Giovedì, 26 Novembre 2015 20:18

L'Aquila, assestamento di bilancio: Cialente vince il braccio di ferro con il Pd

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Ha vinto Massimo Cialente, di nuovo. 

E' arrivato infatti, a tarda sera, il via libera all'assestamento di bilancio. Non solo. Il primo cittadino ha ottenuto il voto favorevole della maggioranza di centrosinistra all'emendamento presentato stamane, a sorpresa, senza che i consiglieri - di maggioranza e di opposizione - ne fossero stati avvertiti e, persino, all'insaputa dell'assessore al bilancio, il vice sindaco Nicola Trifuoggi.

Il Partito Democratico è stato costretto a 'piegarsi' alla volontà del sindaco, sempre più spregiudicato, nei modi e nelle azioni amministrative, sempre più 'solo' al comando di una maggioranza sfilacciata, incapace di far valere le sue istanze politiche. Eppure, soltanto qualche giorno fa i democrat avevano imposto al primo cittadino un Patto di fine mandato con le forze di coalizione che compongono la maggioranza, il primo passo concreto - almeno a parole - di quel 'Progetto L'Aquila' che, per ora, è rimasto soltanto sulla carta. 

Se l'intenzione era quella di rilanciare l'azione del governo cittadino, su alcuni punti specifici e concreti, e di costruire un percorso politico capace di guardare oltre le elezioni della primavera 2017, allargando i 'confini' fin qui conosciuti ad altre forze politiche, il primo passo è stato però 'azzoppato' dal sindaco Cialente, oramai in rotta di collisione con il suo partito - se il Pd può dirsi ancora il suo partito - e con parte della maggioranza, eppure ben saldo sulla poltrona di Palazzo Fibbioni. 

Cialente sa benissimo che, in questo momento, non conviene a nessuno rompere l'asse di centrosinistra ed andare ad elezioni anticipate: non conviene ai piccoli partiti che compongono la maggioranza, alcuni scomparsi dalla scena politica nazionale, altri così marginali da non avere il coraggio di costruire un'alternativa fuori da una coalizione di stampo ulivista, come quella aquilana, l'ultima, forse, in Italia. Non conviene neppure al Partito Democratico, in realtà, proiettato alla primavera 2017: il progetto, come detto, sarebbe un altro, arrivare alle amministrative con una coalizione solida, allargata. E non conviene, infine, alle opposizioni di centrodestra, divise, senza un progetto unitario, senza un leader riconosciuto e riconoscibile.

Per questo, il primo cittadino continua a giocare in modo spregiudicato sul tavolo della politica cittadina. 

Eppure, i mal di pancia di alcuni consiglieri di maggioranza, oggi, erano proprio difficili da nascondere. Ed infatti, al momento del voto sull'assestamento di bilancio, il capogruppo di Sel, Giustino Masciocco, e il capogruppo di Rifondazione comunista, Enrico Perilli, hanno lasciato l'aula consiliare, con gli esponenti della minoranza, pochi in realtà, rimasti seduti sui banchi di Villa Gioia fino a sera. 

Ma andiamo con ordine. 

 

L'assestamento di bilancio

Stamane, si è riunito il Consiglio comunale con, all'ordine del giorno, tra gli altri punti in discussione, l'assestamento generale di bilancio. Un atto fondamentale per l'amministrazione comunale che - abbiamo scritto nei giorni scorsi - avrebbe potuto avere risvolti politici importanti per la Giunta Cialente. E come detto, qualche risvolto l'ha avuto. 

