Mercoledì, 13 Marzo 2013 19:51

Arriva il cronoprogramma, il Comune chiede 5mld in 5anni

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Dopo quattro anni dal sisma del 6 Aprile 2009, il Comune dell'Aquila ha un cronoprogramma per la ricostruzione privata dei centri storici. 
E' il documento "Criteri operativi per la programmazione della ricostruzione privata", approvato dalla Giunta Comunale martedì e presentato ieri in conferenza stampa dal Sindaco Massimo Cialente e dall'Assessore alla ricostruzione Piero Di Stefano.
Buttando giù finalmente la "carta" sul tavolo, il Comune dell'Aquila chiede un miliardo l'anno per cinque anni dal 2014 al 2018, e pone come condizione aggiuntiva il ritorno, sul piano dei finanziamenti, dal contributo diretto alla Cassa depositi e prestiti. Condizioni non negoziabili secondo Cialente e Di Stefano.
Il Sindaco aveva sorpreso tutti qualche giorno fa, iniziando per la prima volta a parlare ottimisticamente di una ricostruzione possibile in cinque anni. Cialente sembra aver recepito l'implicito invito a spendere, rivoltogli dal Ministro per la Coesione territoriale Fabrizio Barca durante la conferenza dell'Ocse del 1 Marzo scorso e che NewsTown aveva già "tradotto" e scritto. Il sindaco ieri ha infatti dichiarato che "deve essere ben chiaro che affinché il Governo si decida a darci i soldi noi dobbiamo dimostrare di averli finiti, vale a dire averli impegnati". 
Et voilà il cronoprogramma, "ora dateci i soldi" è il succo, e palla di nuovo in mano a Barca che sembra aver gradito il documento. La verità è che in questo momento a L'Aquila manca un interlocutore politico vero. Le richieste avanzate ieri da Cialente vanno lette anche come rivolte a chi sarà il prossimo, alla luce del fatto che il governo Monti ha già negato a L'Aquila il ritorno alla Cassa depositi e prestiti. Nonostante, pare, la volontà di Barca.
Altra grana per il comune rimangono gli ordini professionali. Non cessa la polemica sulle "schede parametriche", nuovo requisito essenziale stabilito per il finanziamento, ma definite dal presidente Paolo De Santis presidente dell'ordine degli ingegneri "troppo complicate". Ieri Cialente ha addirittura rivolto un invito agli ingegneri a non chiedere soldi aggiuntivi per la scheda, come secondo il Sindaco sta già avvenendo.


Il DOCUMENTO
Il documento che delinea il cronoprogramma dei centri storici e che, ricordiamolo, va ancora approvato dal Consiglio, è stato curato dall'assessorato alla ricostruzione con il supporto della struttura speciale di alta consulenza e si articola in tre diversi ambiti di ricostruzione:
L'ambito A, comprende la città storica e tutte le aree "meritevoli di una maggiore attenzione negli interventi di recupero".
L'ambito B comprende le aree con "fattibilità a breve termine" in quanto "caratterizzate dalla presenza di un tessuto edilizio prevalentemente non aggregato e non gravemente danneggiato". Si sta parlando di tutte quelle aree che compongono "il tessuto edilizio che in epoca recente ha saturato, con scarsa qualità edilizia ed urbanistica, la zona degli orti esistente tra il centro storico e le mura". Per quest'ambito l'intenzione del Comune è quella di "promuovere la realizzazione di progetti di riqualificazione urbanistica con la partecipazione dei cittadini". Il Documento individua in tal senso quattro progetti unitari: Via XXSettembre, Santa Croce, Piazza Lauretana e Porta Leoni.
L'Ambito C è quello dedicato alle aree cosiddette di "frontiera" e cioè localizzate "ai margini tra la zona storica e la periferia". Anche per queste il Comune propone la riqualificazione con l'obiettivo di "creare connessione tra centro e periferia, oggi affidata solo a infrastrutture deboli e affollate".
Sotto la foto della parte del documento che illustra gli interventi nelle zone specifiche e i finanziamenti richiesti nel tempo

 

cronoprogramma

Sotto, invece, le stime delle risorse per la ricostruzione privata nei centri storici delle frazioni dove si è "operato attraverso una lettura incrociata di elementi relativi alle caratteristiche territoriali, sia tecniche (intensità macrosismica) che sociali (densità abitativa) e alle caratteristiche specifiche dei fabbricati (livello del danno)".

cronofrazioni

 

Ultima modifica il Giovedì, 14 Marzo 2013 09:05

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