, Giovanni Legnini". Dunque, Legnini non è riuscito a dissuaderlo. La domanda è: ci avrà provato?

 

La mancata ricostruzione delle scuole e i nodi della governance

La mancata ricostruzione delle scuole è l'emblema dello scontro che si sta consumando intorno alla governance. I soldi sono in cassa da almeno un anno, il Comune dell'Aquila ha chiesto all'Ufficio speciale di trasferirli, Aielli si è rifiutato perché non sono stati ancora istruiti i progetti esecutivi. Una ingerenza insopportabile, per l'amministrazione attiva. Tanto che il sindaco Cialente e l'assessore Moroni - tempo fa - hanno scritto una lettera al sottosegretario Legnini e al capo del Diset Aldo Mancurti per chiedere che i soldi venissero resi immediatamente disponibili. E l'assessore Moroni ha ribadito giovedì, innanzi all'assise consiliare - rispondendo ad una interrogazione del consigliere Ettore Di Cesare - che l'Ufficio speciale starebbe avocando a sé poteri che non gli competono, essendo Aielli un 'dipendente del Comune dell'Aquila'.

"Non vengono trasferiti neppure i fondi per finanziare la progettazione degli interventi", ha incalzato l'assessore. Se non fosse che Aielli, stamane, ha spiegato che mai l'amministrazione comunale ha richiesto somme per la progettazione: l'avesse fatto, l'Ufficio avrebbe immediatamente assicurato i fondi necessari, come accaduto per la progettazione della nuova sede del Comune. All'amministrazione - ha aggiunto Aielli - "abbiamo persino fornito la collaborazione dei tecnici dell'Usra per la redazione dei progetti". Collaborazione che non è stata accettata.

Chiariti i contorni della vicenda, resta la decisione del titolare dell'Ufficio speciale di non trasferire i fondi. Si tratta di una ingerenza? Mica tanto. A leggere il regolamento di organizzazione e funzionamento dell'Ufficio speciale, firmato dal Comune dell'Aquila in data 31 gennaio 2013, è scritto chiaramente che l'Ufficio si occupa non soltanto della cura dell'istruttoria finalizzata all'esame delle richieste di contributo per la ricostruzione degli immobili privati, ma collabora con gli uffici del Comune dell'Aquila e delle Amministrazioni competenti alla definizione dei piani e al coordinamento degli interventi per la ricostruzione e lo sviluppo del territorio. E non solo: effettua la verifica del piano di ricostruzione dell'intero centro storico del Comune dell'Aquila sugli aspetti tecnici e finanziari e ne attesta la congruità economica, effettua il monitoraggio finanziario, attuativo e procedurale dei singoli interventi e, soprattutto, esegue il controllo dei processi di ricostruzione e di sviluppo dei territori con riferimento ai profili di coerenza e di conformità urbanistica ed edilizia delle opere eseguite rispetto al progetto approvato, ed ai profili di congruità tecnica ed economica.

Insomma, l'intesa attribuisce ad Aielli poteri che vanno ben al di là delle funzioni svolte da un 'semplice' ufficio comunale. A riconoscerlo, anche alcune recenti sentenze del Consiglio di Stato. In particolare, la numero 2540 e 2538, che accolgono le tesi espresse dall'Avvocatura del Comune dell'Aquila nel ricorso presentato dall'ente contro le sentenze di condanna inflitte dal Tar per inadempimento "in ordine alle istanze presentate dai privati per il riconoscimento dell'indennizzo per la riparazione degli immobili danneggiati o distrutti dal sisma". Il Consiglio di Stato ha evidenziato come attualmente l'Ufficio speciale "sia l'unico soggetto che possiede la competenza, in via esclusiva e tassativa, in ordine all'istruttoria del procedimento volto al rilascio del contributo statale, mentre la competenza amministrativa del Comune si attiva soltanto dopo e in conseguenza dell'autorizzazione di competenza dell'Ufficio Speciale della ricostruzione, dando vita a un secondo procedimento dal contenuto ampiamente condizionato dalla citata autorizzazione, e che soltanto in relazione a tale secondo procedimento il Comune dispone di propria competenza e di (qualche) margine di manovra, da individuare segnatamente nella determinazione delle priorità di intervento e nella distribuzione delle risorse a disposizione".

Per il Consiglio di Stato, dunque, l'Usra è un soggetto avente natura di ente strumentale di scopo dell'amministrazione, essendo organo dotato di propria autonomia e distinto dall'amministrazione comunale. Altro che ufficio dipendente dal Comune dell'Aquila.