Perché l'approvazione era tanto delicata? Per tre motivi, almeno. Il primo: giusto un mese fa, il sindaco Massimo Cialente ha ritirato le deleghe all'assessore al bilancio Lelio De Santis - senza neppure degnarlo di una telefonata - che proprio all'assestamento stava lavorando, da due mesi. E che non aveva mancato di sottolineare le criticità di una variazione così decisa. Arriviamo così al secondo motivo: a tre mesi dalla problematica approvazione del bilancio di previsione, infatti, la maggioranza di centrosinistra si trova a discutere un assestamento da quasi 18milioni di euro. Una cifra considerevole se è vero che 9milioni andranno ad incrementare lo stanziamento del capitolo di bilancio 36000, “Spese per contenziosi e passività pregresse ed altri debiti di competenza”, e altri 670mila, invece, sono destinati all'aumento della dotazione di capitale del capitolo 36003, “Spese di investimento da contenziosi e passività pregresse”, iscritto nella parte in conto capitale della spesa. Soldi che, in altre parole, andranno a coprire debiti fuori bilancio, alcuni venuti fuori giusto qualche giorno dopo l'approvazione del bilancio preventivo. Ed ecco, dunque, il terzo motivo: altri 5milioni, andranno ad incrementare la dotazione del fondo crediti di dubbia esigibilità. Risorse, a tradurre dal burocratese, che saneranno, almeno in parte, il 'pasticciaccio' brutto della delibera che ha autorizzato la transazione stragiudiziale con Banca Sistema, per 9milioni di euro, a coprire il mancato pagamento delle bollette Enel riferibili al progetto Case [ne abbiamo scritto qui e qui]. Delibera che non portava la firma, guarda caso, dell'allora assessore al bilancio e del vicesindaco Nicola Trifuoggi che, proprio da De Santis, per volere del sindaco Cialente, ha ereditato la 'pesante' delega. 

 

L'emendamento a sorpresa: 2milioni per l'aumento di capitale di ASM

Come non bastasse, il primo cittadino ha presentato un emendamento a sorpresa, tra l'altro a 48 ore dal dibattito in Commissione. 

Un emendamento da quasi 29milioni di euro. Va ad adeguare, infatti, gli stanziamenti dei capitoli di entrata e spesa già iscritti nel bilancio di Previsione 2015 e Pluriennale, annualità 2016, alla luce delle maggiori somme assegnate al Comune dell'Aquila con delibera Cipe 78/2015 del 6 agosto scorso e trasferite dall'USRA il 17 novembre, 11 giorni fa. 

In particolare: 2milioni e 891mila euro sono stati assegnati per l'affitto delle sedi comunali, 7milioni e 276mila euro per la manutenzione del Progetto Case, a valere sulle annualità 2014/2016; 1milione e 628mila per la manutenzione dei Map, poco più di 2milioni per i Musp, a valere sull'annualità 2015/2016; 1milione e 468mila euro per lo smaltimento macerie, a valere sulle annualità 2014/2016; 13milioni e 475mila euro per traslochi e deposito temporaneo di mobilio, a valere sull'annualità 2015/2016.

Fin qui, tutto bene. Maggiori entrate dallo Stato significa maggior respiro per l'asfittico bilancio del Comune dell'Aquila.

L'emendamento presentato dal sindaco Cialente, però, prevede anche altro: propone, infatti, la costituzione di un nuovo capitolo di spesa, denominato "Aumento Capitale Sociale Società partecipate", da imputare al Titolo II del Bilancio di previsione 2015 per l'importo di 2milioni di euro, finanziato con l'applicazione dell'Avanzo di amministrazione 2014.

Sono soldi destinati all'aumento di capitale dell'ASM che, il 23 novembre scorso, tre giorni fa, ha presentato all'amministrazione un "Programma di riorganizzazione mediante l'efficientamento dei servizi, la riduzione dei costi e lo sviluppo di nuove attività" con il quale, a fronte di un Piano di investimenti e di rilancio della società avente ad oggetto l'adesione all'Agir, l'apertura del Capitale sociale ad altri enti locali nonché un definitivo e necessario piano di rientro dei debiti societari, chiede, appunto, di poter disporre di un aumento del capitale sociale. 

 

Animi surriscaldati in Consiglio: Palumbo (Pd) e la richiesta di rinviare la discussione

Sul punto, gli animi in Consiglio comunale si sono surriscaldati. E non solo per i modi con cui l'emendamento è stato presentato, in fase di discussione in assise, senza che i consiglieri e l'assessore al ramo ne fossero a conoscenza, nonostante la Commissione competente si fosse riunita soltanto due giorni fa, piuttosto perché proprio la Commissione Bilancio, presieduta da Giustino Masciocco, era già stata convocata per domattina, venerdì 27 novembre, per parlare della situazione economica della municipalizzata, con l'audizione del presidente Rinaldo Tordera

Per questo, il capogruppo del Partito DemocraticoStefano Palumbo, a nome della maggioranza, ha chiesto che la discussione sull'assestamento di bilancio venisse posticipata all'ultimo punto all'Odg, così che, a sera, la maggioranza avrebbe fatto mancare il numero legale per rinviare il voto a lunedì, consentendo una serena discussione in Commissione. Il sindaco Cialente visibilmente innervosito, si è detto contrario alla proposta: "Se le parole del presidente Tordera, per la maggioranza, valgono più delle parole del sindaco - ha ribattuto - non posso far altro che prenderne atto".

