Venerdì, 24 Luglio 2015 18:19

Decreto enti locali: gli emendamenti promossi e quelli bocciati

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Esce dalla Commissione bilancio del Senato il Decreto enti locali, che contiene un articolo (il numero 11) riguardante il pacchetto di nuove norme per la ricostruzione privata dell'Aquila e del cratere sismico abruzzese.

Oltre alla querelle relativa alle modalità di pagamento delle bollette delle aree Case e Map, che ha visto protagonisti di una polemica politica la senatrice di Forza Italia Paola Pelino e il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente, sono diverse le norme previste nell'articolo 11, di cui vi abbiamo dato ampio racconto nelle settimane scorse [leggi gli articoli].

Cosa è stato approvato. E' stato approvato un emendamento (il numero 1.8) che prevede sanzioni e penali per gli inadempimenti di imprese, professionisti, committenti e società fornitrici di servizio; la stazione appaltante per la ricostruzione dei beni ecclesiastici sarà il ministero dei Beni culturali, di concerto con la Curia dell'Aquila capoluogo; sono stati prorogati, fino al 2017, i contratti per il personale precario della ricostruzione, ma solo quello del Comune dell'Aquila; è passata anche la norma che prevede la possibilità di anticipazione finanziaria da parte dei proprietari che vogliono ricostruzione la propria abitazione anticipando le somme con soldi propri; vengono inoltre rimossi gli emendamenti sull'incompatibilità tra direttore dei lavori e impresa - tra le norme più contestate all'Aquila - ma solo per progettisti e collaudatori: rimarrà l'incompatibilità tra direttore dei lavori e aziende. Viene inserito anche l'obbligo per le aziende dell'attestazione Soa.

E' passato il finanziamento pubblico per le parti comuni delle seconde case anche nei centri storici dei borghi, così com'è finora per il centro dell'Aquila: "Ho cercato di fare un lavoro di paziente diplomazia in Commissione - dichiara a NewsTown la senatrice del Partito Democratico Stefania Pezzopane, che aveva presentato sette dei trenta emendamenti al Decreto enti locali - perché a volte i colleghi storcono il muso a sentir parlare dell'Aquila. Per esempio, nell'emendamento sulle seconde case ho dovuto inserire la parola borghi, per far capire che si tratta della ricostruzione dei nostri pregiati centri storici".

Cosa non è stato approvato. La sconfitta maggiore, annunciata già qualche settimana fa, è quella che riguarda le white list (per le imprese), gli albi reputazionali (per progettisti e professionisti) e, in generale, il controllo antimafia sulle imprese che lavorano nella ricostruzione. Con una motivazione debolissima, il Ministero degli Interni aveva annunciato di non voler introdurre le white list - elenchi delle imprese congrue a lavorare in una ricostruzione privata ma con soldi pubblici - per non sovraccaricare di lavoro le prefetture. Un'argomentazione che la dice lunga sull'approccio del governo Renzi alla questione.

Pezzopane - e non solo - imbarazzata della risposta del Viminale sulle white list, ha presentato un emendamento debole, che suona come una beffa: l'autocertificazione antimafia per imprese e professionisti, a pena della nullità dei contratti, anche nella ricostruzione privata. "Abbiamo dovuto presentare l'autocertificazione, perché altrimenti non ci sarebbe stato nulla, visto che il nuovo codice non prevede che il privato possa richiedere la certificazione antimafia alla Prefettura, nell'ambito della ricostruzione privata", ha affermato la Senatrice. La questione ha scatenato ieri anche Beppe Grillo in persona che, attraverso il suo blog, ha attaccato Pezzopane e difeso il lavoro dei parlamentari del suo partito in Commissione bilancio.

Un altro emendamento non approvato dalla Commissione riguarda il finanziamento, utilizzando fondi non spesi, di progetti sociali nel Comune dell'Aquila. Il Pd ci riproverà attraverso le delibere Cipe. Non è passato, inoltre, il concetto di "eredità" del contributo per la ricostruzione a discendenti e ascendenti del proprietario di casa: in questo caso la Ragioneria dello Stato vuole prima vederci chiaro sull'effettiva entità numerica di persone sulle quali andrebbe a incidere il provvedimento, e la relazione tecnica mancava di questo tipo di studio.

De Micheli: "Trasparenza e legalità". "Bisogna insistere con il Ddl, che presenteremo presto - evidenzia Pezzopane a questo giornale - ci sono da prorogare i precari di Uffici speciali, c'è la questione dell'equiparazione delle vittime del terremoto a quelle della mafia e del terrorismo. Insisteremo sulla questione degli ascedenti e dei discendenti, sul recupero degli immobili prima adibiti ad attività produttive e sulla white list".

Rimane la sorpresa nel constatare che, nella nota con cui la sottosegretaria con la delega alla ricostruzione di Abruzzo, Emilia e Lombardia Paola De Micheli, si sottolineino le "novità importanti che interessano L'Aquila per accelerarne la ricostruzione, garantendo massima trasparenza e legalità".

Già, trasparenza e legalità. In fondo, con la bocciatura delle white list, le grandi assenti sul testo che, la prossima settimana, sarà votato dal Senato, prima di diventare legge.

Ultima modifica il Domenica, 26 Luglio 2015 00:13

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