 

La natura dell'Ufficio speciale e le ingerenze mal sopportate dall'amministrazione

Difficile capire come potrà sciogliersi il nodo. L'amministrazione sta tentando di far saltare il tavolo, Aielli è sulla difensiva. Anche l'ultimo motivo di polemica, che ha portato alla convocazione della Commissione di questa mattina, pare francamente un pretesto.

Tutto ruota intorno ad un documento, pubblicato sul sito dell'Usra il 4 giugno scorso, che individua delle priorità attuative per la ricostruzione dei centri storici delle frazioni. Una proposta, come si evince sin dalle prime parole: "La presente proposta delI'USRA è finalizzata alla definizione delle priorità istruttorie relative alle pratiche nuova e vecchia procedura dei fabbricati siti nei centri storici delle Frazioni del Comune di L'Aquila, quali individuate nel Piano di Ricostruzione dell'Aquila redatto ai sensi del D.C.D. 3/2010".

A farla breve, l'ufficio di Paolo Aielli ha individuato dei criteri sulla base dei quali stabilire la priorità relativa a ogni fabbricato per il quale è stato presentato il progetto parte prima: a leggere la proposta, peserebbe per il 40% la presenza nell'aggregato di abitazioni principali, per il 30% la presenza di attività produttive e per il 30% il costo dell'intervento.

Il documento segue di qualche giorno la determinazione numero 90 firmata dal dirigente Fabrizi in attuazione ad un pronunciamento della Giunta Comunale: stabilito che - come da cronoprogramma - le frazioni a cui è riconosciuta la priorità della ricostruzione sono Onna, Roio Poggio, Tempera, San Gregorio e Santa Rufina, il Comune dell'Aquila indica fattori di ponderazione degli interventi diversi rispetto all'Ufficio Speciale. In particolare, il 30% alle abitazioni principali, il 25% alle attività produttive, il 20% per i contributi rilasciati, il 15% per le parametriche 2% rilasciate, il 10% per le vecchie pratiche.

"Non c'è alcuna incongruenza", ha tentato di spiegare Aielli. "La proposta non aveva certo l'obiettivo di invertire le priorità stabilite nel cronoprogramma, piuttosto di trovare il modo di attivarlo. Indicate le frazioni prioritarie, andava stabilito un criterio per eseguire le istruttorie: si trattava di capire come agire, individuati i sotto ambiti di intervento. E abbiamo proposto i criteri indicati nel documento pubblicato il 4 giugno. Tra l'altro, si è agito allo stesso modo per le istruttorie dell'asse centrale".

Ovvio che i diversi fattori di ponderazione - come giustamente sottolineato dal consigliere di maggioranza Stefano Palumbo - abbiano creato dei dubbi nei cittadini. Fatte salve le frazioni prioritarie infatti, e stabiliti i sotto ambiti di intervento, i diversi fattori avrebbero potuto generare delle differenze nella stesura delle graduatorie d'intervento. Aielli, però, si è detto disponibile a recepire le richieste del Comune dell'Aquila.

Problema risolto, insomma. E forse si sarebbe potuto risolverlo senza dare alla polemica il clamore mediatico degli ultimi giorni.

"Riteniamo - ha sottolineato a margine della riunione il presidente della V Commissione, Raffaele Daniele - che la ricostruzione pesante può dirsi oggettivamente avviata, e che sia necessaria una ritrovata armonia tra il Comune e l'USRA al fine di procedere verso una rapida ed efficace ricostruzione del nostro territorio. L’Ufficio ha istruito, in 11 mesi, circa 900milioni di euro di progetti, di cui il 45% basato sull'utilizzo di schede parametriche. In questi giorni, ha stanziato - in due rate - circa 500 milioni di euro, attualmente disponibili nelle casse comunali".

Insomma, si evitino polemiche strumentali che possano nuocere al percorso di ricostruzione: "Ciò che preoccupa, piuttosto - ha incalzato Daniele - è quanto emerso nella seduta riguardo ai numerosi ricorsi in atto per i ritardi nel riconoscimento degli indennizzi per la riparazione degli immobili danneggiati o distrutti dal sisma, di fronte ai quali l’amministrazione non è in condizione di resistere efficacemente in giudizio, unitamente alle lamentele degli uffici circa la qualità dei progetti presentati e la lungaggine nel presentare integrazioni da parte dei tecnici, elementi che peserebbero non poco sui tempi di approvazione delle pratiche".

La Commissione Controllo e Garanzia se ne occuperà nelle prossime settimane.

Ultima modifica il Martedì, 17 Giugno 2014 01:34

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