Palumbo, però, non ha inteso ritirare la proposta che è stata approvata dall'assise con 15 voti favorevoli e soltanto 5 contrari. A quel punto, Cialente - inferocito - ha lasciato l'Aula accennando a possibili, clamorose, decisioni. E il Presidente del Consiglio comunale, Carlo Benedetti, non ha potuto far altro che sospendere i lavori che sono ripresi soltanto dopo le 17.

 

La riunione di maggioranza e il passo indietro del Pd

A quel punto, la maggioranza di centrosinistra si è riunita d'urgenza.

Una riunione fiume, di oltre due ore e mezza che, evidentemente, è servita per far cambiare idea ai consiglieri: al rientro in aula, infatti, i componenti la maggioranza hanno deciso di votare l'assestamento di bilancio e, ovviamente, l'emendamento presentato da Cialente. Eppure, niente era cambiato, rispetto alla discussione del mattino. Come detto, Perilli e Masciocco, al contrario dei colleghi di centrosinistra, hanno lasciato l'aula al momento del voto. 

Un passo indietro poco comprensibile, quello del Partito Democratico in particolare che resta 'schiavo' di un sindaco che pare proprio non sostenere più, pur mostrando velleità di cambiamento che, però, non ha la forza, e il coraggio, di perseguire fino in fondo. 

Il colpo di mano di Cialente, infatti, ridimensiona anche il tentativo di 'commissariamento' sull'azione politico-amministrativa della Giunta deciso, giusto settimana scorsa, dalle forze che compongono la coalizione di centrosinistra. 

Forse per la prima volta dal lontano 2007, il primo cittadino era stato 'commissariarlo', ad usare un termine forte. Su proposta del Partito Democratico, infatti, il centrosinistra aveva deciso di sedersi intorno ad un tavolo per lavorare ad un documento da presentare alla città: un vero e proprio patto di fine mandato capace di guidare l'azione politico-amministrativa fino alle elezioni della primavera 2017, ed oltre. Il primo passo, concreto, del 'Progetto L'Aquila' annunciato alla città già da tempo.

Un progetto mai digerito dal primo cittadino, che non ha mai condiviso la volontà del partito di rinnovarsi, con nuove energie, nuove idee, con una nuova classe dirigente in altre parole. E non lo ha mai nascosto: stava persino lavorando ad un progetto alternativo che guardasse alla città del futuro, a L'Aquila nel 2030. Perché? Probabilmente, perché il primo cittadino non vede una prospettiva per sé, finito il decennio da sindaco. Non ha alcuna intenzione di andare in pensione, però. E anche questo, non lo ha mai nascosto.

Dunque? Destabilizzare la maggioranza, sfilacciare i precari equilibri del centrosinistra potrebbe aiutarlo a recuperare, sul tavolo della trattativa politica, il protagonismo perso.

Ha saputo dimostrarlo oggi, in Consiglio comunale.

 

I lavori del Consiglio comunale: via libera al documento preliminare al Prg

Il Consiglio comunale ha approvato la proposta deliberativa riguardante i lavori di ampliamento del Cimitero nella frazione di Santi di Preturo, con il relativo progetto preliminare - definitivo.

Via libera anche all'accettazione di una donazione, da parte dello Spi Cgil, di 520mila 227 euro per la ristrutturazione e messa in funzione dell'immobile ex Omni, in viale Duca degli Abruzzi, che verrà destinato, come si legge in delibera, "alla realizzazione della più ampia progettazione di uno spazio intergenerazionale, in cui i giovani e gli anziani possano recuperare i propri luoghi".

