Nel giorno dell'incontro tra Chiodi e Letta, Cialente annuncia che il premier ha promesso che "i soldi arriveranno nel mese di ottobre, vale a dire quando si sarà chiuso il capitolo della procedura d'infrazione europea e si potrà disporre dei fondi derivanti dalla riduzione dello spreed". A margine del vertice con il Presidente del Consiglio, però, Gianni Chiodi smentisce, almeno in parte: "il Presidente si è mostrato ottimista, confidando nell’allentamento dei vincoli europei e, quindi, nella possibilità che per l’anno prossimo possano essere individuate le relative risorse. Né a me, né a nessun altro, però, ha parlato di tempi precisi".
Siamo alle beghe da condominio, al gioco delle parti. All’annuncio roboante di Silvio Berlusconi, “serve 1miliardo l’anno per il cratere”, e alla riposta del sindaco Cialente che gli aveva inviato una lettera, “forte della sua autorevolezza aiuti la città”, il governatore Gianni Chiodi si è finalmente interessato dell’impasse della ricostruzione della città capoluogo di Regione e ha annunciato, per il pomeriggio, l'incontro a Palazzo Chigi con il capo del Governo, Enrico Letta, per chiedere di porre la ricostruzione dell'Aquila tra le priorità nazionali e la conseguente individuazione di fondi atti a garantire l'immediata ripresa dei lavori.
Un annuncio che deve aver infastidito il primo cittadino, tanto da indurlo ad annunciare su Facebook “un colloquio telefonico con il Presidente del Consiglio, che mi ha chiamato per uno scambio di opinioni”.
“L'ho aggiornato - scrive Cialente - sulle ultime odierne trattative frenetiche con l'economia e pezzi del governo per capire se escono i soldi per il rispetto del cronoprogramma. Mi ha spiegato (e ripetutamente giurato) che potrà darci i soldi solo nel mese di ottobre, vale a dire quando si sarà definitivamente chiuso il capitolo della procedura d'infrazione europea e si potrà disporre dei fondi derivanti dalla riduzione dello spread. Ci siamo lasciati con l'intesa che entro due giorni gli farò conoscere i tempi esatti del rilascio dei progetti ulteriori dell'asse centrale".
“Ulteriori rispetto ai 400 milioni, in gran parte già coperti, da destinare al finanziamento delle domande presentate in sopraintendenza, e che potremmo impegnare in buona parte con il miliardo ex CIPE del quale abbiamo cassa”, spiega il primo cittadino.
Poi l’annuncio, l’ennesimo: “forse potremmo essere nei tempi, purchè ottobre sia ottobre. Domani ci siederemo a Roma con Di Stefano ed Aielli per capire a fondo. E' un delicato equilibrio di calcoli fra competenza, cassa, approvazione progetti, rilascio finanziamento. E' chiaro che l'obiettivo di far partire entro l'anno tutti i progetti del cronoprogramma resta ineludibile per l'intera amministrazione comunale. Siamo rimasti che , qualsiasi strada sarà intrapresa, egli verrà a L'Aquila per spiegarla con estrema chiarezza, conti alla mano, al Consiglio Comunale ed alla città. Mi ha assicurato che ritiene un dovere venire presto a L'Aquila, non appena avremo i dati precisi. Invito gli aquilani a permanere in vigile attesa e mobilitati”.
Dopo settimane di proteste infuocate, annunci di dimissioni, proclami a mezzo stampa, la questione sembra risolta con une telefonata: i soldi arriveranno, anche se ad ottobre. Qualche domanda ce la poniamo: non era una questione di sopravvivenza della città se non fossero arrivati fondi certi subito? Il Sindaco non aveva promesso di dimettersi e sciogliere il Consiglio se i finanziamenti non fossero arrivati entro poche settimane? Ora, sembra tutto risolto. "Anche se bisogna mantenersi vigili e mobilitati", conclude Cialente.
Continua, in altre parole, il gioco di annunci e dichiarazioni che lasciano sempre più increduli: interviene Berlusconi, senza spiegare come intende ottenere i fondi per L’Aquila, si muove il Presidente della Regione, fino ad oggi impegnato in altre questioni, e Cialente prova a bruciargli la possibilità di rilasciare qualche bella dichiarazione ottimistica. Tutto risolto, i soldi arriveranno. E si perché di questo si tratta, oramai: di dichiarazioni roboanti a mezzo stampa. Risposte vere, concrete, non ne sono ancora arrivate.
In un qualche modo, lo ha confermato Gianni Chiodi all'uscita dall'incontro con Enrico Letta: "Il Presidente si è mostrato ottimista, confidando nell’allentamento dei vincoli europei e, quindi, nella possibilità che per l’anno prossimo possano essere individuate le relative risorse. Né a me, né a nessun altro, però, ha parlato di tempi precisi".
Insomma, chi ha ragione? I soldi arriveranno ad ottobre o no? La città ha bisogno di certezze. Questo continuo gioco di dichiarazioni non fa bene a nessuno.