Approvata la proposta deliberativa riguardante il Bilancio pluriennale 2015-2017 dell'Istituzione Centro servizi anziani, ente strumentale del Comune dell'Aquila. Così come il documento preliminare del Piano regolatore generale. Il testo, illustrato in aula dall'assessore alla Pianificazione Pietro Di Stefano, rileva in premessa che il programma di mandato del sindaco, a suo tempo approvato dallo stesso Consiglio, vede la programmazione e pianificazione del territorio in un'ottica di sostenibilità ambientale ed economica, proponendo pertanto la redazione di un nuovo Piano regolatore generale "anche nella prospettiva di limitare al massimo il consumo del suolo".

Il documento ricorda altresì come sia stato costituito, a seguito di relativa deliberazione della giunta comunale, un Ufficio del Prg, nell'ambito del settore pianificazione, e come sia stata individuata nella Commissione consiliare "Gestione del Territorio" l'organo istituzionale preposto al monitoraggio delle fasi di avanzamento del nuovo strumento urbanistico.

"I riferimenti del documento preliminare - ha dichiarato nella sua illustrazione l'assessore Di Stefano - sono costituiti dalla Carta del suolo, da un'attenta analisi dello stato della ricostruzione, da una lettura del territorio attualmente urbanizzato, evidenziando le profonde trasformazioni sopraggiunte a seguito del sisma e inserite in un contesto urbanistico già di per sé profondamente cambiato dalla redazione del vigente Prg nel 1975, cui si aggiungono un compendio dell'ambiente naturale e rurale e una relazione sul contesto socio economico. Il quadro programmatico, che vede come base di partenza l'integrità fisica e le risorse del territorio, individua gli strumenti di tutela per la sicurezza dello stesso e presenta una dettagliata microzonazione sismica. Il documento - ha proseguito Di Stefano - si sofferma quindi sulla pianificazione comunale recente e sulle nuove acquisizioni al patrimonio comunale, procedendo ad una sintesi dello stato attuale del territorio e della pianificazione vigente, per poi ipotizzare gli scenari territoriali strategico programmatici. Un'ampia sezione, infine, è dedicata al sistema dei servizi e delle infrastrutture, con riferimenti, anche in questo caso, alle evoluzioni sopraggiunte a seguito del sisma e al Piano urbano della mobilità adottato dall'ente. Siamo soddisfatti di questo documento - ha concluso l'assessore- che costituisce un lavoro di alta qualità e presenta un'ampia raccolta di dati, visioni e strategie. Un patrimonio di informazioni che entra nella dotazione del Comune".

Il Consiglio comunale ha dunque deliberato, preso atto dell'analisi del territorio, nelle sue componenti urbanistiche e ambientali, contenuta nel documento, di condividere, sulla base di tali esiti, i temi di lavoro e gli obiettivi individuati, da sviluppare nelle successive fasi di formazione del nuovo strumento urbanistico comunale, demandando pertanto all'Ufficio del Piano regolatore il prosieguo delle attività di formazione del nuovo Prg.

Via libera anche alla riduzione di capitale dell'Afm (Azienda farmaceutica municipalizzata) da 3 milioni di euro a 1 milione 786mila 385 euro. La riduzione si è resa necessaria a causa di perdite di esercizio registrate nella fase post sisma.

Il Consiglio ha quindi approvato il programma di interventi di potenziamento della linea ferroviaria Sulmona – Terni, per la tratta ricadente nel territorio aquilano, nonché di soppressione dei relativi passaggi a livello. "Gli interventi – come recita l'atto deliberativo - sono finalizzati a razionalizzare sia le intersezioni tra il traffico ferroviario e quello stradale, sia ad offrire un adeguato servizio pubblico per sostenere la mobilità locale, modificatasi in modo sostanziale nel dopo sisma. Il potenziamento del trasporto ferroviario verrà, pertanto, concretizzato mediante la realizzazione di quattro nuove fermate e la soppressione di alcuni passaggi a livello, individuati nelle varie Conferenze dei Servizi. Le quattro nuove fermate, sono previste in località San Gregorio-Onna, Bazzano, nella zona industriale di Pile e a Sassa, in prossimità del complesso Case".

 

Ultima modifica il Venerdì, 27 Novembre 2015 13:39

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